Da
Mantova, 19 metri sul livello del mare, al Lagazuoi, quota 2778 metri:
viaggiando in autonomia la blogger Pepitosa spazza via ogni luogo comune
sulla disabilità e conquista un posto al sole sulle Dolomiti. Il
prossimo 6 luglio la giornalista salirà con la sua auto personalizzata e
high tech fino a Falzarego e poi raggiungerà la vetta con la funivia
Lagazuoi, completamente accessibile: una porta aperta verso uno dei
panorami più belli del mondo. L’impianto sarà inoltre la meta di
Verticale Solidale, evento benefico che porta in quota persone con
patologie croniche, medici, ricercatori e familiari.
Cortina d’Ampezzo, 2 luglio 2019_A chi gli domandava perché volesse scalare l’Everest, George Mallory diceva semplicemente: “Perché è lì”. Se si chiede a Valentina Tomirotti – alias la blogger “Pepitosa” – perché il prossimo 6 luglio salirà sul Lagazuoi, a quota 2.778 metri, lei risponde “perché io sono qui. Sono libera di immaginare, di fare, di andare. E voglio salire lassù”.
Superando con un balzo ogni retorica, perché di fronte alla montagna siamo tutti uguali. E non importa se si è “seduti”, se le gambe collaborano poco o nulla, se varie zavorre tentano di trattenerci in basso. La sua missione? Abbattere innanzitutto le barriere mentali, gettare nel bidone dell’umido la lacrimevole retorica secondo cui chi non cammina, o è “diversamente accessoriato” – sul piano fisico, sensoriale e così via – deve accontentarsi di vivere a metà. Accettare spazi limitati e visioni ristrette. Altro che Dolomiti.
E invece no. Dal suo metro di altezza, a cavallo della sua carrozzina, Valentina Tomirotti dà l’assalto alla montagna, lancia in resta, armata di ironia e sfrontatezza, è pronta a fare a pezzi ogni luogo comune. La giornalista, blogger e digital storyteller partirà dalla sua città, Mantova – altitudine 19 metri sul livello del mare – con la sua nuova auto, un modello supertecnologico che le permette di salire a bordo senza scendere dalla sedia a rotelle. “Ce l’ho solo da un anno, ho la patente da ottobre, e ho grandi progetti: sono pronta a entrare nella fase “on the road” della mia vita” racconta.
Giunta alla volta di Falzarego, 2.100 metri di altitudine, stazione di partenza della funivia Lagazuoi, con altrettanta semplicità monterà in cabina e in appena 3 minuti farà un balzo di più di 600 metri. In cima troverà un polo espositivo con galleria – uno dei più alti d’Europa – e si immergerà in un paesaggio che si apre verso l’infinito. Cime a perdita d’occhio, panorami selvaggi, puri e incontaminati.
L’intero complesso della funivia è completamente accessibile, con rampe ed ascensore panoramico, ampio parcheggio a valle, coffee bar, lobby, servizi. Da lì, se il meteo e le condizioni generali lo permetteranno, Valentina affronterà il sentiero in ghiaino che porta fino alla croce sulla vetta del Lagazuoi, a 2778 m. Inaugurato l’estate scorsa, grazie alla sua pendenza massima del 10% è adatto ad essere percorso in sedia a rotelle e in generale con le ruote, regalando una sensazione di piena libertà.
“Se la montagna non va da Maometto, Valentina va alla montagna” scherza. “La montagna è una sorta di barriera naturale per ognuno di noi, indipendentemente dalla nostra situazione. Ora dimostriamo che può essere finalmente alla portata di tutti. Appianiamo gli ostacoli artificiali, come i gradini, per lasciare intatti quelli naturali, che ci sfidano allo stesso modo”.
È come aprire una nuova via verso la vetta: solo che invece che celebrare la difficoltà di un’impresa alpinistica eccezionale qui si festeggia l’emozione ancora più straordinaria di allargare il campo delle possibilità umane, senza lasciare nessuno “fuori”. Trasformare ciò che purtroppo è ancora straordinario in un fatto quotidiano, usuale.
Tutto l’anno, nei mesi di apertura, da dicembre ad aprile e da maggio ad ottobre, si può salire in cima al Lagazuoi grazie alla funivia del tutto priva di barriere architettoniche. È per tutti: 100% “human friendly”.
Nella stessa ottica si pone la giornalista, che per incentivare una visione inclusiva ha già in mente la sua prossima meta: “Darò vita a un’associazione che si occupi di turismo accessibile, per dare l’assalto a tutto ciò che si frappone tra le persone e i loro obiettivi”. La sua auto avrà un ruolo centrale. “Entro, guido, esco, tutto in piena autonomia. Con questa nuova estensione di me, una sorta di base operativa su gomme, potrò visitare il mondo, incontrare persone ed esperienze differenti, e raccontare tutte queste scoperte strada facendo. E così, dopo aver realizzato l’obiettivo di raccontarmi in un libro, “Un altro (d)anno”, pubblicato da Mondadori Electa, ho già un altro sogno pronto in cantiere: viaggiare in giro per l’Italia e realizzare delle guide che promuoveranno il turismo da un punto di vista particolare, accessibile e inclusivo”.
L’importante è dimostrare che si può, che tanta bellezza è diventata alla portata di tutti. Lo afferma a chiare lettere Valentina, con il suo viaggio dolomitico, e altrettanto faranno le persone che nella stessa data, il 6 luglio, saliranno sul Lagazuoi per l’evento “Verticale Solidale” organizzato dalla Fondazione Il Bene Onlus di Bologna. È dal 2012 che questa manifestazione porta ogni estate centinaia di persone - pazienti con sclerosi multipla, miastenia e altre malattie rare, medici, ricercatori e familiari - sulle vette di Cortina. Raggiungere la cima, per i partecipanti, sarà il culmine di una manifestazione di due giorni, con momenti importanti di divulgazione scientifica alternati ad altri di puro contatto con la natura.
PROGRAMMA
Ore 10.00: Valentina arriva al parcheggio del Passo Falzarego.
A seguire: salirà in quota con la funivia e proseguirà fino alla croce sulla vetta del Lagazuoi, a 2778 metri.
Alle ore 18.30: Valentina Tomirotti sarà al centralissimo Hotel de la Poste per presentare il suo libro "Un altro (d)anno", appuntamento creato grazie alla collaborazione con Bagus. Per l'associazione ampezzana si tratta di un'imperdibile occasione per conoscere e far conoscere al pubblico una donna inarrestabile, determinata, e che con la sua carica ed entusiasmo trasmette i sani valori della vita diventando un valido esempio da seguire.
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L’ASSOCIAZIONE BAGUS
Nata nell’agosto 2018, Bagus è un’associazione con sede a Cortina d'Ampezzo, attiva nell’ampezzano ma anche sul territorio nazionale. Sono suoi obiettivi la promozione dei diritti umani e la diffusione di una cultura generale del benessere che abbracci l’individuo – sempre al centro di ogni progetto - mettendo in luce le sue potenzialità in uno spirito di condivisione, armonia, rispetto. In pochi mesi di vita l’associazione ha affrontato il tema della violenza intra genere, ha creato e lanciato la Bagus Bag, un kit realizzato in collaborazione con la Polizia di Stato, e ha recentemente illustrato, al MIUR, il “progetto Bagus intelligenza emotiva”. Quest’ultimo intervento punta a portare nelle scuole una nuova materia, l’educazione emotivo relazionale, e si avvale della collaborazione di preziosi testimonial e volti noti impegnati in diversi settori, ma accomunati dal loro impegno per sviluppare il proprio potenziale.
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LA FONDAZIONE IL BENE ONLUS
La Fondazione Il Bene Onlus sostiene l’attività del Centro Il BeNe (acronimo di Bellaria Neuroscienze), struttura autorizzata per la diagnosi e cura delle sindromi riconosciute come malattie neurologiche rare e neuroimmuni. Il Centro, diretto dal Dott. Fabrizio Salvi, è inserito all’interno del Dipartimento di Neuroscienze dell’Azienda USL di Bologna, presso l’Unità Operativa Complessa (U.O.C.) di Neurologia dell’Ospedale Bellaria di Bologna. Finalità principale del Centro Il BeNe è fornire risposte complete ai pazienti affetti da malattie neurologiche rare e neuroimmuni come Amiloidosi, Atassia, Malattia di Behcet, Malattia di Charcot Marie Tooth, Paraparesi spastica, Sclerosi Laterale Amiotrofica, Sindrome di Von Hippel-Lindau, Miastenia gravis, Sclerosi Multipla.
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