Il
salame mantovano è un preparato a base di carne suina.
La richiesta per il riconoscimento del marchio
denominazione di origine protetta è già stata inoltrata alla comunità europea.
Storia
Ci sono testimonianze dagli scavi del Forcello, a sud di
Mantova, che anche gli
Etruschi
consumassero carne suina.
Nel rinascimento i Gonzaga avevano a corte dei masin o masalin
(norcino), che erano figure richieste e definiti "perfecto maestro de
tal mestero". Isabella d'Este era ghiotta del salame (anche in alcune
varianti come il "Salame della Lingua").
Caratteristiche
Il colore è rosso fragola, la pasta compatta e morbida, punteggiata
di grassoli bianchi o rosa, mentre l'aggiunta di pepe e aglio fresco
conferisce un caratteristico profumo e un sapore inconfondibile.
La preparazione prevede esclusivamente l'uso di carni suine, macinate a
grana grossa e condite con sale, pepe e aglio. L'impasto viene poi
insaccato in budello di maiale e legato a mano. Successivamente avviene
l'importantissimo processo di stagionatura, che può protrarsi dai 3 ai 6
mesi, a seconda delle dimensioni. L'aria umida della Pianura Padana
contribuisce a formare le muffe bianche o color tortora, necessarie a
garantire la qualità del risultato finale.
Esistono diverse versioni di questo gustoso insaccato.
Il budello deve essere naturale e può essere di diversi tipi:
- il budello gentile (budello ottenuto dall'intestino retto del
suino, molto grasso e di spessore elevato, permette una stagionatura e
una conservazione più lunga)
- il budello sottogentile (la parte più interna del gentile, usato
per salami di pezzatura medio-piccola ad asciugatura medio-veloce)
- il budello crespo o crespone (ottenuto dal colon, di forma più irregolare)
- la mariola (intestino cieco)
Salame mantovano |
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Origini |
Luogo d'origine | Italia |
Regione | Lombardia |
Zona di produzione | Provincia di Mantova |
Dettagli |
Categoria | secondo piatto |
Riconoscimento | D.O.P. |
Settore | Preparazioni a base di carne |
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