La prima settimana di Borghi d'Europa per '2018 Anno Europeo del Patrimonio Culturale', si
apre con una azione ispirata alla Giornata Nazionale delle Ferrovie dimenticate, promossa a
livello nazionale da Co.Mo.Do (Cooperazione per la mobilità dolce).
Montebelluna,Borgo del Gusto, propone fra i beni culturali, la visita al Museo di Storia Naturale
e Archeologia.
Il Museo di Storia Naturale e Archeologia di Montebelluna è stato dal 1998 al 2016 una Istituzione, con autonomia gestionale e programmatica, pur essendo promosso e sostenuto finanziariamente dal Comune di Montebelluna. Dal mese di aprile 2016 il Museo è un servizio del Comune di Montebelluna.
Sulla base di progetti il museo riceve finanziamenti anche dalla Regione Veneto e da altri enti, anche privati, in modo occasionale.
Il Museo nasce nel 1984 grazie all'iniziativa del gruppo speleologico locale "Gruppo Naturalistico Bellona", che fece alcuni interessanti recuperi archeologici nella zona collinare di Montebelluna e raccolse un cospicuo materiale naturalistico e mineralogico, e a cura dell'amministrazione comunale, che stabilì di riunire tutti questi materiali in un museo di Archeologia e Scienze Naturali.
La sede con D.G. n. 504/1978 fu individuata in Villa Biagi, per la quale era iniziata negli anni ‘70 un’opera di ristrutturazione che tenne conto della destinazione d’uso degli spazi, secondo i dettami della moderna museologia. Con successive delibere di C.C. nn.30/1979, 101/1980 vennero approvati statuto e regolamento del Museo.
Si sa poco delle vicende della struttura della villa fino agli inizi del '900, se non che l'origine della proprietà è attribuita alla famiglia dei Barbarigo (XV -XVIII secolo ), successivamente la proprietà passa all'ottocentesco avvocato Pietro Biagi subendo nel tempo importanti modifiche.
Nel corso del '900 la villa è stata adibita a convitto e solo successivamente è diventata proprietà del Comune di Montebelluna.
Villa Biagi è costituita da Villa e Barchessa, con annesso oratorio e giardino. La barchessa è stata destinata a sede espositiva, mentre le sale della villa sono state adibite ad uffici, sala conferenze, centro di documentazione, aule e laboratori didattici.
apre con una azione ispirata alla Giornata Nazionale delle Ferrovie dimenticate, promossa a
livello nazionale da Co.Mo.Do (Cooperazione per la mobilità dolce).
Montebelluna,Borgo del Gusto, propone fra i beni culturali, la visita al Museo di Storia Naturale
e Archeologia.
Il Museo di Storia Naturale e Archeologia di Montebelluna è stato dal 1998 al 2016 una Istituzione, con autonomia gestionale e programmatica, pur essendo promosso e sostenuto finanziariamente dal Comune di Montebelluna. Dal mese di aprile 2016 il Museo è un servizio del Comune di Montebelluna.
Sulla base di progetti il museo riceve finanziamenti anche dalla Regione Veneto e da altri enti, anche privati, in modo occasionale.
Il Museo nasce nel 1984 grazie all'iniziativa del gruppo speleologico locale "Gruppo Naturalistico Bellona", che fece alcuni interessanti recuperi archeologici nella zona collinare di Montebelluna e raccolse un cospicuo materiale naturalistico e mineralogico, e a cura dell'amministrazione comunale, che stabilì di riunire tutti questi materiali in un museo di Archeologia e Scienze Naturali.
La sede con D.G. n. 504/1978 fu individuata in Villa Biagi, per la quale era iniziata negli anni ‘70 un’opera di ristrutturazione che tenne conto della destinazione d’uso degli spazi, secondo i dettami della moderna museologia. Con successive delibere di C.C. nn.30/1979, 101/1980 vennero approvati statuto e regolamento del Museo.
Si sa poco delle vicende della struttura della villa fino agli inizi del '900, se non che l'origine della proprietà è attribuita alla famiglia dei Barbarigo (XV -XVIII secolo ), successivamente la proprietà passa all'ottocentesco avvocato Pietro Biagi subendo nel tempo importanti modifiche.
Nel corso del '900 la villa è stata adibita a convitto e solo successivamente è diventata proprietà del Comune di Montebelluna.
Villa Biagi è costituita da Villa e Barchessa, con annesso oratorio e giardino. La barchessa è stata destinata a sede espositiva, mentre le sale della villa sono state adibite ad uffici, sala conferenze, centro di documentazione, aule e laboratori didattici.
Mission
Il Museo di Storia Naturale e Archeologia di Montebelluna raccoglie, conserva, studia e divulga la memoria naturalistica e storico-archeologica del nostro territorio. Opera inoltre in una più ampia dimensione spazio-temporale per contribuire a creare e diffondere la cultura del museo nella regione, in Italia e nel mondo.
Vision
La memoria storica e il patrimonio culturale-ambientale di un territorio costituiscono la base su cui si costruisce l'identità di un popolo.
Conoscere le proprie radici è la base di ogni progettualità tanto più in un mondo globalizzato come il nostro.
La conoscenza dell'ambiente e della natura contribuisce alla costruzione di una coscienza condivisa del suo valore, del suo rispetto e dell'utilizzo compatibile.
I musei sono luoghi speciali per la conservazione e l'educazione al patrimonio culturale.
Essi hanno un ruolo irrinunciabile nella società di oggi, che deve avere le conoscenze fondamentali per poter agire in un contesto che ponga il rispetto per la natura e la conoscenza delle proprie origini storiche come strumento per garantire la qualità della vita anche per le generazioni future.
Il Museo di Montebelluna si pone in questo contesto come luogo d'incontro di culture, frutto di un dinamismo che riflette il divenire stesso della natura, dell'uomo e della sua storia.
Il Museo di Storia Naturale e Archeologia di Montebelluna raccoglie, conserva, studia e divulga la memoria naturalistica e storico-archeologica del nostro territorio. Opera inoltre in una più ampia dimensione spazio-temporale per contribuire a creare e diffondere la cultura del museo nella regione, in Italia e nel mondo.
Vision
La memoria storica e il patrimonio culturale-ambientale di un territorio costituiscono la base su cui si costruisce l'identità di un popolo.
Conoscere le proprie radici è la base di ogni progettualità tanto più in un mondo globalizzato come il nostro.
La conoscenza dell'ambiente e della natura contribuisce alla costruzione di una coscienza condivisa del suo valore, del suo rispetto e dell'utilizzo compatibile.
I musei sono luoghi speciali per la conservazione e l'educazione al patrimonio culturale.
Essi hanno un ruolo irrinunciabile nella società di oggi, che deve avere le conoscenze fondamentali per poter agire in un contesto che ponga il rispetto per la natura e la conoscenza delle proprie origini storiche come strumento per garantire la qualità della vita anche per le generazioni future.
Il Museo di Montebelluna si pone in questo contesto come luogo d'incontro di culture, frutto di un dinamismo che riflette il divenire stesso della natura, dell'uomo e della sua storia.
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