Il perfetto bilanciamento strutturale tra volume e colore all’interno del progetto costruttivo dell’opera, tema fondante di “Pittura Plastica”, trova una nuova declinazione nella direzione di progetto con vocazione al mistero dell’infinito e di tutto ciò che vada oltre l’oggetto stesso. Le Mecha sono presenze immanenti, apparizioni indifferenti alle dinamiche dello spazio che le circonda, sentinelle di un assoluto che esiste nel relativo. Queste “presenze” si stagliano nell’ambiente che le ospita imponendosi in modo netto e categorico, perturbando lo spazio e il tempo della visione e stimolando reazioni profonde in chi le osserva. Le Mecha funzionano come macchine pure, organismi artificiali di apparente semplicità compositiva ma in realtà di straordinaria complessità geometrica, questo grazie alle micro calibrazioni delle proporzioni tra linee di sagoma e spazi dei piani.
Nel caso di Borroni pittura e forma sono entrambi momenti imprescindibili all’unicum dell’opera agendo in concorso di perfetta convalida reciproca tale che quella forma e quel colore non possano sussistere che in quell’opera, e solo in quella. Un intento motore di tipo compositivo muove l’artista, coerente con i principi di organicità platonica ispirati al lavoro di Louis Kahn, grande maestro dell’architettura brutalista; un processo logico-costruttivo ascrivibile al progetto di architettura, per sua costituzione assai complesso, articolato dall’analisi distributiva piuttosto che semplice espressione spontanea di una intuizione che si traduca in forma. Dunque il suo riferirsi a Kahn e al carattere di universalità fisica e poetica, da lui sempre professato come “idealismo della forma”, conferma e spiega la tensione di Borroni alla monumentalità dell’oggetto quale massima manifestazione della perfetta congruenza tra le parti del tutto e soprattutto “stato” in cui plastica e pittura coincidano in misura perfettamente equanime nello spazio (statica) e nel tempo (movimento dinamico).
Opere in basso da sx a dx:
- Nicoletta Borroni, Mecha-Pulsus I, 2024, acrilici su legno, 120x78 cm. Foto by Luca Casonato
- Nicoletta Borroni, Mecha-Parva I, 2024, acrilici su legno, 38x38 cm (VISTA PROSPETTICA). Foto by Luca Casonato
Nessun commento:
Posta un commento