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lunedì 6 luglio 2020

UN OLTREPÒ DIVINO


Definizione di consorzio |Una struttura consortile istituita dal Ministero delle Politiche Agricole ha la missione di sviluppare attività di ricerca in favore della conoscenza del vino d’Oltrepò. Il Consorzio di Tutela e Promozione si impegna nella gestione dei suoi marchi, nella salvaguardia della Dop da abusi e contraffazioni, e nel diffondere la cultura del vino. Al Consorzio di Tutela sono attribuiti importanti compiti istituzionali, ed essi intervengono in rappresentanza ed a tutela di tutte le imprese che partecipano alla produzione della denominazione, siano esse consorziate o meno, possono altresì collaborare a perseguire tutti coloro che attuano eventuali comportamenti sleali. Pertanto il Consorzio collabora, secondo le direttive impartite dal Ministero, alla tutela e alla salvaguardia della DOP da abusi, atti di concorrenza sleale, contraffazioni, uso improprio delle denominazioni tutelate e comportamenti comunque vietati dalla legge; coopera anche con le regioni e le province autonome per lo svolgimento delle attività di loro competenza. Infine, svolge le funzioni di tutela, di promozione, di valorizzazione, di informazione del consumatore e di cura generale degli interessi della relativa denominazione, nonché azioni di vigilanza da espletare prevalentemente alla fase del commercio, in collaborazione con l‘Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e Repressione Frodi dei prodotti agro-alimentari (ICQRF) e in raccordo con le regioni e le province autonome. La mission | Ridare credibilità, valore e prestigio ad una terra del vino da sempre. Valorizzare uomini, terra e cantine che grazie al serio lavoro di giovani ed esperti vignaioli da più generazioni contribuiscono a fare grande la nostra Lombardia enologica e agricola. Il percorso è di relazione fra tutti i protagonisti della filiera vitivinicola, settore gastronomico compreso. La storia non manca, come l’autenticità e la proposta di un Territorio che ha nella biodiversità le sue carte vincenti. Sulla latitudine dei grandi vini, l’Oltrepò, a forma di grappolo d’uva, è considerato la patria della vitivinicoltura italiana. L’Oltrepò sorge lungo l’asse del 45° parallelo che accomuna le grandi zone vinicole mondiali. In particolare è considerata la latitudine ideale dei grandi vini del mondo Il Consorzio Tutela Vini dell’Oltrepò Pavese esiste dalla primavera del 1977, evoluzione del Consorzio Volontario di Tutela dei Vini dei Colli dell’Oltrepò Pavese che già esisteva, ha affrontato un giro di boa che punta all’obiettivo del Rinascimento del vino dell’Oltrepò partendo dalla qualità, dalla distinzione, dal carattere del suo territorio. Il territorio su cui insiste la Denominazione Oltrepò è la parte collinare dell’omonima zona situata a sud del grande fiume, il Po così ben decantato da Gianni Brera e attraversa la provincia di Pavia da Ovest a Est. È un Oltrepò che vanta quattro valli orientate all’incirca secondo la direttrice Sud – Nord e che collegano il clima mediterraneo marino della Liguria a quello più continentale della Pianura Padana. Si inizia da Ovest con la Valle Staffora, si prosegue con la Valle Coppa, la Valle Scuropasso e la Valle Versa. Siamo su una superficie estesa che incontra terreni e microclimi anche molto diversi tra di loro attribuendo, di conseguenza, diversità di vocazioni produttive viticole. Zone più vocate a vitigni di bacca rossa, si alternano a quelle più idonee alle produzioni di uve bianche. Una ricchezza invidiabile. Valori e variabili che rendono questa terra del vino unica: dove il Pinot Nero trova la sua più frequente collocazione e rispondenza qualitativa nella centrale Valle Scuropasso; la Croatina è ben rappresentata ed organoletticamente espressa al centro e nell’ estremità Est; il Barbera alternato alla Croatina è più presente nelle due vallate occidentali; il Riesling più vocato nei terreni calcarei, è più coltivato nella centrale Valle Coppa. Oltrepò in pillole ✓ L’Oltrepò, a forma di grappolo d’uva, è patria della vitivinicoltura italiana con 13.500 ettari di vigneti. ✓ In Oltrepò operano circa 1700 aziende vitivinicole, perlopiù medio-piccole a conduzione familiare. ✓ Sulle colline d’Oltrepò si produce il 62% del vino della Lombardia. ✓ L’Oltrepò sorge lungo l’asse del 45° parallelo che accomuna le grandi zone vinicole mondiali. ✓ L’Oltrepò è la capitale italiana del Pinot nero, del Riesling e della Croatina. UN PO’ DI STORIA ✓ L’Oltrepò Pavese, sin dai tempi di Strabone, era considerato zona di vini di qualità. Oggi è il primo “terroir” vitivinicolo di Lombardia. L’Oltrepò Pavese è quel lembo di terra collinoso a sud della Lombardia noto per essere il punto d’incontro di quattro regioni: Lombardia, Piemonte, Liguria ed Emilia Romagna. Tale peculiare caratteristica rende l’Oltrepò Pavese ricco di culture, tradizioni e cucine differenti, ben integrate tra loro. ✓ Denominazioni DOC e DOCG ✓ La produzione enologica dell’Oltrepò Pavese a indicazione geografica è suddivisa in: ✓ – 1 Docg (Oltrepò Pavese Metodo Classico) ✓ – 7 Doc (Bonarda dell’Oltrepò Pavese, Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese, Casteggio, Oltrepò Pavese, Oltrepò Pavese Pinot grigio, Pinot nero dell’Oltrepò Pavese e Sangue di Giuda dell’Oltrepò Pavese); ✓ – 1 Igt (Provincia di Pavia).

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