Si
è appena conclusa una settimana di appuntamenti nel cuore di Milano,
che ha visto protagonisti i Vignaioli Indipendenti del Trentino e
dell’Alto Adige: incontri nelle librerie, dialoghi tra panificatori e
vignaioli, degustazioni nelle enoteche, verticali di formaggi e
soprattutto una giornata di Mostra con la presenza di 50 Vignaioli e
oltre 250 vini in degustazione, oltre a tre Masterclass dedicate alla
viti - enologia delle Terre Alte.
L’appuntamento milanese di
Vignaioli di Montagna si è chiuso con una grande partecipazione di
pubblico e l'entusiasmo di un percorso nato per omaggiare il rapporto
profondissimo tra l’uomo e i suoi territori.
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Si è chiusa con un’ottima e appassionata partecipazione di pubblico l’edizione milanese di Vignaioli di Montagna; sono state un migliaio le persone
che hanno preso parte ai banchi d’assaggio e alle masterclass, oltre
agli appuntamenti programmati la scorsa settimana in diverse enoteche,
librerie, panifici, e spazi della città. Una settimana culminata a
BASE Milano - centro culturale nel cuore di Tortona, quartiere della
moda e del design - con la Mostra dei Vignaioli (i banchi d’assaggio) e
tre Masterclass dedicate alla viti-enologia delle Terre Alte, che hanno
visto la presenza di 50 Vignaioli del Trentino e dell’Alto Adige e oltre 250 vini in degustazione.
Grande partecipazione, ma soprattutto grande interesse per i temi che
gli eventi dedicati al vino e al racconto della montagna hanno raccolto
da parte di esperti, appassionati, mondo Horeca e curiosi. Ancora una volta Vignaioli di Montagna, dopo l’edizione bolognese del 2020 e le precedenti svoltesi a Trento - lì dove la manifestazione è nata - si caratterizza per la sua capacità di rivolgersi al rapporto tra uomo e montagna con sguardi diversi:
quello del cinema, e in particolare del Trento Film Festival, partner
dell’iniziativa; quello dei produttori, primi custodi di un territorio
del quale hanno scelto di prendersi cura; ma anche quello di un
panificatore come Davide Longoni, di un illustratore come Guido
Scarabottolo, di una realtà culturale come il Cinemino, e di tanti e
tante altre. Si scoprono così affinità tra mondi e pratiche che sembrano
lontane, ma che in realtà si avvicinano.
Quello che ha preso vita a Milano
è stato e continua a essere un racconto a più voci che mette al centro
la terra e il lavoro di chi la coltiva nel solco della sostenibilità e
della resistenza che portano ovviamente alla qualità; una dedica
appassionata ai vini artigianali di piccoli produttori di montagna
indipendenti e alla ricerca di un equilibrio nella relazione profonda
tra uomo e natura, dove spesso la tecnica rimane nascosta e ne emerge la
personalità, perché un buon vino è il frutto della mano di chi
lo trasforma, ma nello stesso tempo del territorio nel quale l’uva
cresce; senza uno o l’altro i vini dei Vignaioli non esisterebbero.
Si dicono soddisfatti Hannes Baumgartner, Presidente dei Freie Weinbauern Südtirol, e Clementina Balter, Presidente del Consorzio Vignaioli del Trentino, per i quali “Vignaioli di Montagna rappresenta, dopo due anni difficili, il ritorno all’incontro con gli appassionati, il pubblico,
i consumatori e i ristoratori, per far conoscere i nostri vini. Seppur
con tutte le attenzioni dovute, è stato entusiasmante tornare ad
incontrare le persone per raccontare loro le storie che ci sono dentro e
dietro ai nostri vini. Abbiamo fortemente voluto organizzare questo
evento che è per noi l’occasione per rinsaldare il legame che unisce
Trentino e Alto Adige e che appartiene a chi decide di produrre in
montagna, nel pieno rispetto del proprio territorio”.
Tra poco più di un mese prenderà invece il via la settantesima edizione del Trento Film Festival,
in programma a Trento dal 29 aprile al 5 maggio 2022, di cui Milano ha
rappresentato un primo assaggio. Un’edizione speciale non solo per
l’importante anniversario, ma anche perché il Festival tornerà a
coinvolgere pienamente il suo pubblico, riprendendosi i luoghi della
città che hanno segnato la sua lunga storia, e invitando gli
appassionati a tornare al cinema per assaporare la magia del grande
schermo. Ad aprire l'edizione, l'anteprima assoluta del restauro di
Italia K2 curato dalla Cineteca di Bologna, in collaborazione con il
Centro di Cinematografia e Cineteca del CAI e con il sostegno del
Ministero della Cultura. Il documentario è stato realizzato nel 1955 dal
regista trentino Marcello Baldi con le straordinarie riprese effettuate
nel 1954 dal noto operatore e regista Mario Fantin: al centro,
l'avventura della vittoriosa spedizione italiana sulla seconda montagna
più alta della Terra.
www.vignaiolidimontagna.it
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I VIGNAIOLI PRESENTI IN MOSTRA
I Vignaioli Trentini
Balter /
Cantina Bellaveder / Bongiovanni / Borgo dei Posseri / Castel Noarna /
Cesconi / Comai / De Vescovi Ulzbach / De Vigili / Eredi di Cobelli Aldo
/ Filanda de Boron / Furletti Gabriele / Grigolli Bruno / Klinger /
Longariva / Martinelli / Maxentia / MOS / F.lli Pisoni / Pojer e Sandri /
Francesco Poli / Giovanni Poli / Villa Persani / Zanotelli / Zeni
Roberto
www.vignaiolideltrentino.it
I Vignaioli Altoatesini
Baron Longo /
Bergmannhof / Brunnenhof Mazzon / Glassierhof / Klosterhof / Manincor /
Mauracher SS / Messnerhof / Schloss Englar / Strasserhof /
Untermoserhof / Weingut Abraham / Weingut Ebner / Weingut Eichenstein /
Weingut Falkenstein / Weingut Klaus Lentsch / Weingut Larcherhof /
Weingut Niklas / Weingut Obermoser / Weingut Oberstein / Weingut Pitzner
/ Weingut Plonerhof / Weingut Thurnhof / Weinhof Kobler / Widum Baumann
www.fws.it
I VINI PRESENTI IN MASTERCLASS
I Bianchi di Montagna | a cura di Massimo Zanichelli
Senza Temere il vento e la vertigine
Balter | Rovereto, Trentino | Trento Doc Riserva Pas Dosé, 2014
Klinger | Pressano, Lavis, Trentino | Nosiola, 2019
Zanotelli | Cembra-Lisignago, Trentino | Müller Thurgau , 2019
Filanda de Boron | Tione, Trentino | Tre, 2020
Schloss Englar | Appiano sulla S. del Vino, Alto Adige Südtirol | Pinot Bianco Riserva, 2018
Manincor | Caldaro sulla S. del Vino, Alto Adige Südtirol | Tannenberg, 2020
Strasserhof | Novacella, Alto Adige Südtirol | Kerner, 2020
Falkenstein | Naturno, Alto Adige Südtirol | Riesling Alte Rebe, 2018
Pisoni | Pergolese, Lasino, Trentino | Vino Santo Trentino, 2006
I Rosa di Montagna | a cura di Sara Missaglia
Nessuno mi pettina bene come il vento
Pojer e Sandri | Faedo, S. Michele a/A, Trentino | Zero Infinito Cremisi, s.a.
Eichenstein | Merano, Alto Adige Südtirol | Rosé Carina, 2020
MOS | Cembra-Lisignago, Trentino | Para se, 2020
Larcherhof | Lana, Trentino | Lagrein Kretzer, 2020
Zeni | Grumo, San Michele a/A, Trentino | Rossara, 2020
Kobler | Magrè sulla strada del Vino, Trentino | Kotzner, 2020
De Vescovi | Mezzocorona, Trentino | Teroldego Rotaliano Kretzer, 2020
Plonerhof | Marlengo, Alto Adige Südtirol | Rosea, s.a.
Eredi di Cobelli Aldo | Sorni, Lavis, Trentino | Schiava, 2016
I Rossi di Montagna | a cura di Fabio Giavedoni
Vorrei esser foglia per volare nel profondo rosso
Bongiovanni | Sabbionara, Avio, Trentino | Marzemino, 2019
Glassierhof | Egna, Alto Adige Südtirol | Vernatsch, 2021
Weingut Pitzner | Cornedo all’Isarco, Alto Adige Südtirol | St. Magdalener Malanders, 2018
Francesco Poli | Santa Massenza, Vallelaghi, Trentino | Massenza Rosso, 2018
Brunnenhof | Egna, Alto Adige Südtirol | Pinot Nero Mazzon Riserva, 2018
Martinelli | Mezzocorona, Trentino | Teroldego Rotaliano, 2018
Klaus Lentsch | Appiano sulla Strada del Vino, Alto Adige Südtirol | Lagrein Riserva, 2018
Grigolli | Mori, Trentino | Trilogia, 2016 | | | | |
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