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lunedì 30 giugno 2025

Il tennis chiama, Umago (Istria) risponde

 



Oltre il tennis: musica e degustazioni nel segno dell’Istria

Accanto al programma sportivo, il calendario prevede una serie di eventi collaterali che animeranno ogni sera la zona attorno allo stadio Goran Ivanišević. Il più atteso è l’Umag Music Nights, con oltre 100 ore di musica dal vivo tra pop, rock, DJ set ed elettronica. Si comincia sabato 19 luglio con i Crvena Jabuka, storica band balcanica in tour per i quarant’anni di carriera, seguiti domenica 20 dal gruppo istriano Febra. Lunedì 21 sarà la volta della Super Star Tribute Band, mentre martedì 22 salirà sul palco Maja Šuput, volto noto della scena musicale regionale.

Mercoledì 23 è attesa la super star Steve Aoki, tra i DJ più richiesti al mondo, seguito giovedì 24 dal tedesco Tujamo. Venerdì 25 riflettori puntati su Baby Lasagna, nuova superstar della musica croata e rivelazione dell’Eurovision Song Contest 2024 con il brano Rim Tim Tagi Dim. Ad aprire la serata sarà il rapper Fenksta. La chiusura, sabato 26, è affidata a Fedde Le Grand, nome storico della scena house internazionale.

Confermata anche quest’anno la presenza della zona Taste Istriadedicata ai sapori locali. Ogni sera, da domenica 20 a venerdì 25 luglio, si terranno le degustazioni intitolate “The Hidden Charms of Istrian Wines”, pensate per chi desidera approfondire la conoscenza dei vitigni autoctoni come la Malvasia e il Terrano. Le degustazioni, a cura del Club dei Sommelier Croati, saranno condotte insieme a una selezione di produttori istriani che presenteranno personalmente i loro vini. Al termine di ogni serata, i partecipanti saranno invitati a votare per il Best ATP Wine 2025.

Oltre ai vini, sarà presente anche una Cocktail Zone, con miscelati a base di ingredienti locali, e una selezione di food truck che offriranno versioni contemporanee/street della cucina istriana, comprese proposte a base di tartufo.

Tra gli appuntamenti collaterali è confermata anche la Kids Week, appuntamento pensato per i più piccoli, con attività, giochi, premi e l’opportunità di incontrare da vicino i protagonisti del torneo, tra autografi, foto e partite informali.


Dal 26 giugno al 17 luglio Fondazione Riccardo Catella presenta la nuova edizione di Sunset Music in the Park: BOOM BAM! la rassegna musicale estiva di BAM – Biblioteca degli Alberi Milano all’insegna della multiculturalità.

 

Il progetto InnoNDA, percorsi produttivi innovativi e sostenibili per il Nero d’Avola, conclude la ricerca e presenta i risultati

 


Si conclude il progetto InnoNDA promosso da Assovini Sicilia. La ricerca, condotta dall’Università degli Studi di Milano, con il supporto di ISVEA e quattro aziende siciliane, mette in luce nuove strategie per la produzione di vino Nero d’Avola con specifici focus su biodiversità e sulla riduzione del grado alcolico. InnoNDA si è avvalsa dei fondi PSR Sicilia 2014-2022.
 

Palermo, 30 giugno 2025 – Si conclude oggi il progetto InnoNDA. Il progetto, acronimo di Innovazione del nero d’Avola, è stato lanciato nell’aprile 2024 e ha esplorato nuove strategie produttive per vini ottenuti da Nero d’Avola. Il progetto ha concluso la ricerca formalmente a giugno 2025.
Stimolante la sfida: affrontare i cambiamenti climatici e il maggiore grado alcolico, così come dare una risposta alle richieste dei consumatori. Conseguentemente, proporre soluzioni innovative e sostenibili, senza mai perdere di vista l’identità territoriale e la personalità del nero d’Avola, il vitigno a bacca rossa più importante e diffuso sull’Isola.
Il progetto, guidato da Assovini Sicilia con il supporto scientifico della Prof.ssa Daniela Fracassetti e della Prof.ssa Ileana Vigentini dell’Università degli Studi di Milano, dei laboratori di ISVEA e di quattro cantine – Tenuta Rapitalà, Feudi del Pisciotto, Dimore di Giurfo e Tenute Lombardo – è stato finanziato nell’ambito della Sottomisura 16.1 del PSR Sicilia 2014-2022, ed ha previsto due cosiddette Giornate di Campagna – svoltesi presso Feudi del Pisciotto e Tenuta Rapitalà – durante le quali gli esiti della ricerca sono stati presentati alle aziende siciliane.
InnoNDA è un progetto di ricerca vitivinicolo complesso – afferma Mariangela Cambria, presidente di Assovini Sicilia - ma anche un esempio concreto di come la collaborazione tra imprese e università possa generare innovazione a beneficio di tutto il settore. Il progetto accende un riflettore su alcune difficili problematiche che le aziende del vino siciliane potrebbero trovarsi ad affrontare in futuro. Al contempo, suggerisce alcune soluzioni nell’arena competitiva, senza tuttavia tradire l’identità del vitigno”.
Quattro le aree di lavoro affrontate dal progetto:
Strategie tecnologiche per la riduzione dell’alcol
Sono state sperimentate tecniche fisiche e a membrana per la rimozione dell’etanolo, come l’evaporazione sotto vuoto, l’osmosi inversa e il contattore membrana, per ottenere Nero d’Avola con gradazioni più basse mantenendo qualità e identità sensoriale. La ricerca ha, tra l’altro, evidenziato come i vini affinati in legno mantengano meglio struttura e complessità rispetto ai vini affinati in acciaio. È stato valutato l’impiego delle tecnologie a membrana che consentono di poter limitare la perdita degli aromi fruttati e floreali, restituendo vini equilibrati e piacevoli.
Strategie microbiologiche
La ricerca ha indagato il comportamento dei lieviti non-Saccharomyces in combinazione con il ben noto Saccharomyces cerevisiae. Lo studio ha osservato come questi consorzi microbici permettano di ridurre il grado alcolico fino al 2%, migliorando l’intensità aromatica e le note fruttate e floreali, molto importanti per il Nero d’Avola. È stata avviata la ricerca utilizzando la tecnica di Evoluzione Adattativa in Laboratorio (ALE) che consentirà di selezionare ceppi di lievito (non OGM) capaci di produrre meno etanolo e più glicerolo, migliorando le sensazioni morbide e rotonde del vino.
Uso delle anfore per macerazione e affinamento
Il progetto ha verificato l’impatto della terracotta (anfore vinarie di varie gradazioni di porosità, tradizionalmente realizzate mediante cottura dell’argilla) nella vinificazione. Lo studio ha evidenziato l’efficacia nell’esaltare le note speziate, balsamiche e vegetali. Le macerazioni lunghe, inoltre, hanno condotto a profili particolarmente eleganti e meno amari. Per l’affinamento, l’uso di anfore con diversa porosità ha permesso di ottenere vini maggiormente persistenti, floreali e fruttati, soprattutto se messi a confronto con le produzioni in acciaio.
Studio della biodiversità del Nero d’Avola
Il progetto InnoNDA ha mostrato la ricchezza genetica e fenolica del Nero d’Avola siciliano. Le vigne vecchie, rispetto a quelle più giovani, sembrano mantenere un contenuto più alto di acidità e una migliore concentrazione di antociani e flavonoidi, tutti elementi decisivi per determinare colore e struttura, ma anche longevità in un vino. Le fermentazioni spontanee, poi, evidenziano un microbiota ricco, diversificato e legato al territorio. Elementi distintivi capaci di caratterizzare il profilo aromatico dei vini.
Il progetto InnoNDA ha dimostrato la possibilità concreta di ridurre l’alcol nei vini Nero D’avola, rispondendo così alla crescente richiesta di vini a bassa gradazione e offrendo una strategia efficace per contrastare gli effetti del cambiamento climatico – dice Daniela Fracassetti, responsabile scientifica del progetto – L’utilizzo delle anfore si è rivelato adatto alla vinificazione del Nero d’Avola, valorizzandone le caratteristiche sensoriali tipiche. Inoltre, le differenze osservate nella composizione dei mosti ottenuti da vigneti di età e provenienza diverse indicano l’importanza del terroir e dell’età delle viti sulla qualità finale del vino. La combinazione tra tecniche innovative, riduzione del tenore alcolico e valorizzazione delle peculiarità territoriali contribuisce ad arricchire la conoscenza sul Nero d’Avola e a rafforzare l’identità della viticoltura siciliana. Visti i risultati promettenti raggiunti in poco più di un anno di attività, è auspicabile proseguire la ricerca per consolidare e approfondire le evidenze ottenute.”
Un modello per il futuro
Il progetto InnoNDA muove un passo deciso verso modelli produttivi estesi, apportando innovazione, sostenibilità, e rispondendo ai cambiamenti climatici e alle mutevoli richieste dei consumatori, senza rinunciare all’identità del Nero d’Avola.
 
Capofila del progetto InnoNDA: Assovini Sicilia
Partner scientifici: Università degli Studi di Milano, ISVEA
Cantine partner: Rapitalà, Feudi del Pisciotto, Dimore di Giurfo, Lombardo Vini
Finanziato da PSR Sicilia 2014-2022 – Sottomisura 16.1

SERPRINO NIGHT: LA NOTTE FRIZZANTE SOTTO IL SALONE

 


Ritorna l’aperitivo all’interno del mercato coperto più antico d’Europa dedicata all’autoctono e brioso vino dei Colli Euganei in abbinamento ai sapori delle Botteghe

 

 

Mercoledì 02 luglio (dalle ore 18:30) sarà Serprino Night, la grande degustazione dedicata all’autoctono e brioso Serprino dei Colli Euganei, in abbinamento ai piatti delle Botteghe Sotto il Salone del centro storico di Padova. Durante la serata, le antiche botteghe del Mercato sotto il Palazzo della Ragione, chiamato popolarmente "Il Salone", uno dei più grandi e antichi d’Europa, si uniranno alle cantine socie del Consorzio di Tutela Vini Colli Euganei per una degustazione a base di sapori locali in abbinamento con le fresche bollicine del territorio. L’evento è parte della rassegna Serprino Festival realizzata dal Consorzio di Tutela Vini dei Colli Euganei in collaborazione con Consorzio Botteghe Sotto il Salone, Camera di Commercio di Padova e Venicepromex.

 

<< La Serprino Night è certamente uno degli appuntamenti di cartello della rassegna Serprino Festival e rappresenta un’occasione straordinaria per valorizzare una delle eccellenze enologiche dei Colli Euganei, raccontando attraverso il vino il legame profondo tra territorio, tradizione, innovazione e impresa. >> Dichiara il presidente della Camera di Commercio di Padova Antonio Santocono. << Durante questa frizzante serata le botteghe del Salone, storicamente considerato uno dei più grandi e antichi mercati d’Europa, si uniranno alle cantine socie del Consorzio di Tutela Vini Colli Euganei per una degustazione a base di sapori locali in abbinamento ai vini del territorio. Camera di Commercio di Padova e Venicepromex credono fermamente nel valore di queste iniziative, che non solo promuovono le nostre produzioni tipiche, ma contribuiscono anche a rafforzare l’attrattività turistica e la competitività economica del Padovano, in un’ottica di sviluppo sostenibile e di sistema.>>

 

Le Botteghe coinvolgeranno il pubblico con realizzazioni gastronomiche per tutti i gusti, proponendo assieme ai vari piatti le diverse tipologie di Serprino provenienti da trenta aziende dei Colli Euganei. I piatti abbinati, in accostamenti sia classici che creativi, andranno dal tradizionale piatto del Casaro con nodini di mozzarella fatti al momento, burratina affumicata al legno di faggio e stracciatella cremosa accompagnate da pane tostato, fino al fresco trittico estivo composto da insalatina di pollo con verdure agrodolci e olive taggiasche, vitel tonné e paninetto al pulled pork. Si continuerà con i ravioli euganei con carne di cinghiale, ripassati al burro per esaltare la sfoglia sottile e il ripieno dal gusto deciso e 100% euganeo, fino ad arrivare al pesce con Plateau di crudo dal mare con capasanta flambata e fiocchi di sale e tartare di tonno o salmone realizzata al momento per garantire un sapore autentico e una freschezza imbattibile.

Sarà una notte all’insegna di gusto, sapori e fresche bollicine!

 

Degustazione: 12 € complessivo di 2 calici vino

Per informazioni e prenotazioni: https://eventi.collieuganeidoc.com/view/1208-serprino-festival-2025-serprino-night

 

"Chagall, testimone del suo tempo"

 

Al Palazzo dei Diamanti di Ferrara arriva una grande mostra su Marc Chagall,
uno dei più importanti e amati maestri dell’arte del Novecento.





Marc Chagall
La sposa dai due volti, 1927. Collezione privata. © Chagall, ® by SIAE 2025


11 ottobre 2025 - 8 febbraio 2026
Palazzo dei Diamanti, Ferrara




Palazzo dei Diamanti di Ferrara ospita dall’11 ottobre 2025 all’8 febbraio 2026 la grande mostra Chagall, testimone del suo tempo, un percorso espositivo di sorprendente intensità emotiva che invita il pubblico a immergersi nell’universo poetico di uno dei più importanti e amati maestri dell’arte del Novecento.

Un viaggio straordinario che rivela come Marc Chagall (Vitebsk, 1887 – Saint-Paul de Vence, 1985), universalmente noto per le figure fluttuanti e le colorate atmosfere incantate, abbia saputo mantenere viva la memoria della sua terra natale, della tradizione e degli affetti, proiettandoli sempre verso nuovi orizzonti espressivi.

Attraverso 200 opere, tra dipinti, disegni e incisioni, e due sale immersive che consentono di ammirare alcune creazioni monumentali in una dimensione coinvolgente e spettacolare, la mostra evidenzia la profonda umanità dell’opera di Chagall, artista plurale, visionario e testimone del suo tempo, cantore della bellezza e custode della memoria. Volti scissi, profili che si moltiplicano, ritratti che si specchiano: attraverso il tema del doppio egli rivela la sua straordinaria capacità di cogliere la dualità dell’esistenza umana. E ancora amanti volanti, animali parlanti, bouquet esplosivi, diventano, trascendendo il visibile, metafore universali. Attraverso il suo sguardo poetico, Chagall trasforma l’esperienza personale in riflessione condivisa, svelando come dietro l’apparente semplicità delle sue creazioni si celino temi che toccano ogni essere umano: l’identità, l’esilio, la spiritualità e la gioia di vivere.

In un’epoca di frammentazione, egli ci ricorda che l’arte può essere ponte tra mondi diversi, sintesi di tradizioni apparentemente inconciliabili, specchio fedele delle aspirazioni e delle contraddizioni dell’umanità. La sua opera celebra quella verità emotiva che rende tangibili i sentimenti più profondi dell’animo umano, elevando lo spirito verso una bellezza capace di trovare, anche negli orrori del tempo, barlumi di pace e comprensione.

La mostra è organizzata da Fondazione Ferrara Arte e Arthemisia ed è curata da Paul Schneiter e Francesca Villanti.

AIS VENETO: IL 40% DEGLI ISCRITTI AI CORSI DI FORMAZIONE È UNDER 35

 


Sempre più giovani scelgono la formazione dell’Associazione per diventare Sommelier professionisti. A settembre al via 27 nuovi corsi in tutta la regione, di cui 12 di primo livello
 
La Sommellerie conquista sempre più giovani. A confermarlo sono i numeri dell’Associazione Italiana Sommelier – AIS Veneto, che registra una quota pari al 40% di iscritti under 35 nel primo semestre del 2025, in crescita rispetto agli ultimi due anni. Un dato significativo che afferma un rinnovato interesse delle nuove generazioni per il mondo del vino non solo come passione, ma come concreta possibilità di impiego. La figura del Sommelier, infatti, oggi non è più solo sinonimo di servizio in sala, ma ha bensì un ruolo centrale nel comparto enologico. Cantine, consorzi, eventi, turismo, export: ovunque siano necessarie competenze tecniche, capacità narrative e cultura del vino, c’è un’opportunità per chi è in possesso di una formazione solida.
 
“Il Sommelier oggi è una figura trasversale, capace di valorizzare il vino non solo nel servizio, ma anche in ambito comunicativo e formativo – dichiara Gianpaolo Breda, Presidente di AIS Veneto –. Se pensiamo all’importanza della nostra regione nel panorama vitivinicolo italiano e internazionale, scegliere una professione in questo campo rappresenta senza dubbio una scelta lungimirante. Da sessant’anni, quindi, la nostra Associazione si impegna a proporre percorsi formativi solidi, altamente qualificanti e strutturati per andare incontro a queste esigenze”.
 
A partire da settembre, saranno attivi 27 nuovi corsi articolati in 3 livelli progressivi, ciascuno composto da 15 lezioni, distribuiti in 17 sedi in tutto il territorio regionale. Di questi, 12 saranno corsi di primo livello: “Negli ultimi anni abbiamo visto crescere l’interesse verso il vino come ambito professionale da parte dei giovani – sottolinea Breda –. Per questo abbiamo scelto di rinnovare il modo in cui raccontiamo la nostra proposta formativa, investendo nella comunicazione digitale per promuovere i corsi in partenza. L’obiettivo è rendere il dialogo sui social più efficace e aggiornare i nostri strumenti per parlare in modo più diretto, autentico e coinvolgente a chi oggi si avvicina con curiosità e passione a questo settore. Inoltre, proprio per incentivare la formazione delle nuove generazioni, all’iscrizione è previsto uno sconto del 10% per gli under 25 a sostegno della loro preparazione professionale”.
 
Per chi acquista un corso AIS Veneto entro il 30 agosto, è prevista in omaggio AISpeak, una lezione dedicata alla comunicazione del vino in inglese, focalizzata sul lessico tecnico. Insieme, anche Il Carnet di Viaggio, un prezioso libro da collezione con i contributi di autori di spicco del panorama editoriale e culturale relativi a sette diverse aree di produzione, costituendo un vero e proprio itinerario turistico.
 
Il primo livello dei corsi AIS introduce alla professione del Sommelier e fornisce le basi della viticoltura, dell’enologia e del servizio. Il secondo livello, invece, approfondisce il legame tra vino e territorio analizzando le principali zone vitivinicole italiane ed estere. Nel terzo livello l’attenzione si focalizza sull’accompagnamento del vino ai piatti. Non mancano durante il percorso le prove tecniche di abbinamento cibo-vino, con lo scopo di imparare ad accompagnare ogni portata al calice capace di esaltarne le caratteristiche. Al termine del percorso formativo, i partecipanti potranno sostenere l’esame per ottenere il titolo di Sommelier AIS.
 
In ogni fase del percorso, la didattica AIS propone visite in cantina e degustazioni guidate e offre la possibilità di recuperare eventuali lezioni perse in una delle altre sedi regionali.
 
Per iscriversi o per avere maggiori informazioni visitare il sito di AIS Veneto www.aisveneto.it/corsi.html

Presentata oggi a Roma all’Archivio di Stato di Sant’Ivo alla Sapienza La Collezione Albertini acquisita dalla Fondazione Perugia e la mostra che la espone al pubblico EXTRA Segni antichi/Visioni contemporanee