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giovedì 28 marzo 2024

L'AZIENDA VITIVINICOLA TOSCANA VECCHIE TERRE DI MONTEFILI, SELEZIONATA PER LA SECONDA VOLTA, TRA LE CANTINE DI OPERAWINE 2024

 


A salire sul blasonato palcoscenico scaligero, il Chianti Classico “Vigna Vecchia” Gran Selezione DOCG 2015, 100% Sangiovese dell’azienda toscana che torna per la seconda volta all’evento esclusivo in programma il 13 aprile.
 
 
28 marzo 2024 (Greve in Chianti) Vecchie Terre di Montefili, rinomata azienda vitivinicola incastonata nel cuore pulsante del Chianti Classico, annuncia con orgoglio la sua seconda partecipazione a Opera Wine 2024, l’evento esclusivo che anticipa il debutto di Vinitaly e che si terrà a Verona il 13 aprile 2024.
La prestigiosa kermesse, frutto della sinergia tra Veronafiere, Vinitaly e la rinomata rivista americana Wine Spectator, seleziona annualmente 131 cantine italiane, simboli dell'eccellenza enologica nazionale. È in questo contesto che Vecchie Terre di Montefili si distingue nuovamente, confermando il suo impegno nella produzione di vini di qualità superiore. Durante questa prestigiosa occasione l’azienda porterà in scena il suo Chianti Classico “Vigna Vecchia” Gran Selezione DOCG 2015, un vino che incarna l'eccellenza del territorio toscano.

Serena Gusmeri, enologa e direttrice dell'azienda, esprime grande soddisfazione: "È motivo di grande orgoglio che il nostro Vigna Vecchia rappresenti Vecchie Terre di Montefili ad Opera Wine 2024. Questo vino riveste un significato particolarmente speciale per me, essendo la prima etichetta nel mio ruolo di enologa di Vecchie Terre di Montefili. Il 2015 ha segnato la prima vendemmia per questo vino distintivo, frutto dell’approccio di vinificare separatamente le uve di un singolo vigneto di Sangiovese di soli 0,5 ettari, piantato nel 1981. L’intuizione e la successiva analisi del terreno hanno rivelato la convergenza unica di due differenti tipologie di terreno - la formazione Pescina e la formazione Sillano - che conferiscono al vino caratteristiche eccezionali."

Il Vigna Vecchia Gran Selezione DOCG 2015, un Sangiovese in purezza, è il risultato di un rigoroso processo di maturazione: 26 mesi in botti da 10 ettolitri seguiti da un affinamento di almeno 12 mesi in bottiglia. A sorprendere un impareggiabile bouquet in cui dominano le sfumature di more e ciliegie mature, impreziosite da delicate note balsamiche. Questo vino si distingue per la sua robusta struttura, una vera e propria spina dorsale vigorosa che gli conferisce la capacità di evolvere e affinare nel tempo, maturando con eleganza e raffinatezza. Un vino che sa essere con fierezza emblema e manifesto della lunga tradizione di viticoltura artigianale che ha reso Vecchie Terre di Montefili un punto di riferimento nel panorama vitivinicolo italiano e che troverà una nuova occasione di celebrazione durante l’esclusiva kermesse veronese.
 
Vecchie Terre di Montefili: company profile breve
Vecchie Terre di Montefili si colloca sulla cima della collina panoramica Monte Fili, di origini antichissime e da cui prende il nome. Si estende per una superficie vitata di 12,5 ettari nel comune di Greve in Chianti, al confine delle UGA (Unità Geografica Aggiuntiva) del Chianti Classico di Panzano e Montefioralle e, da oltre 20 anni, fa parte del primo distretto biologico (Panzano).
In questo luogo dove la storia, la natura e la tradizione enologica si intrecciano da sempre, è iniziata l’avventura straordinaria che ha unito il destino di tre amici statunitensi appassionati dell’Italia, Nicola Marzovilla, Frank Bynum e Tom Peck Jr., e quello dell’esperta enologa Serena Gusmeri. Dalla loro passione per il microcosmo di Montefili, i suoi panorami, i suoi vigneti e dal loro rispetto per la natura, nascono prodotti di eccellenza, premiati e riconosciuti a livello internazionale, che raccontano del cuore del Chianti Classico e del territorio toscano.
Risale all’anno 1975 il primo vigneto di Sangiovese nominato “Anfiteatro”, al quale seguono ulteriori impianti grazie alla nuova proprietà e ad un approccio attento, innovativo e sostenibile alla produzione dell’enologa, agronoma bresciana a capo dell’azienda.

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