Dan Graham, Sonic Youth Pavilion, 2008. Installazione, 200 x 986,9 x 776,4 cm. Collezione Museion © Museion Bozen/Bolzano. Photo: Augustin Ochsenreiter |
Museion Passage
DAN GRAHAM. Sonic Youth Pavilion Curata da Frida Carazzato ed Elena Bini 17 marzo - 3 settembre 2023 Il Passage, spazio centrale a Museion, presenta il lavoro “Sonic Youth Pavilion” del compianto artista americano Dan Graham (1942 – 2022). L'installazione, al tempo stesso una scultura, un elemento architettonico e una mostra, è stata concepita e creata dall'artista nel 2008 appositamente per Museion, come parte integrante della mostra “SONIC YOUTH etc.: SENSATIONAL FIX”. Per le installazioni audio e video ideate per il padiglione, sono state sviluppate parecchie collaborazioni con giovani registi, operatori culturali e curatori. Un primo capitolo sarà il frutto della collaborazione con la Scuola di documentario ZeLIG e un secondo capitolo sarà curato da Saim Demircan. |
Albert Mayr Time - Aspects, 1975-1976. Fotografia in bianco e nero (7 parti), 30,5 x 24 cm |
ALBERT MAYR Time Aspects Curata da Frida Carazzato e Andreas Hapkemeyer 17 marzo - 4 giugno 2023
Nel 2023, il programma di Museion Passage renderà omaggio all'artista sudtirolese Albert Mayr in occasione del suo ottantesimo compleanno. L’artista ha pubblicato numerosi testi sulla musica elettroacustica, sulla musicoterapia e sulla musica ambientale, l'ecologia acustica e l'estetica del tempo. La mostra è stata ideata insieme all'artista. |
Kaldor Public Art Project 34: Asad Raza, Absorption, 2019. The Clothing Store, Carriageworks. Photo: Pedro Greig |
Asad Raza: Plot feat. BB (Fabrizio Ballabio, Alessandro Bava) + Lydia Ourahmane e Moriah Evans Curata da Leonie Radine 25 marzo - 3 settembre 2023 Press preview 23 marzo 2023, ore 11.00
Capitolo 1 – 25 marzo 2023
Plot, mostra interdisciplinare e orientata al processo dell'artista Asad Raza (*1974, Buffalo), nasce dalla sua installazione site-specific Absorption. Questo lavoro, che occupa un intero piano di Museion, consiste nella creazione di un “neoterreno” artificiale ricavato da materiali trovati in loco, e coltivato da partecipanti regionali. Con Plot Museion esplora un terreno nuovo per le pratiche esperienziali e collaborative del fare mostre; coinvolgendo coltivatori e coltivatrici locali, ricercatori e ricercatrici, e un coordinatore del suolo, si realizza uno scambio interdisciplinare che non solo si basa sulle conoscenze regionali, ma le valorizza attivamente. Il titolo, che indica alternativamente un appezzamento di terra, una planimetria e lo svolgersi di una trama narrativa, allude alle diverse dimensioni concettuali della mostra. Come il plot di un romanzo, la mostra si sviluppa in capitoli diversi, ciascuno dei quali crea incontri poetici e sensuali tra entità naturali, artificiali, viventi e inanimate, e un senso di porosità tra corpi, architettura e paesaggio. |
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