Dal 20 settembre 2024 al 19 gennaio 2025 il Museo Rietberg di Zurigo presenta per la prima volta Ragamala. Dipinti per tutti i sensi, un’importante mostra inedita dedicata ai ragamala, veri e propri gioielli di genere della pittura in miniatura indiana. Sonika Soni, curatrice della mostra, ha esaminato centinaia di dipinti ragamala appartenenti alla collezione del museo presentandone una selezione di circa cinquanta opere in questa esposizione. La mostra si inserisce nel quadro del programma di ricerca GBF per l’arte, le artiste e gli artisti indiani ed è frutto del progetto Ragamala, lanciato nel 2021 dal Museo Rietberg (dettagli del programma QUI).
Ragamala: una "ghirlanda di melodie"
I Ragamala sono una particolare forma d’arte che fonde musica, poesia e pittura in un’esperienza sensoriale a tutto tondo. Sono dipinti che colpiscono per la delicatezza e la notevole forza espressiva, in cui suggestive scene narrano storie d’amore ed emozioni quali il dolore, la malinconia e il desiderio. Raffigurano amanti ritratti nella natura, principi nelle loro sfarzose stanze, donne e uomini che combattono. Ogni immagine nasconde ricchi dettagli da scoprire e decifrare volta per volta.
Il genere dei ragamala si sviluppa in India a partire dal XV secolo, quando i pittori di corte iniziano a realizzare diverse serie di dipinti raffiguranti melodie musicali. Infatti, il termine ragamala letteralmente significa "sequenza di raga" e può essere tradotto come "ghirlanda di melodie", un concetto che sottolinea lo stretto legame tra le immagini e la musica classica indiane. I raga sono da considerarsi come strutture melodiche che suscitano stati d’animo precisi nello spettatore. I committenti regali ammiravano queste opere d’arte nelle loro sontuose dimore insieme a ospiti d’eccezione e, circondati da prelibatezze culinarie, bevande e profumi raffinati, ascoltavano con attenzione le musiche e i versi. La contemplazione dei dipinti ragamala era pertanto un’esperienza multisensoriale in grado di stimolare ogni sfera della percezione. I pittori di ragamala riproducevano questi stati d’animo servendosi di un linguaggio visivo e facendo riferimento a versi che descrivevano i raga musicali come caratteristiche umane. Ogni dipinto racconta infatti una storia che prende vita grazie al legame tra musica, poesia e pittura. Contemplando queste opere, si assiste a una fusione di tonalità musicali e cromatiche, di tinte e registri musicali, in un’unica esperienza sensoriale.
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