Con l’arrivo della Primavera giunge anche il tempo per la produzione delle Violette Candite. Un’antica tradizione che Agrimontana
porta avanti da anni. Il procedimento di produzione e lavorazione di
questi gioielli edibili segue una serie di passaggi tutt’altro che
semplici.
La prima cosa della quale bisogna tener conto nella produzione delle violette candite di Agrimontana
è il tempo. Ogni anno la data di produzione cambia in funzione dello
sbocciare delle violette: i fiori infatti, per essere lavorati e non
danneggiati, devono essere abbastanza grandi. Le violette appena recise
arrivano in Agrimontana la sera e sono raccolte in
mazzetti, vengono vaporizzate con acqua e lasciate riposare per essere
lavorate la mattina successiva. Questo procedimento ne garantisce la
freschezza e mantiene il colore dei fiori brillante.
I fiori vengono uno ad uno privati manualmente del gambo e il passaggio successivo racchiude tanto fascino quanta artigianalità:
i petali vengono infatti pennellati con le dita uno a uno con sciroppo
di glucosio prima di essere fatti saltare con molta attenzione nello
zucchero semolato.
A seguito di questa magica operazione avviene la cristallizzazione: i fiori cosparsi di zucchero semolato vengono infatti posti nelle brillantiere,
vaschette che contengono una soluzione di zucchero e glucosio. In
questo passaggio lo zucchero semolato si trasforma per assumere
l’aspetto lucido e brillante che caratterizza il prodotto finito.
Le Violette candite Agrimontana,
una volta ultimate, conservano l’eleganza del fiore e si caratterizzano
per il loro profumo, la loro leggerezza e la loro bellezza. Sono
simbolo di un lavoro attento, rispettoso delle materie prime e
dell’ambiente che incontrano la filosofia di Agrimontana.
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