Didascalie opere sopra da sx a dx:
- Giancarlo Cerri, Nel segno della croce, 2004, acrilico su cartone applicato su tavola, cm 100x70
- Giancarlo Cerri, Aldilà, 2005, acrilico su tela, cm 100x70
L'astrazione non è semplice rimozione, ma una ricerca dell'essenziale, come dimostrato negli "Omaggi al paesaggio" e nelle "Sequenze" degli anni Novanta, dove il colore, la luce e la linea diventano centrali, e dove il nero onnipresente e onnipotente, sempre elaborato e mai uguale a se stesso, diventa elemento-simbolo di mistero e rigore, incarnando le leggi del quadro stesso.
La mostra si conclude con una riflessione in quattro tempi sulla Croce, dove Cerri ne esplora la simbologia in un contesto di meditazione laica, filosofica e spirituale attraverso tre opere.
Le prime tre opere, dal medesimo titolo “Nel segno della croce” e tutte del 2004, raccontano di una meditazione antropologica e non teologica sulla sofferenza umana attraverso due gesti, uno orizzontale e l’altro verticale, che rendono visibile e tangibile il calvario della croce.
La quarta e ultima tela, "Aldilà” del 2005 e fino ad oggi mai esposta, presenta invece una visione frammentata e ravvicinata della croce, non più direttamente riconoscibile, e la sofferenza diventa emotiva e fisica attraverso la stessa pittura, ma non senza un senso di pace nella tragedia.
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