L’Ecomuseo sta realizzando un documentario sulle uccellande storiche del Friuli, progetto che accomuna due dei suoi principali interessi: la riconversione di roccoli e bressane a luoghi di incontro e di svago; l’approfondimento di una disciplina, l’antropologia visuale, che consente di indagare e ritrarre il patrimonio culturale di un territorio. Il regista è Michele Trentini, già autore del film “Latte nostro” sulle latterie turnarie di Campolessi e Peio, che i prossimi giorni sarà a Montenars per completare le riprese della nuova opera. Il video sarà presentato in anteprima all’edizione 2023 del Festival “Sguardi sui territori”, in programma dal 5 all’8 ottobre in più sedi (sarà l’occasione per ricordare Renzo Zanitti proprietario del Roccolo di Spisso, prematuramente scomparso, uno dei protagonisti del documentario). |
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In concomitanza con la sua presenza in Friuli, Trentini sarà ospite a Udine del Visionario. Giovedì 1 giugno, alle 18.30, verranno presentati due cortometraggi: Paesaggio fragile sulla tempesta Vaia e Alpinestate, un documentario sul rapporto tra uomo, natura e turismo. L’evento è a cura della Mediateca Mario Quargnolo e del Centro Espressioni Cinematografiche, in collaborazione con l’Ecomuseo delle Acque (costo del solo biglietto di cortesia da 2 euro). L’occasione è ghiotta per conoscere uno dei maggiori documentaristi italiani, premiato a numerosi festival e storico collaboratore dell’Ecomuseo. |
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Michele Trentini si è laureato in sociologia all’Università di Dresda con una tesi di taglio antropologico sul comunitarismo ecologista nella Germania Est, svolge attività di ricerca e di documentazione utilizzando i metodi dell’antropologia visuale ed è autore di numerosi e vari documentari. Al Visionario verranno presentati due suoi cortometraggi realizzati nel 2022: Paesaggio fragile (22’). Nei boschi di abete della Val Visdende, in Comelico, profondamente segnata dalla tempesta Vaia, gli agenti atmosferici, il covid, il turismo rivelano la fragilità di un territorio montano affascinante, che nonostante tutto resiste e suggerisce il senso del limite. Alpinestate (33’). La pandemia ha cambiato il nostro rapporto con il paesaggio alpino, ne abbiamo avuto nostalgia e lo abbiamo riscoperto, soprattutto durante l’estate. Il film è un invito ad ammirare il paesaggio e a riflettere sul nostro rapporto “mediato” con la Natura. |
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