Elaborato da Direttrici, Direttori, Curatrici e Curatori dei Musei associati
con il supporto dell’Avv. Andrea Pizzi, il codice offre
principi, valori e posizioni comuni per una gestione delle pratiche museali
Il documento è stato sviluppato sulla base del Vademecum redatto nel 2016
di cui si è reso necessario un ripensamento alla luce dei profondi cambiamenti di questi ultimi anni che hanno segnato in maniera radicale le istituzioni museali
Bergamo, 17 maggio 2023. Dopo due anni di pandemia ed emergenza sanitaria, alla luce delle profonde trasformazioni subite nella gestione e fruizione culturale, che hanno profondamente segnato le istituzioni museali, nel corso del 2022 AMACI, l’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, ha sentito la necessità di pensare e redigere un nuovo codice etico di autoregolamentazione per la gestione delle pratiche museali.
Nato dopo un’analisi della situazione attuale, come aggiornamento e ripensamento del Vademecum realizzato nel 2016, e dopo un monitoraggio sullo stato delle pratiche museali e degli standard esistenti tra i suoi membri, il nuovo codice ha, come il precedente, l’obiettivo di fornire ai Musei associati delle linee guida utili nella gestione quotidiana delle pratiche museali.
Il documento affronta una serie di temi complessi, dalla valorizzazione e promozione del patrimonio artistico alla contrattualistica, dal necessario riconoscimento alle artiste, agli artisti e alle professionalità del mondo dell’arte ai prestiti di opere d’arte e alla organizzazione di mostre; approfondisce temi sociali come uguaglianza, non discriminazione e valore della persona, accessibilità e sviluppo sostenibile, accanto naturalmente a questioni tecniche come principi di legalità, correttezza e trasparenza.
Lo scopo del nuovo codice etico di autoregolamentazione di AMACI è quello di implementare qualità e congruità delle attività stesse, sia all’interno delle istituzioni che verso l’esterno, perché si svolgano seguendo buone pratiche individuate comunemente nel settore, nel rispetto di normative e regolamentazioni esistenti.
Queste linee guida, sottoscritte da tutti i musei AMACI, rappresentano dunque non soltanto uno strumento di autoregolazione utile alla condivisione di principi, valori e posizioni comuni, ma anche un richiamo alle regolamentazioni nazionali e internazionali in materia di educazione, patrimonio, persone, lavoro e ambiente.
Con questo documento, che è lungi dall’essere esaustivo, AMACI vuole evidenziare modelli di buone pratiche relative alla governance museale e alle politiche di gestione tese allo sviluppo e diffusione dell’arte contemporanea sviluppate dai policy maker, amministrazioni pubbliche, organismi nazionali e sovranazionali.
Il lavoro dell’associazione prosegue parallelamente, continuando a delineare, informare, responsabilizzare il pubblico di riferimento e l’opinione pubblica, attraverso tavoli di lavoro e giornate di studio, coinvolgendo la professionalità dei Musei associati, e anche realizzando attività di sensibilizzazione sui temi del contemporaneo, per meglio comunicare le esigenze specifiche del settore e delle professionalità coinvolte.
AMACI - Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani è l'associazione non profit che oggi riunisce 24 tra i più importanti Musei d’arte contemporanea italiani. Nata nel 2003 con lo scopo di sostenere le politiche museali legate alla contemporaneità, l’Associazione si propone di consolidare ogni anno di più il suo ruolo di realtà istituzionale e di punto di riferimento per lo studio e la promozione della ricerca artistica contemporanea. Fin dalla sua costituzione, AMACI si è mostrata soggetto attivo nel mondo dell’arte contemporanea, ideando e realizzando numerose iniziative al fine di promuovere l’arte contemporanea e i suoi attori in Italia e all’estero.
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