martedì 15 ottobre 2019

MILANO WINE WEEK: OLTRE 300.000 PERSONE CONTAGIATE DALLA “FEBBRE” DEL VINO



L’organizzatore Federico Gordini: “Ora la manifestazione è pronta a un ulteriore salto.Il nostro obiettivo è quello di coinvolgere sempre più interlocutori continuando a fare sistema
nel rispetto dei ruoli. L’Italia del vino può vincere solo superando gli individualismi e le lotte di quartiere.


Successo oltre le aspettative per la seconda edizione della settimana milanese dedicata al mondo del vino. Più di 300 gli eventi che hanno coinvolto tutta la città

Milano, 14 ottobre 2019 Più di 300.000 presenze attive, di cui oltre 100.000 registrate solo nel weekend appena trascorso, con un incremento del 30% del pubblico straniero. Sono queste le cifre da capogiro della seconda edizione della Milano Wine Week, la settimana dedicata al vino in tutte le sue espressioni, al pari di altre eccellenze italiane come la moda e il design, sulla quale è calato ieri sera il sipario. Il format dell’Associazione Milano Wine Week prodotto da Lievita srl., società di SG Company S.p.A, ha fatto registrare un grandissimo successo con una vera e propria “esplosione” dei numeri sia in termini di eventi e appuntamenti che in termini di partecipazione di pubblico, con un coinvolgimento di tutta la città.
Dopo il “numero zero” dello scorso anno la Milano Wine Week si è confermata già alla seconda edizione, per numero di eventi – oltre 300 distribuiti nell’arco di 8 giorni, dal 6 al 13 ottobre – e coinvolgimento di aziende – oltre 1.000 - e consorzi – più di 50 -, una delle più importanti manifestazioni nazionali del settore, con uno sguardo attento all’ evoluzione comunicativa del settore, alle nuove generazioni di consumatori e di addetti ai lavori e alle importanti risorse del turismo vinicolo.

“La manifestazione – dichiara con soddisfazione Federico Gordini, Presidente di Milano Wine Week - ha confermato dei risultati straordinari sia nei tanti momenti dedicato al pubblico business sia per le attività riservate al pubblico consumatore, con una crescita molto significativa in entrambe le direzioni. Questa seconda edizione ha trasformato la manifestazione in una vera e propria piattaforma di contenuti, che guarda a una dimensione internazionale, esattamente come tutte le altre Settimane milanesi”

Tra i momenti B2B che si sono alternati nella tensostruttura in cortile e nelle prestigiose sale al primo piano di Palazzo Bovara, oltre agli innumerevoli seminari, masterclass, walk around tasting, degustazioni ed educational dedicati al mondo Horeca, va segnalata la seconda edizione del Wine Business Forum, una giornata di riflessione sul mondo del vino italiano alla quale sono stati invitati 100 selezionatissimi stakeholder del settore, divisi in 5 tavoli tematici, dedicati rispettivamente a innovazione, finanza e credito, internazionalizzazione, comunicazione e innovazione dei sistemi di vendita, che, al termine dei lavori, hanno formulato un documento di sintesi con alcune proposte migliorative del settore vinicolo.
“Milano Wine Week è un progetto giovane fatto da giovani – aggiunge Gordinied evidentemente non poteva mancare tra gli eventi del nostro grande palinsesto un grande momento di riflessione generazionale sul settore. La ciliegina sulla torta è stata quindi la creazione, in poco meno di un mese, del Wine Generation Forum, il primo forum giovanile dedicato all’intera filiera del mondo del vino che sia mai stato realizzato a livello mondiale”.

Sul fronte delle iniziative per il pubblico, la manifestazione si era aperta sabato 5 ottobre con il grande brindisi inaugurale in Piazza Tre Torri, a CityLife, che ha visto la distribuzione di oltre 4.000 calici di spumante TrentoDoc ad altrettante persone - battendo il record dei 3.000 già registrato nel 2018 - ed è poi proseguita per tutta la settimana appena trascorsa registrando una grandissima partecipazione agli innumerevoli appuntamenti in palinsesto, sia tra gli addetti ai lavori che tra i semplici appassionati, tutti contagiati dalla “febbre” del vino.


Nell’arco della settimana, in particolare, sono stati attivi 6 Wine District, distribuiti capillarmente sul territorio cittadino, secondo il fortunato modello del “fuorisalone”, con l’abbinamento di ciascun quartiere a un consorzio vinicolo e l’installazione di totem, bandierine e vetrofanie distintivi di ciascun quartiere. Il tutto si è tradotto nell’attivazione dei locali di somministrazione delle varie zone con la creazione di circuiti di degustazione dedicati al pubblico consumatore. Il quartiere Brera / Garibaldi / Solferino è stato appannaggio del Franciacorta, mentre il distretto Eustachi è stato presidiato dal Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese. La zona di Porta Nuova è stata invece brandizzata dal Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG, Porta Venezia ha ospitato le iniziative del Consorzio delle DOC Friuli Venezia Giulia, il quartiere Isola è stato il regno della Regione Sardegna, infine, il Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti DOCG ha presidiato l’area dell’Arco della Pace e Corso Sempione.

“La crescita di Milano Wine Week – puntualizza l’organizzatore Federico Gordinipuò essere toccata con mano in termini non solo quantitativi, ma anche e soprattutto qualitativi, grazie a una serie di appuntamenti che hanno visto l’intervento di personalità eminenti del mondo del vino, da Angelo Gaja a Hervé Deschamps passando per Hans Terzer e Riccardo Cotarella, tra i massimi enologi al mondo, che sono venuti a portare una loro testimonianza. Tra gli eventi di altissimo profilo non posso non ricordare la memorabile serata alla Scala per festeggiare i 15 anni della partnership di Bellavista con la più importante istituzione culturale cittadina. L’obiettivo è che sempre più personalità internazionali del mondo del vino vengano a portare un loro contributo alla Wine Week e che la manifestazione coinvolga sempre più luoghi istituzionali e simbolici della città”.

La penetrazione della manifestazione nel tessuto cittadino è aumentata considerevolmente anche grazie alle molteplici attività delle 10 Location Partner, che hanno fatto registrare dei flussi importantissimi di persone. Da Signorvino a Eataly a CityLife Shopping District alla Santeria che hanno proposto degustazioni, aperitivi e menù abbinati ai vini della settimana, passando per La Rinascente (evento So Wine), The Bryan and Barry Building, Wine Mi (tour delle enoteche milanesi), Wine Tip (che ha organizzato una serie di cene esclusive ospitate da alcuni dei più quotati ed esclusivi ristoranti milanese) e Come Home (degustazioni e cene organizzate nelle case di host e tematizzate  in occasione della Wine Week) per arrivare a Cantina Urbana, che ha festeggiato il suo primo anniversario con un grande party di fine vendemmia. Più di 100.000, inoltre, sono state le guide cartacee distribuite in corrispondenza con le uscite della metro, nei locali aderenti e in tutti gli eventi della Milano Wine Week.
Al successo straordinario della “settimana del vino” ha concorso il supporto di aziende e consorzi vinicoli italiani tra i più importanti, divisi in 8 Founding Supporter, 11 Supporter e 14 Partner, ma anche il prezioso contributo di 3 Sponsor e 11 Institutional Partner.

“Per il futuro – conclude il Presidente Gordini – siamo pronti a fare un ulteriore salto di qualità. Milano Wine Week ha dimostrato di avere le carte in regola per diventare davvero una grande manifestazione internazionale. Se questo accadrà, sarà per la nostra capacità di continuare a fare sistema con altre realtà, altri progetti, altre figure-chiave del mondo del vino. Milano Wine Week è un luogo in cui il mondo del vino deve imparare a superare gli individualismi e le lotte di quartiere. In un momento in cui anche i nostri cugini d’Oltralpe stanno dimostrando una forte frammentazione dal punto di vita degli eventi e delle fiere del vino, noi dobbiamo dimostrare che Milano è la città giusta dove riunirci una volta all’anno nel rispetto delle singole identità”.

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