"Basteranno dai 3 ai 5 anni a dimezzare l'occupazione agricola in Italia se l'Ue non corregge Pac e Green Deal. L'escalation è ben visibile, a rischio oltre mezzo milione di posti di lavoro e l'esistenza stessa delle nostre aziende: oggi sono circa 1,13 milioni, ma negli ultimi 40 anni ne sono sparite quasi 2 su 3 (-63,8%)". L'allarme è di Roberto Capobianco, presidente di Conflavoro. "All'orizzonte ci sono sfide molto dure come la tutela dell'ambiente e la ricerca di sostenibilità, ma queste non devono uccidere il settore: l'Europa deve invece rendere centrali le aziende con differenti misure di sviluppo rurale e maggiori stanziamenti per il sostegno al reddito degli agricoltori e il ricambio generazionale".
Come sottolinea il presidente di Conflavoro, "in Italia le piccole imprese, specie di profilo familiare, rappresentano il 93,5% del settore. La nostra agricoltura vale 73,5 miliardi con un valore aggiunto di 38,2 miliardi ed è vitale soprattutto per il Mezzogiorno, dove si trova il 57,6% delle aziende agricole. Nonostante tutti i problemi vecchi e nuovi, siamo la terza economia di settore nell'Europa a 27, ma la produzione nel 2023 è calata dell'1,4% e l'occupazione è crollata in un anno del 4,9% soprattutto a causa delle condizioni climatiche. Solo dal 2017 al 2022 è sparito il 7,1% delle aziende con dipendenti, di cui oltre il 6% nell'ultimo biennio. Così non si può continuare, il settore non ce la fa", conclude Capobianco.
Come sottolinea il presidente di Conflavoro, "in Italia le piccole imprese, specie di profilo familiare, rappresentano il 93,5% del settore. La nostra agricoltura vale 73,5 miliardi con un valore aggiunto di 38,2 miliardi ed è vitale soprattutto per il Mezzogiorno, dove si trova il 57,6% delle aziende agricole. Nonostante tutti i problemi vecchi e nuovi, siamo la terza economia di settore nell'Europa a 27, ma la produzione nel 2023 è calata dell'1,4% e l'occupazione è crollata in un anno del 4,9% soprattutto a causa delle condizioni climatiche. Solo dal 2017 al 2022 è sparito il 7,1% delle aziende con dipendenti, di cui oltre il 6% nell'ultimo biennio. Così non si può continuare, il settore non ce la fa", conclude Capobianco.
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