L’organizzatore Federico Gordini: “Ora
la manifestazione è pronta a un ulteriore salto.Il
nostro obiettivo è quello di coinvolgere sempre più interlocutori continuando a
fare sistema
nel rispetto dei ruoli. L’Italia del vino può vincere
solo superando gli individualismi e le lotte di quartiere.
Successo
oltre le aspettative per la seconda edizione della settimana milanese dedicata
al mondo del vino. Più di 300 gli eventi che hanno coinvolto tutta la città
Milano, 14 ottobre 2019 – Più di 300.000
presenze attive, di cui oltre 100.000 registrate solo nel weekend appena
trascorso, con un incremento del 30% del pubblico straniero. Sono queste le
cifre da capogiro della seconda edizione della Milano Wine Week, la settimana dedicata al vino in tutte le sue
espressioni, al pari di altre eccellenze italiane come la moda e il design, sulla
quale è calato ieri sera il sipario. Il format dell’Associazione Milano Wine
Week prodotto da Lievita srl., società di SG Company S.p.A,
ha fatto registrare un grandissimo successo con una vera e propria “esplosione”
dei numeri sia in termini di eventi e appuntamenti che in termini di
partecipazione di pubblico, con un coinvolgimento di tutta la città.
Dopo il “numero zero” dello scorso
anno la Milano Wine Week si è confermata già alla seconda edizione, per numero
di eventi – oltre 300 distribuiti nell’arco di 8 giorni, dal 6 al 13
ottobre – e coinvolgimento di aziende – oltre 1.000 - e consorzi
– più di 50 -, una delle più importanti manifestazioni nazionali del
settore, con uno sguardo attento all’ evoluzione comunicativa del settore, alle
nuove generazioni di consumatori e di addetti ai lavori e alle importanti
risorse del turismo vinicolo.
“La manifestazione –
dichiara con soddisfazione Federico Gordini, Presidente di Milano Wine
Week - ha confermato dei risultati straordinari sia nei tanti momenti
dedicato al pubblico business sia per le attività riservate al pubblico
consumatore, con una crescita molto significativa in entrambe le direzioni.
Questa seconda edizione ha trasformato la manifestazione in una vera e propria
piattaforma di contenuti, che guarda a una dimensione internazionale,
esattamente come tutte le altre Settimane milanesi”
Tra i momenti B2B che si sono
alternati nella tensostruttura in cortile e nelle prestigiose sale al primo
piano di Palazzo Bovara, oltre agli innumerevoli seminari, masterclass, walk
around tasting, degustazioni ed educational dedicati al mondo Horeca, va
segnalata la seconda edizione del Wine Business Forum, una giornata di
riflessione sul mondo del vino italiano alla quale sono stati invitati 100
selezionatissimi stakeholder del settore, divisi in 5 tavoli
tematici, dedicati rispettivamente a innovazione, finanza e credito,
internazionalizzazione, comunicazione e innovazione dei sistemi di vendita,
che, al termine dei lavori, hanno formulato un documento di sintesi con alcune
proposte migliorative del settore vinicolo.
“Milano Wine Week è un progetto
giovane fatto da giovani – aggiunge Gordini – ed
evidentemente non poteva mancare tra gli eventi del nostro grande palinsesto un
grande momento di riflessione generazionale sul settore. La ciliegina sulla
torta è stata quindi la creazione, in poco meno di un mese, del Wine Generation
Forum, il primo forum giovanile dedicato all’intera filiera del mondo del
vino che sia mai stato realizzato a livello mondiale”.
Sul fronte delle iniziative per il
pubblico, la manifestazione si era aperta sabato 5 ottobre con il grande brindisi inaugurale in Piazza
Tre Torri, a CityLife, che ha visto
la distribuzione di oltre 4.000 calici
di spumante TrentoDoc ad altrettante persone - battendo il record dei 3.000
già registrato nel 2018 - ed è poi proseguita per tutta la settimana appena
trascorsa registrando una grandissima partecipazione agli innumerevoli
appuntamenti in palinsesto, sia tra gli addetti ai lavori che tra i semplici
appassionati, tutti contagiati dalla “febbre” del vino.
Nell’arco della settimana, in
particolare, sono stati attivi 6 Wine District, distribuiti
capillarmente sul territorio cittadino, secondo il fortunato modello del
“fuorisalone”, con l’abbinamento di ciascun quartiere a un consorzio vinicolo e
l’installazione di totem, bandierine e vetrofanie distintivi di ciascun
quartiere. Il tutto si è tradotto nell’attivazione dei locali di
somministrazione delle varie zone con la creazione di circuiti di degustazione
dedicati al pubblico consumatore. Il quartiere Brera / Garibaldi / Solferino
è stato appannaggio del Franciacorta, mentre il distretto Eustachi
è stato presidiato dal Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese. La zona di Porta
Nuova è stata invece brandizzata dal Consorzio di Tutela del Conegliano
Valdobbiadene Prosecco DOCG, Porta Venezia ha ospitato le iniziative
del Consorzio delle DOC Friuli Venezia Giulia, il quartiere Isola è
stato il regno della Regione Sardegna, infine, il Consorzio dell’Asti
e del Moscato d’Asti DOCG ha presidiato l’area dell’Arco della Pace e
Corso Sempione.
“La crescita di Milano Wine Week
– puntualizza l’organizzatore Federico Gordini – può essere toccata
con mano in termini non solo quantitativi, ma anche e soprattutto qualitativi,
grazie a una serie di appuntamenti che hanno visto l’intervento di personalità
eminenti del mondo del vino, da Angelo Gaja a Hervé Deschamps passando per Hans
Terzer e Riccardo Cotarella, tra i massimi enologi al mondo, che sono venuti a
portare una loro testimonianza. Tra gli eventi di altissimo profilo non posso
non ricordare la memorabile serata alla Scala per festeggiare i 15 anni della
partnership di Bellavista con la più importante istituzione culturale
cittadina. L’obiettivo è che sempre più personalità internazionali del mondo
del vino vengano a portare un loro contributo alla Wine Week e che la
manifestazione coinvolga sempre più luoghi istituzionali e simbolici della
città”.
La penetrazione della manifestazione
nel tessuto cittadino è aumentata considerevolmente anche grazie alle
molteplici attività delle 10 Location Partner, che hanno fatto
registrare dei flussi importantissimi di persone. Da Signorvino a Eataly
a CityLife Shopping District alla Santeria che hanno proposto
degustazioni, aperitivi e menù abbinati ai vini della settimana, passando per La
Rinascente (evento So Wine), The Bryan and Barry Building, Wine
Mi (tour delle enoteche milanesi), Wine Tip (che ha organizzato una
serie di cene esclusive ospitate da alcuni dei più quotati ed esclusivi
ristoranti milanese) e Come Home (degustazioni e cene organizzate nelle
case di host e tematizzate in occasione
della Wine Week) per arrivare a Cantina Urbana, che ha festeggiato il
suo primo anniversario con un grande party di fine vendemmia. Più di 100.000, inoltre, sono state le guide cartacee distribuite in
corrispondenza con le uscite della metro, nei locali aderenti e in tutti gli
eventi della Milano Wine Week.
Al successo straordinario della
“settimana del vino” ha concorso il supporto di aziende e consorzi vinicoli italiani
tra i più importanti, divisi in 8
Founding Supporter, 11 Supporter e 14 Partner, ma anche il prezioso contributo di 3 Sponsor e 11 Institutional Partner.
“Per il futuro
– conclude il Presidente Gordini – siamo pronti a fare un ulteriore salto di
qualità. Milano Wine Week ha dimostrato di avere le carte in regola per
diventare davvero una grande manifestazione internazionale. Se questo accadrà,
sarà per la nostra capacità di continuare a fare sistema con altre realtà,
altri progetti, altre figure-chiave del mondo del vino. Milano Wine Week è un
luogo in cui il mondo del vino deve imparare a superare gli individualismi e le
lotte di quartiere. In un momento in cui anche i nostri cugini d’Oltralpe
stanno dimostrando una forte frammentazione dal punto di vita degli eventi e
delle fiere del vino, noi dobbiamo dimostrare che Milano è la città giusta dove
riunirci una volta all’anno nel rispetto delle singole identità”.
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