15 - 29 aprile 2018
Spazio IDEA4MI
Via Lanzone 23 – Milano
INAUGURAZIONE 14 APRILE 2018 DALLE 18
In occasione della Milano Design Week 2018 lo spazio IDEA4MI ospita la mostra La grammatica della linea. Mario Gottardi architetto e designer,
un omaggio all’opera e alla storia di Mario Gottardi, voluto dal figlio
Giorgio e curato da Caterina Corni, con l’art direction dell’architetto
Paola Maria Gianotti.
Insieme
a foto, bozzetti e testimonianze d’epoca della vasta produzione di
Gottardi, la mostra sarà anche l’occasione per riattualizzare il suo
lavoro, presentando tre complementi d’arredo che portano la sua firma,
interpretati in chiave contemporanea.
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Mario
Gottardi, figura forse poco conosciuta ma molto prolifica sia come
architetto che come interior designer, nasce a Venezia nel 1913 e si
laurea nel 1939 al Politecnico di Milano, dove muove i suoi primi passi.
I decenni ’50-’60-’70 sono quelli che lo vedono più attivo dal punto di
vista progettuale, operando prevalentemente in Lombardia, Veneto ed
Emilia Romagna, con delle incursioni internazionali.
Questa mostra è l’occasione per ri-scoprire un progettista eccezionale, che fa della misura la sua cifra stilistica: un
equilibrio che non significa ripetitività, ma che applica il dominio
della linea a una variegata gamma di soluzioni architettoniche e
d’interni e che, partendo dagli stilemi razionalisti da cui è
chiaramente influenzato, li reinterpreta e li riattualizza seguendo da
un lato le tendenze culturali a lui contemporanee e dall’altro le
esigenze pratiche e concrete nell’utilizzo degli spazi e soprattutto
degli oggetti e dei complementi di arredo, in cui esprime il suo lato
più creativo.
“Lo
si avverte nelle ville, dove il rigore costruttivo non è mai disgiunto
da una sensibilità volumetrica e spaziale così come negli edifici
residenziali, in cui l’esigenza abitativa non condiziona il sapiente uso
dell’equilibrio e dello spazio.” - scrive la curatrice Caterina Corni - “Le
radici veneziane, la luce lagunare riecheggiano nell’opera di Gottardi.
Il sapiente uso dei pieni e dei vuoti, la fluidità della linea creano
quella musicalità cantata dal cemento armato, dal legno e dall’acciaio.
Se la grammatica progettuale dell’edificio deve tener conto di
determinate regole, la grammatica progettuale dell’oggetto d’arredamento
gode di quella libertà creativa che svela la dimensione più intima
dell’artista”.
La cura nella scelta dei materiali e l’attenzione ai particolari, in una mediazione costante e continua tra tensione creativa e pragmaticità costruttiva,
lo accompagnano in tutta la sua ricca produzione che spazia
dall’urbanistica al restauro, dalle costruzioni pubbliche e private,
all’arredamento navale, alberghiero, privato e teatrale, a cui unisce
l’insegnamento universitario, ruolo che interpreta come fosse il maestro
di una grande bottega.
La mostra La grammatica della linea. Mario Gottardi architetto e designer
presenta una ricca documentazione fotografica e progettuale che
testimonia le principali commesse che lo videro protagonista. I lavori
di restauro svolti nei primi anni ’50 di storici palazzi veneziani tra
cui Palazzo Nero e Palazzo Contarini delle Figure sul Canal Grande,
sempre a Venezia gli interni e gli arredi dell’Hotel Bauer Grunwald
progettati nel 1951. Nel 1958 la progettazione urbanistica di Piazzale
Roma e del 1965 la chiesa di S. Pietro Martire a Cinisello Balsamo. Tra
il 1966 e il 1969 si occupa del progetto di interior design per il nuovo
Conchiglia Grand Hotel Torre di Madesimo e nel 1968 si dedica alla
realizzazione del teatro e centro culturale San Babila di Milano. Negli
anni ’70 arrivano le commesse internazionali tra cui la pianificazione
dei complessi turistici di Marmaria, Kiris North e Aksu East in Turchia.
Partecipa anche a molti concorsi in anni diversi e vince importanti
commissioni pubbliche per le turbonavi Cristoforo Colombo (1953),
Leonardo da Vinci (1958) e Michelangelo (1962), di cui realizza parte
degli arredi. Instancabile e con la consueta visione acuta del progetto
continua a lavorare anche negli anni Novanta a Milano con le
ristrutturazioni della sede centrale dell’Alleanza Assicurazioni in
Viale Luigi Sturzo e degli uffici del gruppo Zurigo in piazza Carlo Erba
e la costruzione del complesso parrocchiale di Sesto San Giovanni.
In mostra il passato, ma anche il presente e il futuro dell’opera di Mario Gottardi, perché verranno presentati in anteprima tre prototipi di tre oggetti progettati da Gottardi che
saranno poi commercializzati nel 2019. Con la collaborazione del figlio
Giorgio, che ha voluto svelare la figura di suo padre anche da un lato
più intimo, la curatrice Caterina Corni e l’art director Paola Maria
Gianotti hanno scelto tre complementi d’arredo degli anni ’50 - una poltrona, una sedia e un tavolino - che sono stati ri-battezzati con i nomi delle donne di casa Gottardi: Michaela, la moglie; Maria Grazia, la figlia; Chiara, la nipote.
I
tre oggetti dal punto di vista progettuale sono rimasti intatti nella
perfetta simbiosi tra forma e funzione e mantengono la purezza del
disegno e la sobrietà della linea, su cui è innestata la cultura pop
contemporanea nei rivestimenti, producendo un cortocircuito innovativo e
originale, un ossimoro tra il razionalismo dell’impianto e l’impatto
cromatico dei rivestimenti.
La poltrona Michaela,
caratterizzata dal perfetto equilibrio di curve e controcurve che
ricordano le movenze sinuose di un gabbiano che spicca il volo, è
proposta con un’imbottitura damascata in cui spicca il background di un
intenso blu Cina. La sedia Maria Grazia dalla
raffinata eleganza che ricorda lo slancio delle architetture gotiche e
il fascino senza tempo degli strumenti musicali a corda, presenta una
seduta rivestita da un verde cangiante che cita le sete degli abiti
indiani. Infine il tavolino Chiara che nelle
sue forme semplici e marcate evoca lo scafo di una barca, mantiene il
legno di rovere nella struttura, ma presenta un vetro smerigliato di un
giallo intenso nel ripiano.
Nel
2018 inoltre è iniziato anche un lavoro di catalogazione dell’archivio
di Mario Gottardi che verrà digitalizzato e sarà consultabile al sito www.mariogottardiarchitetto.it
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