| Prende avvio domenica 22 giugno a Montenars la nona edizione del festival “Note nei roccoli e nelle corti”, promosso dall’Ecomuseo e inserito nella cornice della festa Ator pai rocui, rivisitata quest’anno dalla Pro Montenars e dal Comune. La rassegna è dedicata alla musica popolare, tramandata principalmente per trasmissione orale e legata alle tradizioni culturali di una comunità e di un territorio, di un gruppo etnico o sociale. Quest’anno parteciperanno alla manifestazione, che si protrarrà fino a tutto settembre, gruppi provenienti da Friuli, Sardegna, Veneto, Piemonte, Lombardia, che suoneranno e canteranno nelle uccellande, piazze, corti, selle che rientrano nei comuni dell’Ecomuseo, luoghi talvolta poco conosciuti eppure di grande suggestione. Due i protagonisti del primo concerto: il trio Trivàl e il Roccolo di Manganel. Il concerto, che inizierà alle 15, sarà preceduto in mattinata da una visita guidata ai roccoli di Montenars (ritrovo alle 9 al Roccolo del Postino, prenotazione obbligatoria a info@ecomuseodelleacque.it, 338 7187227). |
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La formazione dei Trivàl, attiva dal 2023, è composta da tre giovani musicisti: Veronica Urban (voce, tin & low whistle, percussioni), Alvise Nodale (voce, chitarra acustica, bouzouki, percussioni) e Luca Boschetti (voce, basso elettrico, mandola). Il repertorio fa riferimento al patrimonio musicale friulano e passa da canti energici e festosi a villotte più introspettive e poetiche, senza tralasciare brani strumentali e balli tradizionali. I brani, tutti in lingua friulana, vengono eseguiti a due/tre voci in armonia, talvolta con strumenti provenienti da altri contesti e culture – Europa del Nord, Irlanda – rendendo gli arrangiamenti originali, freschi e nuovi anche per gli ascoltatori esperti, ciò nonostante pensati ed eseguiti nel più profondo rispetto per le radici e la tradizione da cui provengono. In caso di maltempo, il concerto si svolgerà nella struttura coperta di Curminie, sempre a Montenars. |
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Il Roccolo di Manganel, una delle quattro uccellande storiche ancora presenti a Montenars, fu impiantato negli anni Venti dello scorso secolo dal maresciallo dei carabinieri Giovanni Manganelli. È costituito da due corpi vegetali, entrambi in lieve pendenza, sovrastati dal casello posto sul punto più elevato al centro dell’impianto: si tratta di un tondo e di un’area trapezoidale che costituiva la passata. Il perimetro dell’anello è caratterizzato da un doppio filare di carpini. Il casello, disposto su tre piani, è stato ricostruito riproponendo il volume preesistente. Il roccolo si raggiunge percorrendo per pochi minuti la pista forestale che dalla strada comunale di Montenars risale il versante del Monte Cuarnan. |
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