Brusata, Il Chiuso, Ginestra e l’inedito Quattro Laghi danno vita alla nuova linea della cantina di Ozzano Taro. Quattro vini identitari che racchiudono storia e peculiarità del loro inconfondibile terroir |
Parma, Giugno 2022 – Continua l’ascesa di Monte delle Vigne, azienda vitivinicola di Ozzano Taro (PR) che inaugura la stagione estiva presentando Brusata, Il Chiuso, Ginestra e Quattro Laghi, quattro referenze fortemente identitarie che nascono con l’obiettivo di raccontare i Colli di Parma al mondo attraverso il vino. Le etichette si inseriscono all’interno dei Vini della Prosa, nuova linea con cui la cantina sottolinea il profondo legame che la lega al suo territorio.
“A Monte delle Vigne abbiamo sempre lavorato nell’ottica di raccontare nel modo migliore il territorio che ci accoglie attraverso i nostri vini – spiega Lorenzo Numanti, AD della cantina. Ecco perché dei Vini della Prosa faranno parte non solo l’inedito Sauvignon bio Quattro Laghi, ma anche tre etichette già esistenti e a cui abbiamo voluto dare un nuovo volto, per celebrare la nostra piena conversione al biologico e un rapporto sempre più stretto con i Colli di Parma”.
Quattro Laghi è la nuova etichetta di Monte delle Vigne: un Sauvignon fermo e il primo vino bianco della cantina che nasce come biologico. Le sue uve sono sensibili al freddo e alle gelate invernali e prediligono un clima fresco e zone collinari, spesso con tanta acqua, come nella valle della Loira e a Bordeaux. Ecco allora che i quattro laghi che costellano Monte delle Vigne e la biodiversità che circonda la cantina diventano gli elementi che permettono a questo vitigno bianco internazionale di trovare sui colli di Parma un terroir ideale. Tra i Vini della Prosa c’è quindi Brusata: la nuova etichetta proviene dal nome medievale dell’appezzamento più assolato della tenuta di Monte delle Vigne, esposto a Ovest, il vigneto più “brusato” dal sole e interamente allevato a uve Barbera. Qui i grappoli arrivano ad una maturazione ottimale, che disgrega le parti acide del frutto e dona a questo vino la sua meravigliosa struttura. Un altro degli appezzamenti più caratteristici dell’azienda è totalmente circondato dal bosco, in un ecosistema perfetto che ne tutela la biodiversità: qui nasce il cabernet franc biologico Il Chiuso. Ultima arrivata insieme al Quattro Laghi è Ginestra: questa pianta tipica della macchia mediterranea e con un’antica tradizione popolare legata ai colli di Parma, a Monte delle Vigne dà il nome a una delle etichette più identificative dell’azienda, da un vitigno autoctono del territorio come la Malvasia di Candia, vinificata ferma. La maturazione della ginestra avviene a fine estate proprio come la malvasia, tanto che si narra che durante il primo Novecento i contadini utilizzassero il periodo di maturazione di questa pianta per definire quello della vendemmia. Le foglie della ginestra sono piccole e distanziate, attirano le api e altri insetti ottimi per l’impollinazione della malvasia. Un profumo agrumato, intensamente floreale proprio come quello della malvasia.
Per maggiori informazioni: montedellevigne.it |
MONTE DELLE VIGNE Nel 1983 nasce Monte delle Vigne sulle colline parmensi di Ozzano Taro e nel 2004 l’azienda incontra Paolo Pizzarotti, proprietario del podere confinante con la cantina e acquisito da suo padre nel 1963. Paolo entra in azienda e le dà nuovo slancio. Oggi la cantina conta 40 ettari vitati, dove alleva vitigni autoctoni valorizzando il patrimonio culturale e identitario del territorio e con una forte impronta sostenibile, sia in vigna che in azienda. Nel 2021 Monte delle Vigne ha ultimato la conversione in biologico, dando forma ad un lungo percorso atto a custodire la biodiversità dell’area e dando vita a vini identitari come Nabucco e Callas, omaggio al carattere lirico di Parma, e ai vini della prosa, da uve in purezza che raccontano il territorio. |
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