Milano, 22 ottobre 2020_Un Protocollo per la salubrità ambientale e un’inedita figura professionale destinata a mettere in opera, prendere visione e verificare i punti di questo nuovissimo documento. Sono queste le ultime novità presentare nel corso dell’ultima giornata del Forum PULIRE 2020, la biennale internazionale dedicata all’igiene, organizzato da ISSA PULIRE NETWORK, la più grande piattaforma internazionale nell’ambito del cleaning e del facility management. Tema della giornata: ‘Progettare per il pulito’. «Quello della salubrità ambientale è un concetto etico e globale che fa riferimento a tutti gli ambienti aperti al pubblico, non solo per gli uomini ma anche per gli animali. Per questo abbiamo realizzato un protocollo, condiviso con un comitato scientifico di cui fanno parte anche imprenditori, che permetta di avere standard che offrano garanzie anche al di là dell’emergenza Covid-19 e che permetterà anche di razionalizzare gli sprechi e aumentare l’efficienza nell’ambiente di lavoro». Il documento è stato certificato da Kiwa Cermet Italia, un ente terzo, e all’interno presenta alcuni punti chiave: «Abbiamo classificato gli ambienti in quattro macrotipi: a elevata contaminazione, destinati a un’utenza specifica, legati a funzioni primarie (ad esempio cibo, sonno), dedicati a un’utenza fragile o legati a produzione di beni alimentari o farmaceutici. Naturalmente abbiamo escluso l’ambiente ospedaliero, perché è l’unico a godere di normative a parte. In questo quadro, è fondamentale la nascita del manager per la salubrità ambientale, che sarà formato con un iter specifico e che dovrà possedere competenze tecnico-scientifiche. Sarà possibile ottenere due certificazioni: una per il servizio integrato di prevenzione delle contaminazioni, l’altra sarà quella del manager per la salubrità ambientale. Il tutto sarà basato su tre punti chiave: affidabilità, trasparenza e adeguatezza. Al manager spetterà l’individuazione dei rischi, l’attuazione delle misure di prevenzione e il monitoraggio delle attività». Uno dei campi di intervento del manager per la salubrità ambientale è quello dell’enogastronomia. Nel corso della sessione è intervenuto lo chef 2 stelle Michelin, Giancarlo Perbellini, che ha offerto uno sguardo approfondito sul valore dell’igiene nell’ambito della ristorazione, raccontando nel dettaglio come viene pulita e igienizzata la sede di un ristorante stellato. Perbellini ha descritto minuziosamente le procedure di pulizia che vengono effettuate giornalmente e, addirittura, intensificate nel weekend sia nella sala che nelle cucine del suo ristorante: «Il nostro valore assoluto è la qualità, sia delle risorse umane, sia dei materiali che utilizziamo, ma anche della pulizia. Sono i tre cardini su cui si deve basare il nostro lavoro. Come esempio, posso dire che otto dei miei ristoranti hanno la cucina a vista, una garanzia per i nostri clienti». Anche le scuole sono un luogo sensibile da sempre e la pandemia ha evidenziato le criticità già presenti nel sistema. Lo ha raccontato Antonello Giannelli, presidente ANP–Associazione Nazionale Dirigenti e Alte Professionalità della Scuola. La pandemia ha rappresentato uno stress test per il sistema scolastico «I problemi della scuola, come di tanti altri, li conoscevamo, ora dobbiamo interrogarci su come migliorarli - ha dichiarato Giannelli -. Una scuola in cui si vive distanziati è una contraddizione, ma si sta facendo perché è necessario. Abbiamo dovuto adattarci anche ai banchi monoposto, perché tante scuole non li avevano e non potevamo offrire condizioni di sicurezza, così com’è stato necessario ripensare i flussi pedonali all’interno delle scuole, in cui i ragazzi, specie nell’intervallo, sono abituati a circolare liberamente e in gruppo». Il mondo dell’igiene è strettamente legato a quello della sostenibilità ambientale e su questo aspetto si è soffermata Rossella Muroni, ecologista, progressista e femminista, già presidente nazionale di Legambiente, deputata della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici, eletta alla Camera nelle liste di Liberi e Uguali: «Ecologia ed economia devono camminare insieme. È una sfida importante del pianeta in cui il nostro paese può essere protagonista. Sono 432mila le imprese italiane che hanno investito nella green economy, con 400mila assunzioni nel 2019, numeri che ci hanno reso leader per la raccolta dei rifiuti, per l’efficientamento energetico, per le certificazioni ambientali. La politica dovrebbe costruire corsie preferenziali per chi fa scelte coraggiose e lungimiranti come quelle di questo settore, eppure spesso la spinta viene dalle imprese. Va detto che anche nelle associazioni di categoria non c’è adeguata rappresentanza per queste aziende. È importante sapere, invece, che anche i singoli possono diventare attori di questo processo virtuoso, come nel caso della cessione dell’energia verde prodotta o con una corretta raccolta differenziata». Al termine della sessione è stato illustrato anche il case study di Formula Servizi. I colleghi giornalisti che volessero rivedere on demand le sessioni del Forum possono accreditarsi inviando una mail a press@doc-com.it indicando nome, cognome, testata, numero del tesserino dell’ODG e indirizzo mail. Riceveranno una mail dalla piattaforma attraverso la quale registrarsi. |
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