a cura di Cristiana Perrella e Andrea Viliani
9.12.2022 Performance ore 20.00 Visita guidata e gratuita della mostra ore 19.00
Fondazione Antonio Dalle Nogare |
IT Nel contesto della mostra Ri-Materializzazione del Linguaggio 1978-2022, la Fondazione Dalle Nogare presenta il 9 dicembre alle ore 20.00, Tomaso Binga. IO SONO UNA CARTA... un'azione, lettura, performance... poetica, introdotta dai curatori della mostra Cristiana Perrella e Andrea Viliani. Alle ore 19.00 ci sarà una visita guidata con i curatori.
Dalle prime performance affidate al gesto (Vista Zero, 1972) e alla scrittura (Nomenclatura e Ordine Alfabetico 1973- 1974), Binga passa nel 1977, con Poesia Muta, Ti scrivo solo di domenica e Io Sono una Carta, a performance poetiche affidate esclusivamente alla sonorità della parola stessa, di chiara matrice femminista, configurandosi come una denuncia della condizione della donna costretta ai margini di una società patriarcale e maschilista. Binga riscopre i valori ritmici e timbrici della parola per conferire densità e personalità proprie al verso poetico, in cui il significato e il significante s'intrecciano in un continuum di allusioni, prevaricazioni e sconfinamenti reciproci, in grado di reinventare, incorporandolo, il linguaggio stesso. Ironia dissacrante, utilizzo del nonsense e ribaltamento del luogo comune, sovrapposizione fra poesia scritta, poesia visiva (composta da parola e immagine) e poesia recitata sono gli elementi destabilizzanti delle sue poesie performative, in cui l'energia gestuale e la dinamica corporea ricercano e stabiliscono un tramite diretto tra il testo e il suo fruitore, chiamato a reagire attivamente all'inedita prossimità con la provocazione, tanto linguistica quanto intellettuale, del poetare di Binga. "Il mio corpo è anche il corpo della parola", dichiara del resto l'artista. Binga, come ha sottolineato Stefania Zuliani, è infatti un "poeta totale che sfugge con inflessibile allegria agli obblighi del genere e vuole sopra ogni cosa appartenere al mondo, costruisce il suo flessibile alfabeto fatto di segni e gesti sonori, di accenti e invenzioni irriverenti, lavorando appunto sul corpo, sul suo stesso corpo di donna che, fuori dalle convenzioni, da ogni connotazione sociale, diviene inequivocabilmente lettera e simbolo".
Con il gentile sostegno della Provincia autonoma di Bolzano e Gasperotti Safety & Comfort Doors. |
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