«Al centro dei progetti di Slow Food sul vino sono i tre protagonisti della Slow Wine Coalition: vignaioli, appassionati e professionisti. Ecco perché riteniamo fondamentale esaltare la figura di coloro che per mestiere propongono i vini ai consumatori, loro sono il vero anello di congiunzione tra chi il vino lo fa e chi lo beve – dice Giancarlo Gariglio, coordinatore della Slow Wine Coalition e curatore della guida Slow Wine –. Il rischio che stiamo correndo è che nel nostro paese ci si dimentichi di queste donne e uomini ai quali il settore deve riconoscenza e attenzione. Anche per questo motivo abbiamo sposato l’ambizioso progetto realizzato insieme alla Milano Wine Week, che in questo campo vanta grande esperienza».
«La partnership con Slow Wine ci porta da tre anni a costruire una serie di progetti congiunti –dichiara Federico Gordini, presidente della Milano Wine Week –. Abbiamo desiderato rafforzare il nostro rapporto con la manifestazione organizzata da BolognaFiere costruendo con Slow Wine una tappa speciale dei nostri premi Carta Vini Italia, dedicati alle migliori selezioni di alcuni dei più importanti terroir italiani ed esteri e ad altre categorie speciali, come le migliori selezioni di vini biologici e biodinamici o di vini con il migliore rapporto qualità-prezzo. Un’importante tappa di un percorso che giungerà al suo culmine con gli MWW Awards, che saranno consegnati nel corso della cerimonia in programma lunedì 9 ottobre nell’ambito della sesta edizione di Milano Wine Week».
«Slow Wine Fair rappresenta una vetrina per tutti gli imprenditori impegnati non solo nel settore vinicolo come produttori, ma anche come rivenditori, penso ad esempio alle enoteche e ai dettaglianti alimentari. Ma Slow Wine Fair è anche un’occasione per i ristoratori di rimanere aggiornati sulle ultime novità in fatto di vini e proporre alla propria clientela sempre il prodotto migliore – commenta Giancarlo Tonelli, direttore generale Confcommercio Ascom Bologna –. È per questo che siamo orgogliosi della nostra collaborazione con BolognaFiere nella riuscita di questa importante manifestazione e di poter dare ai nostri associati la possibilità di mettersi in mostra e in gioco concorrendo per il Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow».
Gli 8 terroir
Otto riconoscimenti saranno conferiti ai primi 3 ristoranti ed enoteche che vantano una selezione particolarmente forte su ciascuno dei terroir scelti. Fra i premi territoriali italiani, la migliore selezione di Barolo e di Chianti Classico (per le denominazioni più affermate) e la migliore selezione di vini irpini e di Trebbiano d’Abruzzo (per le denominazioni emergenti). Per i premi territoriali internazionali i focus sono invece la Loira e la Mosella e, per quanto riguarda i territori emergenti, l’Austria e la Slovenia.
4 categorie Slow
Non solo i terroir! Alla Slow Wine Fair sarà dato spazio anche a tre rappresentanti per ciascuna delle categorie tematiche che rendono protagonisti i vitigni, le certificazioni, o l’idea stessa di vino buono, pulito e giusto, ovvero:
Migliore selezione di vini provenienti da vitigni autoctoni “minori”
Migliore selezione di vini certificati (biologici e/o biodinamici)
Migliore selezione di vini con un buon rapporto qualità-prezzo
Migliore selezione di vini italiani buoni, puliti e giusti all’estero
Per tutto gennaio, il pubblico potrà candidare i ristoranti e le enoteche del cuore sul sito della Slow Wine Fair. Dall’1 al 15 febbraio una prima scrematura verrà affidata al voto degli appassionati, che definirà le prime dieci nomination per ogni categoria.
Subito dopo sarà la giuria di esperti a decretare i tre indirizzi per ogni tematica, che verranno infine premiati lunedì 27 febbraio 2023.
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