I
castelli gemelli di Strassoldo di Sopra e di Sotto, a cui deve il nome
l’incantevole borgo frazione di Cervignano, nella verde pianura
friulana, sono un unicum di grande bellezza, poco distanti dalle cittadine Unesco di Palmanova e Aquileia. Circondati da parchi secolari solcati da chiare acque di risorgiva, i manieri sono da
sempre abitati dalla stessa famiglia che li fece edificare più di mille
anni fa. Ciascun castello è costituito da un grande palazzo centrale
attorniato dalle antiche case che un tempo servivano a fini agricoli ed
amministrativi. I proprietari sono accomunati dalla tenace volontà di
salvaguardare questi monumenti, che negli ultimi anni sono rifioriti,
tanto da permettere al villaggio omonimo di entrare a fare parte del
circuito dei Borghi più belli d’Italia.
L’EVENTO
I
castelli aprono i battenti contemporaneamente dal 1998 due volte l’anno
per degli eventi suggestivi per le quali vengono selezionati con cura maestri artigiani, artisti, antiquari e vivaisti.
Il 19 e 20 ottobre 2019, in occasione di “In Autunno: Frutti, Acque e Castelli” (dalle
9 alle 19), un incantevole percorso guiderà il pubblico attraverso
saloni adornati da ritratti di antenati, mobili antichi, frutta e fiori,
alla scoperta di preziosi manufatti in oro, argento, fildiferro, rame,
vetro, pietre preziose, broccato, seta, lana, cotone, carta, cashmere,
pelle, legno, ceramica, terracotta e tanto altro, mentre nel brolo,
troveranno posto un nucleo di eccellenti vivaisti-ibridatori e oggetti
artigianali per la casa ed il giardino.
Per
i gourmet non mancheranno anche deliziose specialità alimentari
artigianali, come cioccolate, aceti balsamici, biscotti, chutneys,
pasticceria, torte glassate, liquirizia, gelati, risotti e paste con
fiori ed erbe, infusi e frittelle di mele.
Tra
un acquisto e l’altro sarà possibile fare sosta nel cortile del
castello di Sopra per assaggiare i gustosi piatti di ottimo catering,
situato strategicamente vicino all’Azienda Ritter de Zahony, vincitore
del terzo premio all’importante evento internazionale “Prosecco Masters”
di Londra con la produzione del primo anno.
L’entrata alla manifestazione è a pagamento (iniziativa di fundraising):
Biglietto unico: € 12. Biglietto unico per gruppi di almeno 20 persone: € 10. Biglietto unico per bimbi dai 6 ai 12 anni: € 6. Entrata gratuita: bimbi fino ai 6 anni compiuti ed i invalidi muniti di apposita tessera INPS, con 1 accompagnatore
INIZIATIVE COLLATERALI SABATO E DOMENICA:
• Ore 11 – 15 – 17 Visite guidate gratuite al borgo dei castelli. Partenza: Porta Cisis (vicino Pro Loco)
• Musica d’arpa a cura della maestra Emanuela Battigelli nella chiesetta di San Marco
• Apertura della chiesetta trecentesca di S.Maria in Vineis (importante il ciclo di affreschi)
• Mostra di galline ornamentali a cura dell’Ass.Friulana Avicoltori (brolo)
• Punto ristoro con specialità di stagione a cura del catering Festa Più nel cortile del castello di Sopra (+39 339 5360012, info@festapiu.it)
• Angoli gastronomici in vari punti del paese a cura di associazioni locali
Treni:
linee Venezia – Trieste e Udine – Cervignano-Aquileia-Grado
(trenitalia.it), con fermata a Cervignano-Aquileia-Grado o Palmanova),
poi coincidenza con corriere Saf o taxi.
Informazioni:
Email: info@castellodistrassoldo.it
FB castelli di strassoldo
Intagram: castelli_di_strassoldo
Attrattive salienti della zona:
· Aquileia, antica colonia romana (patrimonio Unesco), 14 km;
· Grado, antica cittadina costiera, 20 km;
· Palmanova, fortezza rinascimentale (patrimonio Unesco), 5 km;
· Villa Manin, dimora dell’ultimo doge di Venezia, 20 km.
· Borgo di Clauiano, uno dei borghi più belli d’Italia. 7 km.
I Castelli di Strassoldo (Cervignano del Friuli, Friuli-Venezia Giulia)
I castelli di Strassoldo costituiscono un unicum di grande bellezza, sospeso tra terra e acque.
Il
borgo fortificato è circondato dal fiume Taglio e dai suoi defluenti,
scavati nel medioevo a difesa del castello originario, adagiato nella
zona delle risorgive della verde pianura friulana.
Il complesso viene citato in un documento del 530 come il “Castello
delle due torri”. Gli attuali castelli sorsero alcuni secoli più tardi,
ognuno attorno ad una delle torri originarie.
Il
loro aspetto odierno è frutto di un grande restauro fatto dai fratelli
Nicolò (per il castello di Sotto) e Giuseppe Strassoldo (per il castello
di Sopra) alla metà del Settecento. Venuta meno la loro funzione
difensiva, furono cancellate le tracce ferrigne e medievali ed apportate
importanti modifiche alle parti architettoniche, per renderli più
confortevoli e adatti ai canoni dell’epoca.
I
parchi furono creati già nel XVII secolo, quando furono bonificate le
paludi circostanti, un tempo elemento di difesa. I proprietari
discendono dalla stessa nobile famiglia che edificò il castello
originario ed a loro si deve la valorizzazione dell’ampio contesto, la
cura e la manutenzione.
Oggi
la parentela tra le due famiglie proprietarie che portano lo stesso
cognome (di Strassoldo – Graffemberg) risale ormai al Settecento ed i
due complessi hanno, dunque, una gestione totalmente separata da tutti i
punti di vista.
Il Castello di Strassoldo di Sopra
Per accedere al complesso del castello di Sopra si arriva da nord e si passa l’arco della Porta Cistigna, che immette sul Borgo Vecchio, costituito dal corpo Principale del maniero, appoggiato alla torre ottoniana e dagli antichi edifici che un tempo fungevano da Case degli Armigeri, Vicinìa, Cancelleria, scuderie, case degli armigeri e dalla Pileria del riso.
L’edificio
principale ha la facciata ornata da un grazioso terrazzino e da
panchine di pietra bianca. Davanti c’è un bel parterre di bossi antichi
ed edere e la piazzetta del castello. Di fronte s’innalza la chiesa di
San Nicolò, antica cappella gentilizia del maniero. Siccome la prima
chiesa del paese (la chiesetta di Santa Maria in Vineis) era diventata
troppo piccola per la popolazione, alla fine del Settecento i
proprietari del castello di Sopra hanno generosamente ingrandita la
propria cappella per darla in uso al paese, donando contestualmente
sessanta campi e l’ex Casa delle Vedove, situata a ridosso della Porta
Cistigna (ora canonica). Fu in questa chiesa che il Feldmaresciallo
Radetzky, al tempo capitano, sposò Franziska Romana Strassoldo (sorella
del trisavolo dell’attuale proprietaria) nel 1798.
Dietro al Corpo Principale si estende il parco,
lambito dal Corso Milleacque e delimitato da antichi carpini. Nel
Settecento il parco fu arricchito da elementi decorativi barocchi, tra i
quali un bel pozzo circondato da ferro battuto ed un parterre di bossi ed un’imponente Orangèrie.
L’estesa rigogliosa abbonda di rose antiche ed inglesi, essenze
aromatiche, ellebori, gelsomini, bossi ed alberi ad alto fusto, come
un’enorme magnolia grandiflora, un gazebo di palme, liquidambar,
liriodendri, aceri campestri, querce e tassi. A meridione, oltre a due
cancelli ottocenteschi, posti uno di fronte all’altro ed intermezzati
dalla via in acciottolato che corre tra i due manieri, il parco continua
allacciandosi all’estesa verde che un tempo ospitava il brolo. A testimonianza della sua antica funzione rimane un jardin verger, circondato da una bellissima fontana Seicentesca,
rose, erbe aromatiche ed alberi ad alto fusto. Questa parte del parco è
lambito a nord dal canale della Pileria e ad ovest dal fiume del
Taglio, che qui forma una piccola ansa e prosegue verso sud.
Il
complesso del castello di Sopra era in stato di fortissimo degrado
negli anni Settanta, in quanto il parco era una giungla e molti degli
edifici erano crollati, ma grazie al duro lavoro di Elisabetta
Strassoldo prima e da Gabriella Williams di Strassoldo poi, gli edifici
ed il parco sono piano piano ritornati al loro splendore originale.
La
Pileria del riso è legata al nome di Rosa, figlia del Feldmaresciallo
barone Franz Kuhn von Kuhnenfeld, ministro dell’imperatore Francesco
Giuseppe, moglie del conte Giulio Cesare di Strassoldo. Rimasta
prematuramente vedova, Rosa iniziò a coltivare il riso ed a pilarlo nel
mulino, diventando fornitrice ufficiale della corte imperiale di Vienna.
FB: castello di strassoldo di sopra - Instagram: castellodistrassoldodisopra
Il Castello di Strassoldo di Sotto
Per
accedere al castello di Sotto, si può passare dal castello di Sopra o
entrare dalla Porta Cisis, un tempo munita di ponte levatoio. Sulla via
in acciottolato del Borgo Nuovo si affacciano le antiche case che nel
medioevo ospitavano un forno, delle case degli artigiani, un mulino e
dei granai. Superato un ponticello che passa sopra la peschiera formata
dal canale Milleacque si raggiunge la cappella seicentesca di San Marco e
la Pusterla, un arco a punta posto sul muro di cinta interno. Passata
la pusterla si entra nella piazzetta del castello. Qui, sulla sinistra
si può ammirare una casetta, davanti alla quale sorgeva un tempo la
seconda torre del castello originario, che è sprofondata nell’Ottocento.
Di fronte si ammira una deliziosa casa ad archi, che fino all’Ottocento
ospitava le scuderie ed a destra il corpo principale del castello di
Sotto, costituito da un antico Mastio.
Dietro
al corpo principale si estendono il parco e la campagna del castello.
Un ponte che divide due peschiere simmetriche (un tempo fossato
difensivo) porta nel parco. La superficie dalla vegetazione rigogliosa è
allungata tra i due corsi d’acqua. L’impianto è di tipo informale con
prevalenza di carpini, cedri deodara, tassi, tassodi e arbusti
sempreverdi. Bordati da erba convallaria si vedono laghetti di risorgiva
con ninfee e statue ed olle. Proseguendo si raggiunge un’isola
rettangolare (50 metri di lato), che costituisce il punto focale del
parco. Si tratta di un giardino segreto, un hortus conclusus sull’acqua,
dove sostare e ascoltare il canto degli uccelli, lo scorrere
dell’acqua, i fruscii tra i canneti e godere della natura circostante.
Vi si accede tramite un ponticello in cotto, fiancheggiato da carpini e
giunge ad un delizioso gazebo, contornato da cespugli di rosa Rox
Burghii, rustica e rifiorente fino al tardo autunno.
Varcato
il cancello sul Taglio ci si avvia verso il Brolo che oltre al frutteto
ospita alcune polle ricche di sorgenti. Al termine del brolo inizia la
campagna coltivata.
Oltre
il brolo si estende una striscia di terra che si allunga per 1,8 km
verso sud a forma di punta di lancia. I suoi confini sono segnati da due
corsi d’acqua che ne fanno un’isola da cui l’antico toponimo Natòc
(dallo sloveno otok “isola”). Sull’area sono stati realizzati
progetti di rimboschimento con piante che d’autunno colorano il
paesaggio e nelle giornate limpide l’occhio spazia dalla pianura
friulana alle Alpi e Prealpi Giulie.
Sul
perimetro del Natòc si snoda un percorso di 5 km tra due fasce di
bosco, dove è possibile osservare germani, aironi, garzette, folaghe,
cormorani, poiane, caprioli, scoiattoli, tassi e volpi.
Una
consistente attività di recupero fu avviata attorno al 1965 dai
fratelli Marzio e Raimondo Strassoldo. I primi interventi riguardarono
il parco e la campagna circostante e successivamente furono restaurati
tutti gli edifici del complesso castellano.
Attività che si svolgono in entrambi i castelli:
-Visite guidate per gruppi, previa prenotazione, tutto l’anno (minimo 20 visitatori)
- Affitto sale per eventi culturali
-Dal
1998 apertura i suggestivi eventi “In Primavera: Fiori, Acque e
Castelli” ed “In Autunno: Frutti; Acque e Castelli (week-end prima di
Pasqua e penultimo week-end di ottobre)
Nati
per permettere anche ai singoli visitatori di accedere ai manieri, gli
eventi sono volti alla valorizzazione dell’ambiente storico e
architettonico (i castelli e i loro borghi), di quello naturale (le
acque con le rogge di risorgiva), i giardini e il parco e, all’esterno
il contesto di Villa Vitas. Le proprietarie selezionano con cura
artigiani, antiquari ed artisti d’eccellenza e li inseriscono
armoniosamente negli interni dei manieri, mentre nel brolo del castello
di Sopra ci sono degli ottimi vivaisti.
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