La notizia è ormai di qualche giorno fa, ma la sua eco non si è ancora spenta, perché è un attestato di stima particolarmente importante per questa etichetta della cantina di Corvino San Quirico, nel cuore dell’Oltrepò Pavese: il NOIR di Tenuta Mazzolino è stato indicato come il miglior Pinot Noir della Lombardia dalle Giornate Altoatesine dedicate al nobile vitigno. “Quando ti aggiudicano questo tipo di premio è inevitabile inorgoglirsi”, confessa Francesca Seralvo. “Lavoriamo con dedizione, amore e rispetto verso la terra, i suoi tempi e i suoi equilibri e siamo alla costante ricerca della qualità,”.
Le Giornate Altoatesine del Pinot Nero – quest’anno giunte alla loro venticinquesima edizione e in calendario dal 19 al 22 maggio –, traendo spunto dal lessico calcistico, sono una sorta di campionato dedicato al nobile vitigno a bacca rossa per eccellenza, con particolare attenzione alle annate 2020.
Quest’anno, con l’obiettivo di trasformare la kermesse “in una finestra rappresentativa della produzione nazionale e valorizzare quanto più possibile le diverse tradizioni e stili di produzione del Pinot Nero in Italia”, è stata introdotta una classifica per zone vinicole. “È veramente il vino in cui sentiamo di mettere in bottiglia la nostra collina la nostra filosofia nel custodirla e trasformarla in vino”, spiega Francesca.
Il riconoscimento di miglior Pinot Nero della Lombardia rappresenta “non un traguardo, ma piuttosto un punto di partenza”; sottolinea Seralvo. “Quando ti dicono che sei stato il più bravo, la sfida è ancora più grande, perché devi fare ancora meglio. Io parto dal presupposto che a Tenuta Mazzolino tutto venga fatto con grande passione e dedizione e questo è davvero un valore aggiunto, che ci aiuta a migliorarci anno dopo anno”.
Tenuta Mazzolino è una realtà enoica d’eccellenza, in queste colline che guardano a nord – eccezione per l’Oltrepò Pavese - e attraversate dal 45 ° parallelo: qui si producono, da 40 anni, vini di altissima qualità, espressione di terroir unico e mai banale. Con la sua tradizione di eccellenza vinicola, rappresenta un punto di riferimento nel territorio, apripista verso un Oltrepò sempre più attento alla qualità e alla raffinatezza dei propri vini.
"Questo riconoscimento, infatti, ci sprona a lavorare con ancora più impegno per perseguire questo obiettivo”, conclude Seralvo.
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