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mercoledì 14 ottobre 2020

Nell’ambito del grande Autunno Fotografico prodotto da FOTOGRAFIA EUROPEA per riprendere progetti, ricerche e relazioni nati durante la preparazione della XV edizione del festival, in attesa dell’edizione del 2021 Fondazione Palazzo Magnani e Comune di Reggio Emilia presentano due grandi mostre fotografiche TRUE FICTIONS Fotografia visionaria dagli anni '70 ad oggi Palazzo Magnani | Corso Garibaldi, 29 – Reggio Emilia ATLANTI, RITRATTI E ALTRE STORIE 6 giovani fotografi europei Palazzo Da Mosto | Via Mari, 7 – Reggio Emilia

 


dal 17 ottobre 2020 al 10 gennaio 2021

 

L’apertura delle mostre è anche l’occasione per annunciare

il tema della prossima edizione del Festival FOTOGRAFIA EUROPEA che si terrà a Reggio Emilia nella primavera 2021

 

 


 

Reggio Emilia, 14 ottobre 2020. Presentate oggi a Reggio Emilia le mostre fotografiche TRUE FICTIONS – Fotografia visionaria dagli anni '70 ad oggi e ATLANTI, RITRATTI E ALTRE STORIE – 6 giovani fotografi europei, ospitate a Palazzo Magnani e Palazzo Da Mosto dal 17 ottobre 2020 al 10 gennaio 2021. Le mostre rappresentano le tappe principali dell’Autunno Fotografico ideato da Fondazione Palazzo Magnani e Comune di Reggio Emilia per riprendere le fila di progetti, ricerche e relazioni nati durante la preparazione di FOTOGRAFIA EUROPEA 2020, sospesa a causa dell’emergenza sanitaria globale.

 

Oltre a questi due appuntamenti, l’Autunno Fotografico comprende anche l’esposizione UNDER THE SAME ROOFcon lavori di 33 giovani autori europei tra i 15 e i 18 anni allo Spazio Gerra (10 ottobre 2020 al 10 gennaio 2021), CHI SONO IO? RAPPRESENTAZIONE DELL’INFANZIA TRA OTTO E NOVECENTO. Fotografie e photobook dalle collezioni della Biblioteca Panizzi, a cura di Laura Gasparini, Monica Leoni ed Elisabeth Sciarretta negli spazi della Biblioteca Panizzi (31 ottobre 2020 – 10 gennaio 2021), e i progetti del CIRCUITO OFF di FOTOGRAFIA EUROPEA, composto da piccole esposizioninelle vetrine di negozi, ristoranti, in cortili, gallerie esedi storiche del centro cittadino.

 

La presentazione delle mostre è stata anche l’occasione per annunciare il tema della prossima edizione del festival che si terrà nella primavera 2021, dal 23 aprile e fino al 23 maggio. “In questa felice occasione – dice Annalisa Rabitti Assessore a Cultura, Marketing territoriale e Pari Opportunità del Comune di Reggio Emilia - in cui la città torna a riallacciare il suo legame con la fotografia, vogliamo annunciare anche il tema attorno a cui ruoterà FOTOGRAFIA EUROPEA 2021, che prende il suo titolo da un celebre verso tratto da un testo di Gianni Rodari: “Sulla Luna e sulla Terra / fate largo ai sognatori!”.

In un periodo così complesso che coinvolge tutti gli aspetti della vita delle persone e delle comunità, crediamo che la fotografia possa aiutarci ad immaginare il futuro producendo domande, sollevando dubbi e opinioni, ponendo l'attenzione sui limiti ma anche aiutandoci a generare soluzioni per superarli. Abbiamo quindi voluto esprimere una chiamata che solleciti curatori e artisti ad un contributo per porre l'attenzione che porti gli sguardi verso prospettive nuove e necessarie”.

 

 

TRUE FICTIONS – Fotografia visionaria dagli anni '70 ad oggi a cura di Walter Guadagnini – a Palazzo Magnani dal 17 ottobre 2020 al 10 gennaio 2021 è la prima mostra in Italia dedicata al fenomeno della staged photography, tendenza che, a partire dagli anni Ottanta, ha rivoluzionato il linguaggio fotografico e la collocazione della fotografia nell’ambito delle arti contemporanee.

Prodotta da Fotografia Europea, la mostra presenta il lato più immaginifico della fotografia attraverso le invenzioni di alcuni tra i maggiori autori degli ultimi trent’anni e le sperimentazioni nate dall’avvento della tecnologia digitale. Partendo da grandi maestri come Jeff Wall, Cindy Sherman, James Casebere, Sandy Skoglund, Yasumasa Morimura, Laurie Simmons passando per artisti come Erwin Olaf, David Lachapelle, Nic Nicosia, Emily Allchurch, Joan Fontcuberta, Julia Fullerton Batten, Paolo Ventura, Lori Nix, Miwa Yanagi, Alison Jackson, Jung Yeondoo, Jiang Pengyi, fino ad arrivare ad autori raramente esposti in Italia come Bernard Faucon, Eileen Cowin, Bruce Charlesworth, David Levinthal, con oltre cento opere l’esposizione dimostra non solo la diffusione di questo linguaggio, ma anche la sua longevità.

 

"La staged photography ha cambiato radicalmente il nostro approccio alla fotografia: da mezzo destinato principalmente a documentare la realtà, è diventata il mezzo privilegiato per inventare realtà parallele, menzogne credibili, mondi fantastici. – dice Walter Guadagnini, curatore dell’esposizione – É stata una rivelazione e una rivoluzione negli anni Ottanta – da cui sono emersi alcuni dei protagonisti assoluti dell'arte e della fotografia come Jeff Wall, Cindy Sherman, Sandy Skoglund, Joan Fontcuberta – ed è diventata un vero e proprio genere negli anni Duemila, quando Photoshop e l'elaborazione digitale hanno trasformato la natura della fotografia. Però poche sono state le mostre nel mondo, e nessuna in Italia, che abbiano provato a definire criticamente questo campo così vasto e così affascinante: questa mostra raccoglie dunque opere straordinariamente affascinanti, inquietanti e divertenti, che parlano di noi fingendo di parlare d'altro, ed è anche un'occasione di studio per inquadrare storicamente questo fenomeno".

 

La mostra è corredata da un catalogo edito da Silvana Editoriale, interamente dedicato alla staged photography in cui Walter Guadagnini fa il punto su questa importante pratica fotografica approfondendo, per la prima volta in Italia e in Europa, le varie sfaccettature che la caratterizzano e raccogliendo le biografie degli artisti presenti in mostra che le si sono avvicinati, ognuno con il proprio sguardo.

 

A Palazzo da Mosto dal17 ottobre 2020 al 10 gennaio 2021, la mostra ATLANTI, RITRATTI E ALTRE STORIE – 6 giovani fotografi europei, anche questa prodotta da Fotografia Europea, è una collettiva che raccoglie le personali dei tre vincitori dell’open call lanciata da FOTOGRAFIA EUROPEA 2020, a cui sono stati aggiunti tre progetti selezionati dalla giuria composta da Walter Guadagnini Direttore artistico del Festival, Maria Pia Bernardoni curatrice progetti internazionali del LagosPhoto Festival, e Oliva Maria Rubiocuratrice indipendente. Una scelta che nasce dal desiderio di ampliare lo spazio dedicato ai giovani artisti e dalla volontà di approfondireil tema delle fantasie e delle narrazioni in un momento storico in cui la proiezione verso il futuro si fa necessaria.

Nel percorso di mostra troviamo Alessandra Baldoni (Perugia, 1976) che presenta Atlas una mappa di analogie per immagini in dittici e trittici; Alexia Fiasco (Parigi, 1990) che con The Denial accompagna il pubblico in un viaggio fotografico alla scoperta delle proprie origini. E ancora Francesco Merlini (Aosta, 1986) con Valparaiso in cui l’autore attiva un confronto tra le proprie memorie familiari e i luoghi dell’infanzia; Manon Lanjouère(Parigi, 1993) che con Laboratory of Universe, mostra una serie di immagini che raccontano l’origine dell’Universo; Giaime Meloni (Cagliari, 1984) con Das Unheimliche che rappresenta una metafora sulla condizione dell’abitare contemporaneo, e infine Denisse Ariana Pérez (Repubblica Domenicana, 1988) con Albinism, Albinism II, una serie che cattura la bellezza dei ragazzi nati con l'albinismo.

 

 

Arricchiscono ulteriormente questo Autunno fotografico anche molti dei progetti del CIRCUITO OFF, la sezione indipendente di FOTOGRAFIA EUROPEA composta da un fiorire spontaneo di piccole esposizioni, simbolo di una bellissima e concreta partecipazione cittadina, che durante il festival di solito invade negozi, ristoranti, cortili, gallerie e sedi storiche del centro storico.

Con la modalità differente dell’allestimento in vetrina, fotografi professionisti, giovani alle prime esperienze, appassionati e associazioni, esporranno i propri progetti, arricchendo le passeggiate in città della possibilità di visitare delle mostre, senza bisogno di entrare in luoghi chiusi.

 

Una serie di attività collaterali – lezioni, conferenze, talk, workshop – realizzate in collaborazione con importanti istituzioni, oltre ad attività formative e didattiche per scuole di ogni ordine e grado e corsi di aggiornamento per insegnanti, completano il programma delle due mostre.

La Fondazione Palazzo Magnani conferma inoltre l’attenzione verso le persone con disabilità fisica e psichica, in stretta collaborazione con il Progetto Reggio Emilia Città Senza Barriere e ASP – Reggio Emilia Città delle Persone, offrendo, con i percorsi di accessibilità appositamente progettati e soluzioni idonee alla fruizione dei visitatori secondo modalità specifiche.

 

Le esposizioni rientrano nell’ambito del progetto Reggio per EMILIA 2020 – 2021 "La cultura non starà al suo posto".

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