a cura di Claudio Cerritelli
inaugurazione 15 ottobre, ore 18
apertura
al pubblico 16 ottobre – 9 novembre 2019
sede Museo della Permanente,
via Turati 34, 20121 Milano
orari lunedì 14.30-19.30. Dal martedì alla domenica
10 -19.30
(La mostra rimarrà aperta con orario normale
anche durante le festività)
ingresso libero
A quattro anni di distanza dalla
mostra del 2015 dedicata al tema della città, Guglielmo Spotorno propone negli spazi espositivi della Permanente una nuova rassegna di dipinti riuniti sotto
il titolo “Ricordi dal futuro”, a cura del critico Claudio Cerritelli, docente di Storia dell’arte contemporanea
all’Accademia di Belle Arti di Brera.
La mostra documenta le molteplici
tematiche che l’artista ha affrontato nel corso dell’ultimo decennio,
alternando visioni radicate nella realtà
e fantasmi dell’apparire, frammenti di paesaggio e sogni irreali, trasparenze
marine e impetuose veleggiate, autoritratti astratti e icone naturaliste,
eventi di cronaca e linee di riflessione filosofica, modi simultanei di
comunicare il profondo sentire pittorico che l’artista rivela anche sul
versante parallelo della scrittura poetica.
Lo spettatore si trova immerso
nell’atmosfera sospesa tra sogno e racconto che la pittura di Spotorno esprime
come un continuo susseguirsi di istanti percettivi e conoscitivi che conducono oltre i confini dell’apparire, verso
l’infinito affiorare dell’altrove, inteso come persistente divenire
immaginativo. In questo senso, “Ricordi dal futuro” sono visioni che rinnovano il rapporto vitale con il passato intuendo nuove
connessioni tra materia e luce, fuori da orientamenti prestabiliti, oltre i
consueti parametri spazio-temporali. Proprio perché le ansie del vivere sono
per Spotorno sempre in sintonia con le tensioni della pittura e il loro
reciproco respiro non si appaga nel presente ma è proiettato verso il brivido
dell’avvenire.
In occasione della mostra verrà
pubblicato un catalogo con la
riproduzione fotografica delle opere esposte, un commento critico del
curatore, e apparati bio-bibliografici a cura dell’Archivio Spotorno.
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