Con tema
portante "L'olio è progresso", OOF torna al Palazzo delle Stelline
di Milano da giovedì 2 a sabato 4 marzo 2023.
Una
riflessione a tutto tondo sullo stato dell'arte del comparto oleario in Italia,
sulle potenzialità da sviluppare, sulle occasioni da cogliere.
Banco
d'assaggio con oli da tutta Italia e dal mondo, approfondimenti, degustazioni
guidate agli abbinamenti olio/cibo e masterclass comparative per scoprire le
infinite sfumature dell'olio, che in Italia conta oltre 500 varietà di olivo.
Un'intera
sezione dedicata ai più piccoli con giochi, laboratori e scuola di cucina: "L'Olio
dei e per i bambini".
Ingresso
libero
Milano, 21 febbraio 2023 - È “L'olio è progresso” il tema
portante dell’edizione numero 12 di Olio Officina Festival. Ideato e
diretto da Luigi Caricato, il grande happening internazionale dedicato all’olio
extra vergine di oliva e ai “condimenti per il palato e la mente” si svolgerà dal
2 al 4 marzo 2023 al Palazzo delle Stelline di Milano, ad ingresso
libero.
Il programma della tre giorni incentrata su uno dei tesori
dell'agroalimentare italiano, prevede una rassegna di oli internazionali,
laboratori di assaggio con sessioni degustative di abbinamento olio/cibo
e incontri con i produttori; talk sull'economia dell'olio, gli utilizzi in
cucina e cosmesi, il valore del packaging, quindi attenzione a design, arte e
letteratura, massime espressioni di progresso.
L'edizione 2023 presenta inoltre un focus incentrato sull'olio
e i bambini, degustatori eccezionali, perché ancora privi di visioni
preconcette e del pregiudizio sensoriale che vizia e inficia invece le
valutazioni degli adulti, con scuola di cucina, sessioni di assaggi e gioco
dell'olio per imparare, saltando da una casella all'altra, la millenaria storia
dell'olio e come lo si produce, dall'albero alla tavola.
Ma Olio Officina Festival è anche e soprattutto l'occasione per
fare una riflessione a tutto tondo sullo stato del comparto oleario che
è a un punto di svolta: "l'olivicoltura italiana deve fare un salto
culturale e colturale dalla tradizione al progresso", sostiene Luigi Caricato, ideatore e
direttore di OOF.
È questo il momento di decidere se rendere l'olivicoltura
italiana competitiva - oltre che per la qualità dell'olio che non si
discute - anche per volumi di produzione e per appetibilità, applicando il progresso attraverso la
razionalizzazione di tutte le fasi del processo produttivo, da quella agricola a quella commerciale.
La difficile campagna olearia 2022/2023 produrrà infatti solo poco più di 200.000
tonnellate di olio, quando il fabbisogno del nostro paese è di 1 milione di
tonnellate. Con una olivicoltura che guardi al progresso, accettando il
passaggio a un approccio più imprenditoriale, tecnologico e professionale, non
si raggiungerebbe l'autosufficienza, ma si potrebbe aumentare di molto la
produzione, valorizzandola adeguatamente sia in Italia che sui mercati esteri.
"In Italia troppo spesso le aziende conducono un'olivicoltura
tradizionale di bassa densità - con ampie porzioni di terreno non
occupate tra un olivo e l'altro - che affonda le radici in un modello colturale,
ma anche culturale e sociologico del passato quando l'appezzamento di terreno
era la "dispensa" delle famiglie che da quel terreno traevano il proprio
sostentamento: tra gli interfilari degli olivi piantavano cereali, ortaggi,
viti, alberi da frutto - spiega Luigi Caricato. Oggi è necessario
che gli imprenditori olivicoli italiani, sostenuti da una adeguata e coerente
volontà politica, decidano che cosa vogliano fare "da grandi": se
credere in una olivicoltura sistemica, unita, moderna ed economicamente
efficiente, oppure produrre olio per diletto".
E i margini operativi ci sono: in Italia la superficie agricola
disponibile esiste, e tantissimi sono gli ettari di terreni abbandonati che
potrebbero essere resi produttivi. Diventa perciò necessario compiere un nuovo salto
culturale e tecnologico, che porti verso una agricoltura di precisione e, là
dove possibile, anche a una olivicoltura ad alta densità, sempre rispettosa
dell'ambiente e sostenibile, proprio grazie alle tecnologie oggi a disposizione.
C’è urgenza anche di individuare nuove cultivar di olivo, anche in ragione dei
drastici cambiamenti climatici che impongono soluzioni diverse, come per
esempio delle nuove cultivar di olivo. Occorre che si verifichi ciò che è
avvenuto in frutticultura, un settore produttivo molto attivo nel quale, negli
ultimi 53 anni, sono state prodotte oltre 400 nuove varietà, mentre nello
stesso lasso di tempo le nuove cultivar di olivo sono state in tutto il mondo
solo 14, di cui la metà ottenute soltanto nell’ultimo ventennio. Il futuro e
la salvezza dell’olivicoltura italiana è da riporre nella ricerca e nell’innovazione.
Il miglioramento genetico ha cambiato la prospettiva e l’Italia non può certo
permettersi di ignorare o snobbare il progresso.
OLIO OFFICINA FESTIVAL 2023 in breve
Quando: Da giovedì 2 a sabato 4 marzo 2023
Dove: Palazzo delle Stelline, Corso
Magenta 61, Milano
Come: Ingresso gratuito; prenotazione
dei workshop a numero chiuso su posta@olioofficina.com
Info:
www.olioofficina.com; posta@olioofficina.com;
02/8465223
Programma: https://www.olioofficina.it/olio-officina-festival/12a-edizione/programma/
Workshop: https://www.olioofficina.it/olio-officina-festival/12a-edizione/workshop
Luigi Caricato, scrittore, giornalista e oleologo, ha
pubblicato per Mondadori Oli d’Italia (2001), Olio di lago (2010) e Atlante degli oli
italiani (2015) e, presso altri editori
specializzati, una nutrita serie di manuali e saggi. Nell’ottobre 2021, per le
edizioni Olio Officina, ha dato alle stampe Il
grande libro dell’olio. Guida ragionevole ai migliori extra vergini del mondo
in commercio, primo volume visual al
mondo interamente dedicato alla cultura olearia, in edizione bilingue
italiano/inglese.
"L'olio è progresso" - Il palinsesto di Olio Officina Festival
2023
L'ECONOMIA È PROGRESSO
La sezione OOF economia è ricca di spunti. Partendo dallo stato del
comparto oleario con la difficilissima olivagione 2022-2023, si affronterà con
diversi imprenditori la delicata questione del passaggio generazionale,
aspetto indissolubilmente connesso alla razionalizzazione delle aziende olearie
italiane; si parlerà, con Eleonora Berardi, sales manager Palazzo di Varignana,
Silvio Pella, Visioni olfattive ed Eva Collini, Oleoteca L’Evo
di Eva di oleoteche e di punti vendita aziendali, un canale di
vendita da valorizzare con criteri orientati al mercato.
Si affronterà anche il tema di olivi ogm per capire insieme a Eddo
Rugini, biotecnologo agrario, già docente all’Università degli Studi della
Tuscia, perché è necessario sviluppare la ricerca sulle piante transgeniche di
olivo.
LA CUCINA È PROGRESSO
L’invenzione, tutta umana, di cuocere il cibo, è una delle espressioni più
distintive della nostra storia evolutiva; nel corso del tempo il cucinare si è
trasformato fino a diventare oggi ricerca, sperimentazione, emozione,
esperienza intellettuale, estetica e sinestetica, raggiungendo vette
d’avanguardia culinaria. Di questa tema parlerà, sabato 4 marzo, Rosalia
Cavalieri, saggista, ordinario di Filosofia e teoria dei linguaggi
all’Università di Messina.
Dalla teoria alla pratica. Con le masterclass, i laboratori e
le degustazioni comparate di OOF si entrerà nel vivo della cucina
contemporanea scoprendo i profili sensoriali di oli, provenienti da tutta
Italia e dal mondo, in purezza così come abbinati a diversi
alimenti/ingredienti. Da pane o olio, la merenda antropologica, a sessioni
di assaggio guidato di oli extra vergini di oliva della olivagione
2022-2023 provenienti da paesi vicini e lontani: Spagna, Grecia, Tunisia,
Marocco, Turchia, Argentina, Australia, California, Giappone, Israele. Novità
dell'edizione 2023 una masterclass sugli oli siciliani, un focus sull'olio
di lentisco - una produzione recuperata e da riscoprire - e ancora una degustazione
comparata di olive da tavola ottenute con diversi sistemi di produzione:
olive fermentate, deamarizzate, ossidate.
Lasciando spazio anche a una riflessione su luci ed ombre della cucina
stellata italiana con Il libro-inchiesta di Valerio M. Visintin – "Dietro
le stelle. Il lato oscuro della ristorazione italiana", edito da
Mondadori che mette in evidenza le tante anomalie irrisolte del settore.
IL TURISMO È PROGRESSO
In un paese dove l'enogastronomia vale un quarto del PIL ed è tra
le principali motivazioni di viaggio, è doveroso puntare i fari sull'oleoturismo,
normato da una recente
legge di cui è stato promotore il senatore Dario Stefàno. Presentando il libro "Oleoturismo.
Opportunità per imprese e territori", di cui lo stesso Dario
Stefàno è autore con Fabiola Pulieri, si parlerà delle interessanti
prospettive economiche e relazionali per le aziende olivicole e olearie, oltre
che delle nuove possibilità per i gastro-viaggiatori in cerca di esperienze.
In questo contesto i frantoi, al pari delle cantine vinicole, possono e devono
diventare elemento attrattore, oltre che potenziale fonte di reddito per
gli olivicoltori che vi costruiscono intorno un'esperienza olistica di stretto
contatto con la natura. Con Antonio Monte, architetto, ricercatore Cnr-Ispc, vicepresidente Aipai-Associazione
Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale, si dimostrerà come anche i
Musei dell’olio raccontino, ciascuno a modo proprio, la
straordinaria storia della produzione olearia
italiana.
LA CULTURA È PROGRESSO
Ampio spazio all'arte e alla cultura a Olio Officina Festival, a partire da
un omaggio, nel ventennale della sua scomparsa, a Giuseppe Pontiggia
che, nella sua produzione letteraria tante pagine ha dedicato al lavoro come
progresso e affrancamento da una certa quotidianità lavorativa che nel tempo si trasforma sempre più in fatica e preoccupazione,
sofferenza e rassegnazione. Una celebrazione dal titolo " Perché Pontiggia manca
oggi" a cura di Daniela Marcheschi. Con attenzione
alle più recenti arti espressive, tra cui il Fumetto d'autore con la
presentazione, a cura di Mario Greco, di alcune sequenze tratte proprio
dall'opera pontiggiana "La morte in banca".
Nello spazio verde del Palazzo delle Stelline, gli artisti del movimento
culturale Arte da Mangiare Mangiare Arte, esporranno la loro
installazione, una serie di grandi tovaglie macchiate ad
arte che comporranno un’opera collettiva, da una idea di Ornella
Piluso, con la curatela di Monica Scardecchia. Esposte anche le opere
dei giovani talenti del Liceo Artistico Ambrogio Alciati di
Vercelli.
Come di consueto anche la musica è protagonista a Olio Officina Festival,
quest'anno con il concerto "Musica a tavola. Facitori d’olio, Bacco e
il buon mangiare nella musica antica": chanson, frottole, canti
carnascialeschi e madrigali sul vino e il cibo tra Medioevo e Rinascimento.
Sabato 4 marzo alle 18.15, accompagnati dagli strumenti di queste epoche, le
voci del mezzosoprano e del basso, saranno intervallate da un narratore con
racconti di storie, poesie aneddoti e ricette storiche di cucina. A cura di Atmosfera
ensemble.
Infine, ritorna l'atteso appuntamento filatelico con l'annullo di due
francobolli "L’olio è progresso" venerdì 3 marzo e
" Omaggio a Giuseppe Pontiggia" sabato 4 marzo, i cui bozzetti
sono stati realizzati dall’artista Stefania Morgante.
IL DESIGN È PROGRESSO
In mostra nel chiostro del Palazzo delle Stelline le bottiglie e le
confezioni premiate nel corso della decima edizione del contest “Forme
dell’Olio” e della quinta edizione del contest “Forme dell’Aceto”, a
testimonianza di quanto il "contenitore" debba essere coerente con il
"contenuto". L'importanza quindi del design, nel senso vero e proprio
del termine, ovvero di "progetto" per il comparto oleario italiano;
verrà quindi presentato, in dialogo con il designer Mauro Olivieri,
Presidente della Giuria dei concorsi di OOF Design, il "Manifesto per
un design oliocentrico etico e sostenibile", attraverso il quale si
propone una nuova visione di design applicata agli oli da olive.
LA RICERCA È PROGRESSO
Venerdì 3 marzo si presenta in esclusiva al pubblico, a cura di Sarah
Siciliano, dell’Università del Salento, un progetto di ricerca
interdisciplinare concepito per indagare il concetto di origine del nutrimento
umano e le sue molteplici, rilevanti implicazioni, attraverso lo sguardo
integrato di giuristi, economisti, storici, sociologi, pedagogisti, linguisti. In
una società moderna sempre più iperconnessa nel tempo e nello spazio, torna
prepotentemente al centro dell'attenzione dei cittadini l'origine del cibo. Da
qui il mito dell'origine e del suo peso nell’orientare, radicare e stabilire le
preferenze dei consumatori, come pure l’esigenza di restituire al tema
dell’origine del cibo e alle sue contraddizioni il suo vero significato, così
da progettare corrette strategie di sviluppo sostenibile.
I PARTNER DI OLIO OFFICINA FESTIVAL 2023
I PARTNER
L’adesione dei tanti partner ci onora e ci rende felici. Li
ringraziamo, perché con la loro lungimiranza hanno ritenuto opportuno sostenere
in concreto Olio Officina Festival.
MAIN SPONSOR
Pantaleo, Pantaleo Agricoltura
SPONSOR
Palazzo di Varignana, Olio San Giuliano, Colavita, Bono
SOSTENITORI EXTRA
Frantoio Turri, Pietro Coricelli, Frantoio di Sant’Agata
d’Oneglia, Chemiservice, Santagata 1907, Monini, Gruppo Saida, Rocchi
SOSTENITORI
Masserie di Sant’Eramo, Salvagno, Agridè, Fattoria Petrini,
Frantoio Ortore, Fachechi, Eliana - Villa Teresina, Acetificio Mengazzoli,
Planeta, Costa d’Oro, RosebyMary, Caricato
CONSORZI
Garda Dop, Ceq, Strada dell’Olio Dop Umbria
ORGANIZZAZZIONI
Assitol
ISTITUZIONI
IRVO Sicilia, Camera di Commercio dell’Umbria
MEDIA PARTNER
Olio Officina, Ristoranti, Sala&Cucina
AMICI DEL FESTIVAL
Arte da Mangiare, Casa dell’Olivo, Buccelletti
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