In occasione del centenario della nascita del Maestro della fotografia del Novecento Mario Giacomelli, il Premio nazionale Gentile da Fabriano e l’Associazione Gentile Premio presentano a Zona Conce a Fabriano dal 21 giugno al 19 ottobre 2025 la mostra Passaggi Mario Giacomelli Simone Massi curata da Gianluigi Colin e Galliano Crinella: un inedito confronto tra il celebre fotografo e Simone Massi illustratore, autore, regista e maestro dell’animazione, entrambi marchigiani. Due linguaggi, lontani cronologicamente ma estremamente connessi nella rappresentazione della realtà, che svelano affinità elettive.
La mostra, resa possibile dal contributo di Diatech Pharmacogenetics, realizzata in collaborazione con l’Archivio Mario Giacomelli, Carifac’Arte e Zona Conce e con il patrocinio del Consiglio Regionale delle Marche e il Comune di Fabriano Città Creativa UNESCO, sarà l’unica esposizione nella regione Marche che durante l’estate e parte dell’autunno celebrerà Mario Giacomelli, artista a cui ha dato i natali e che nella sua opera ha raccontato costantemente il territorio marchigiano e le sue radici.
L’esposizione fabrianese però vuole essere un tentativo di dare una rappresentazione dell’opera di Giacomelli che va oltre il paesaggio e per questo è stata messa a confronto con le illustrazioni di Simone Massi (Pergola, 1970). In mostra 35 immagini di Mario Giacomelli e altrettanti disegni di Simone Massi che, come raccontano i curatori Gianluigi Colin e Galliano Crinella danno vita “come in un racconto di Borges, ad un ipotetico Giardino dei sentieri che si biforcano: un giardino stratificato, volutamente senza confini, un giardino indistinto e vorticoso che ci parla di colline con terrazze abitate da papaveri, temporali e sudore. Un giardino incantato chiamato Marche, che è anche metafora di un mondo senza tempo e carico di spiritualità. In questo prodigioso giardino due grandi artisti si parlano e costruiscono nuovi racconti, affascinanti labirinti e potenti memorie. Uniti da un valore fondante: lo stesso sentire di fronte alla fragilità dell’esistenza”.
Mario Giacomelli, al quale nel 1997 fu conferito dal Sen. Prof. Carlo Bo il Premio nazionale Gentile da Fabriano alla sua prima edizione, è un fotografo conosciuto e celebrato a livello internazionale. Simone Massi è un artista che lavora per il cinema, considerato oggi uno dei principali autori di cortometraggi di animazione italiani nel mondo, vincitore di un “David di Donatello”, quattro “Nastri d’Argento” e un Premio “Ennio Flaiano”, oltre che autore della sigla di tre edizioni della “Mostra internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia”.
In mostra alcune immagini dalle serie più iconiche di Mario Giacomelli come “Storie di terra”, i seminaristi di “Io non ho mani che mi accarezzino il volto”, “La buona terra”, ma anche “Scanno” e “Lourdes”. Ad affiancarle i disegni a matita e pastelli di Simone Massi, che ritrae raschiando, quasi incidendo, la stessa terra, gli stessi volti e le stesse passioni.
Scrive Mario Giacomelli: “Prima di ogni scatto c’è uno scambio silenzioso fra oggetto e anima, c’è un accordo perché la realtà non esca come da una fotocopiatrice ma venga bloccata in un tempo senza tempo per sviluppare all’infinito la poesia dello sguardo che è per me forma e segno dell’inconscio”.
Simone Massi sembra continuare il suo pensiero con queste parole: “Le mie animazioni raccontano cose solide, “pesanti”, persone immobili e salde, che hanno forti radici piantate nella terra. Eppure, sono anche aeree. Sono sospese e fluttuanti, come sogni, nuvole, richiami, prive di spazio e senza tempo, se non quello “eterno”, che scorre circolare sempre uguale”.
Quelle di Mario Giacomelli e di Simone Massi sono due forme di creatività legate all’immagine in movimento, una proiezione quasi cinematografica insita nell’opera di Giacomelli, che si ritrova e si rivela in maniera evidente e potenziata nei disegni di Simone Massi.
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