Il Consorzio protagonista domenica 11 ottobre a Fermento Milano, l’evento Fisar durante la Milano Wine Week
Milano, Ottobre 2020_Domenica 11 ottobre il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo porta a Milano il Cerasuolo d’Abruzzo che nel 2010 ha conseguito la prima denominazione in Italia dedicata esclusivamente alla tipologia rosata.
Durante l’evento organizzato da FISAR in occasione della Milano Wine Week, saranno messi a confronto due vini, due territori e un colore: il rosa. L’obiettivo è far scoprire al pubblico le peculiarità del Cerasuolo d’Abruzzo e del Chiaretto di Bardolino, per capire ciò che accomuna e ciò che differenzia il vino abruzzese dal caratteristico color ciliegia, frutto da cui prende il nome, dal vino rosa tenue del lago di Garda veronese.
Saranno due le degustazioni guidate nella Sala degli Affreschi dei Chiostri di San Barnaba in centro città. La prima masterclass, L’annata 2019 secondo Chiaretto di Bardolino e Cerasuolo d’Abruzzo, è in programma alle 18.30 e avrà come tema l’ultima annata dei due vini rosa. Sei in tutto i vini in degustazione. Chiaretto di Bardolino e Cerasuolo d’Abruzzo: verticali a confronto è invece il nome della seconda masterclass, in programma alle 20.30, in questo caso verranno messe a confronto le ultime tre annate dei due vini, allo scopo di comprenderne meglio l’invecchiamento. Oltre alle due degustazioni, sarà disponibile il servizio di personal sommelier all’Enoteca di Fermento Milano, situata all’interno del Chiostro dei Pesci: qui è possibile acquistare, al costo di 15 euro, uno slot di tempo di un’ora con un sommelier FISAR. Ogni Sommelier avrà un’area dedicata in cui potrà accogliere un numero limitato di persone. Nell’Enoteca Fisar sarà inoltre possibile degustare una selezione di quindici Cerasuolo d’Abruzzo.
“Il Cerasuolo d’Abruzzo è al centro delle attività di promozione del Consorzio”, spiega Valentino Di Campli presidente del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo che aggiunge: “la nostra è stata la prima denominazione nazionale dedicata esclusivamente a un rosato e questo conferma l’importanza che questa tipologia ha avuto e continua ad avere nella nostra regione; la produzione ammonta a circa 10 milioni di bottiglie, che trovano mercato soprattutto in Italia; la grande versatilità, la maggiore intensità e la capacità di abbinamento lo rendono un vino davvero unico e per questo l’obiettivo del Consorzio è proprio quello di conquistare un pubblico sempre più ampio di estimatori.”----------
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