Macerata, giugno 2025 – Un territorio spesso “colpito” dall’acqua e un convegno a più voci - il modo accademico e quello progettuale in dialogo con gli attivisti e innovatori - per parlare del suo futuro, indagando i temi della gestione e la salvaguardia dell’acqua: risorsa vitale ma sempre più fragile, protagonista tanto nella costruzione dei paesaggi urbani quanto nelle dinamiche geopolitiche e sociali del presente.
L’incontro The Future of Water è il primo di un ciclo di conferenze - organizzato dall’Accademia di Belle Arti, in collaborazione con Comune e Università di Macerata e il patrocinio Ordine Architetti Macerata e dell'ADI Marche-Abruzzo-Molise – che si propone di attivare una riflessione collettiva e interdisciplinare su come design, architettura e scienze umane possano collaborare per affrontare le grandi sfide contemporanee: crisi climatica, giustizia ambientale, rigenerazione urbana e gestione delle risorse. E lo fa, non a caso, in un territorio spesso assurto alle cronache per le tragedie portate da acqua e dissesto idrogeologico.
L’assunto di base è che la sostenibilità ambientale e sociale non sia più una scelta e che in questo contesto lo spazio – pubblico e privato – debba essere ripensato e non essere più esser più qualcosa di fisso e definitivo ma fluido, in continuo dialogo con le persone che lo vivono. Che sia quindi tempo di ridisegnare città e territori: abbattendo barriere visive e funzionali, recuperando superfici dimenticate, valorizzando materiali e memorie. Restituendo senso e identità ai luoghi, attraverso una progettazione consapevole, rispettosa del contesto e aperta alla trasformazione.
Un convegno a più voci: il modo accademico e quello progettuale in dialogo con gli attivisti e innovatori.
La giornata si aprirà con una sessione plenaria curata dall’Accademia di Belle Arti di Macerata (ABAMC) e dedicata al tema della progettazione resiliente e al design come approccio metodologico al cambiamento. L’acqua sarà raccontata non solo come risorsa da tutelare, ma come materia viva del progetto, elemento generativo nell’architettura e nel design contemporaneo.
Una protagonista silenziosa, al centro di nuove urgenze ambientali, innovazioni tecnologiche e sensibilità percettive emergenti. Interverranno Stefano Mancuso, professore e saggista dell’Università di Firenze, neurobiologo vegetale riconosciuto per i suoi studi sull’intelligenza e comportamento delle piante; Carlo Ratti, architetto, professore e curatore della Biennale Architettura 2025, terrà invece un intervento su architettura interattiva e sostenibilità idrica. Alessandro Gazzoni, architetto dello studio Mario Cucinella Architects, presenterà l’esperienza dell’e-Building Ferrari e l’approccio idrico integrato dello Studio MCA. Mascia Ignazi, professoressa, Coordinatrice del Dipartimento di Design di ABAMC e curatrice del convegno, presenterà il progetto di rigenerazione urbana del Comune di Senigallia. Infine Ernesto Cesario, professore e docente di Ecospace Design racconterà l’esperienza della startup Centauroos su soluzioni circolari e digitali per la gestione idrica.
La seconda parte della sessione plenaria, a cura di UNIMC, esplorerà il tema delle “Acque contese” con il Prof. Federico Paolini che cercherà di dare una lettura critica delle politiche idriche italiane tra retoriche e disastri, approfondendo implicazioni storiche, geoeconomiche e strategiche della gestione delle risorse idriche. Mentre il Prof. Filippo Pistocchi, parlerà del valore culturale e territoriale dell’acqua attraverso il racconto di progetti concreti insieme alla Prof.ssa Simona Epasto, che parlerà invece di idrogeopolitica e strategie di controllo delle risorse.
La sfida dell'acqua: cinque tavoli per ripensare il design del futuro.
Mentre il cambiamento climatico ridisegna i confini della vivibilità urbana e agricola, l’acqua emerge come elemento chiave di un nuovo paradigma progettuale. In risposta a questa sfida, cinque tavoli tematici offriranno uno spazio di confronto tra progettisti, attivisti, ricercatori e innovatori.
- Il primo tavolo - “Architetture Resilienti: L’Acqua come Motore Progettuale”- esplora soluzioni architettoniche resilienti in grado di dialogare con l’acqua come risorsa attiva. Si parlerà di paesaggi ibridi, architetture galleggianti, spazi pubblici e sistemi urbani capaci di assorbire e restituire l’acqua, generando ambienti adattivi, vivi e flessibili.
- Al centro del secondo tavolo, Design per la Giustizia Idrica: Accesso, Inclusione e Innovazione Sociale- c’è il tema della giustizia idrica: progetti che rispondono a emergenze ambientali e sociali con soluzioni accessibili e sostenibili. Sistemi low-tech per la purificazione, dispositivi per la raccolta dell’acqua piovana, iniziative educative e inclusive saranno presentati e discussi per ridefinire il design come strumento di equità. Un confronto tra designer, attivisti e innovatori per valorizzare il ruolo del progetto nella costruzione di un diritto universale all’acqua.
- Il terzo tavolo, Visioni Sistemiche: Politiche, Ricerca e Innovazione per il Futuro dell’Acqua,propone una visione integrata e lungimirante: policy maker, designer e scienziati si confrontano su strategie di governance dell’acqua, città intelligenti e modelli di circular water economy. Un dialogo per connettere scelte politiche, ricerca e innovazione.
- Il quarto, Ecospaces & Algoritmi: Design Computazionale per Ecosistemi Sostenibili, esplora l’incontro tra natura e intelligenza artificiale. Dal design parametrico-generativo alle simulazioni ambientali e all’analisi di dati climatici e idrici, verranno indagati strumenti digitali capaci di modellare ecosistemi responsivi, adattivi e resilienti. Un confronto tra docenti, ricercatori e progettisti sul futuro del co-design tra algoritmo e ambiente.
- Infine, il quinto, Materia Liquida: Design dei materiali per ecosistemi d’acqua,affronta il tema dei materiali. Si parlerà di soluzioni idro-consapevoli capaci di interagire attivamente con il ciclo dell’acqua, contribuendo alla costruzione di ambienti più sostenibili, porosi e sensibili alle trasformazioni climatiche.
“Con Connecting Architecture and Design for Social and Environmental Sustainability vogliamo creare uno spazio di confronto aperto e plurale, in cui il design, l’architettura e le scienze sociali possano dialogare per affrontare alcune delle sfide più urgenti del nostro tempo: la crisi climatica, la giustizia ambientale, la gestione delle risorse e la rigenerazione dei territori. L’obiettivo non è solo accademico, ma profondamente culturale e civile: promuovere una nuova consapevolezza del progetto, capace di leggere i bisogni emergenti delle comunità e di restituire senso ai luoghi” – ha dichiarato Piergiorgio Capparucci, Direttore dell’Accademia di Belle Arti - “Iniziare questo percorso dall’acqua significa partire da una risorsa fondamentale, simbolica e concreta al tempo stesso, che tocca in profondità le dinamiche ambientali, sociali e politiche del nostro presente. Ci auguriamo che questo ciclo diventi un’occasione stabile di dialogo tra università, professionisti, istituzioni e cittadinanza, capace di generare visioni condivise e pratiche trasformative”
Come partecipare
L’evento è gratuito ma con posti limitati. La registrazione è obbligatoria tramite piattaforma Eventbrite: TFOW.eventbrite.it. La sessione plenaria ospiterà fino a x partecipanti mentre i tavoli tematici sono aperti a un massimo di 6 partecipanti ciascuno, previa registrazione.
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