Il 27 e il 28 ottobre nella Valle dei Laghi torna l’appuntamento dedicato al grande rosso da appassimento trentino.
La sesta edizione vedrà il gemellaggio con il Consorzio del Sagrantino di Montefalco, per una due giorni dedicata a operatori e wine lover con degustazioni e visite in cantina.
Venerdì 27 e sabato 28 ottobre 2023 torna in Trentino, nella suggestiva Valle dei Laghi e a Riva del Garda, l’appuntamento con Reboro. Territorio & Passione.
Gli organizzatori, i Vignaioli dell’Associazione Vignaioli del Vino Santo Trentino DOC, si dedicano da anni a questo prodotto con la volontà di far conoscere e approfondire questo vino frutto della tradizione dell’appassimento, storicamente vocata alla Nosiola, che da diversi anni viene impiegata anche sull’uva Rebo.
Nasce così un vino apprezzato sempre di più per le sue peculiarità e il grande potenziale di invecchiamento: un rosso morbido e intenso, ma un vino di montagna, con sentori donati dai venti e dall’influenza del lago.
In questa nuova edizione il gemellaggio è con il Consorzio di Montefalco, noto anche per la produzione di Sagrantino e Sagrantino Passito, che permetterà di apprezzare similitudini e differenze tra i due territori e le loro etichette.
Ad aprire l’evento venerdì 27 ottobre alle ore 16.00 sarà la Masterclass guidata da Sissi Baratella presso l’azienda agricola Francesco Poli a Santa Massenza, dal titolo: Reboro e Sagrantino. Un Up&Down nel nome dell'appassimento. La relatrice introduce così il suo intervento: “Dalla Valle dei Laghi all'Umbria, un percorso unico tra giochi di durezze e morbidezze. Un vero e proprio sali e scendi quello che dalle altitudini del Trentino e dalla luce della Valle dei Laghi porta Rebo e Reboro a dialogare con i vini di Montefalco in Umbria. Cuore verde d'Italia e patria di Sagrantino e Sagrantino Passito Docg.”
In assaggio 10 diverse etichette, con la presenza dei Vignaioli. Degustazione aperta anche a operatori di settore o sommelier, prezzo: 25 euro.
Si proseguirà poi con la cena, in programma venerdì 27 ottobre alle ore 20.00 presso l’Hotel Lido Palace a Riva del Garda, luogo rinomato e suggestivo, dove la cucina gourmet e i vini del territorio saranno protagonisti di un dialogo all’insegna della reciproca valorizzazione. Al termine della cena una vera chicca: l’apertura di una forma di Trentingrana di malga del Caseificio di Primiero, realizzata solo con latte fresco prodotto nel periodo dell’alpeggio, abbinata a rare bottiglie di Reboro, delle annate 2013 e 2012, gelosamente custodite dai produttori.
Costo della cena 130,00 euro p.p. con abbinamento vini, prenotazioni a
Sabato 28 ottobre la giornata riprenderà con la visita di Casa Caveau del Vino Santo, luogo che narra e valorizza la tradizione dell’appassimento, in forte legame con il territorio e con chi lo vive ogni giorno. Durante tutta la giornata saranno aperte al pubblico le cantine: Francesco Poli (Santa Massenza), Maxentia (Santa Massenza), Giovanni Poli (Santa Massenza), Gino Pedrotti (Lagodi Cavedine), Pisoni (Pergolese) e Pravis (Lasino).
In ogni cantina sarà possibile visitare gli appassitoi, assaggiare e acquistare i vini; non è previsto percorso obbligato o visita cumulativa.
Appuntamento conclusivo della manifestazione sabato 28 ottobre dalle 16.00 alle 20.00 con Reboro e Musica presso la cantina f.lli Pisoni a Pergolese. Un’esperienza di degustazione collettiva, con la presenza dei produttori e la possibilità di assaggiare anche i vini del territorio di Montefalco: il Sagrantino e il suo passito. In abbinamento taglieri e sfiziosità.
Prenotazione gradita ma non obbligatoria, costo della degustazione - acquistabile sul posto - 12,00 euro, comprensiva di 4 assaggi.
Alcuni appuntamenti sono su prenotazione con posti limitati.
Info e dettagli su prenotazione su: vinosantotrentino.it/reboro2023
Per maggiori informazioni: info@vinosantotrentino.it
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Il Reboro.
Il Reboro è un vino frutto di una lunga avventura enologica e nato dall’amicizia dei Vignaioli della Valle dei Laghi, piccola vallata appena sopra Riva del Garda dove ci si immerge tra floridi vigneti e brillanti specchi d’acqua, come il Lago di Toblino e di Santa Massenza.
In questo territorio incontaminato a fine ‘800 nasce Rebo Rigotti (dal tedesco Rebe, vite), che diventerà agronomo e genetista. Negli anni ’50, da un errore durante l’incrocio di vitigni nell’Istituto di San Michele all’Adige, Rigotti dà vita a un incrocio tra il Merlot e una delle varietà principi del Trentino come il Teroldego: ne nasce un’uva resistente, dai sentori intensi e verticali, perfetta per essere appassita sulle arele utilizzate per la Nosiola.
Per anni dimenticato, il Rebo viene recuperato negli anni Duemila e dà vita al Reboro: vino rosso ottenuto dai vigneti migliori, i cui grappoli vengono lasciati appassire fino a novembre inoltrato e che dopo la vinificazione matura per tre anni in botti di rovere. Un processo lento, che dona un vino morbido ed elegante, ma scattante e dal grande potenziale di invecchiamento.
Il Consorzio di Montefalco
Pochi vini, in Umbria, riescono a rappresentare il concetto di terroir come il Montefalco Sagrantino; Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) che può essere prodotta esclusivamente nel territorio collinare di Montefalco e in parte nei comuni di Bevagna, Castel Ritaldi, Giano dell’Umbria e Gualdo Cattaneo.
Il vitigno Sagrantino dimora qui da tempo immemore, tanto che la coltivazione veniva fatta anche dai primi frati francescani. É, dunque, una varietà autoctona della zona.
L’evento è realizzato da Associazione Vignaioli Vino Santo Trentino, in collaborazione con Garda Dolomiti e la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino nell'ambito del coordinamento delle manifestazioni enologiche provinciali (#trentinowinefest).
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