In Italia le persone che soffrono di intolleranza al lattosio rappresentano circa il 50 % della popolazione e questa percentuale è maggiore che nel resto d’Europa. [1] Proprio per questo motivo, per i consumatori di oggi è molto importante conoscere esattamente il contenuto degli alimenti che amano di più.
La presenza o meno del lattosio negli alimenti è diventata un’informazione di grande interesse: numerose ricerche scientifiche, tra cui quella commissionata dal Consorzio per la Tutela del Formaggio Gorgonzola Dop al Centro di Ricerca CREA di Lodi (ex – Istituto sperimentale lattiero caseario), hanno confermato che il contenuto di lattosio nel Gorgonzola è ben al di sotto del limite ministeriale per definire un formaggio “naturalmente privo di lattosio”: <0.1 g/100g.
Come questo sia possibile è molto semplice. Nel Gorgonzola Dop, il lattosio, lo zucchero caratteristico del latte, viene consumato dai batteri lattici nel corso della fermentazione ed è quindi virtualmente assente, un’ottima notizia per chi soffre di questa intolleranza.
Via libera dunque ad una fetta di Gorgonzola anche per chi segue un regime alimentare particolare, al termine del pasto natalizio o per utilizzarlo in numerose ricette sfiziose, dall’antipasto al dolce. Oltre all’assenza di lattosio e anche del glutine, all’interno di una fetta di Gorgonzola sono presenti numerose proprietà nutritive: ad esempio, una porzione da 50 g di Gorgonzola rispetto ad un bicchiere da 125 mL di latte, è in grado di fornire quasi un quantitativo doppio di triptofano, un amminoacido che stimola la produzione di serotonina, l’ormone del benessere.
Il Gorgonzola Dop è quindi un alimento perfetto per le feste natalizie; per un italiano su due il cibo è infatti una vera e propria gioia[2], un’autentica soddisfazione e Gorgonzola Dop è proprio il “mood food” capace di far tornare il buonumore.
[1] Fonte dei dati: EFSA, 2010 Scientific Opinion on lactose thresholds in lactose intolerance and galactosaemia
[2] Indagine CAWI condotta dall’istituto di ricerca Nextplora ad inizio febbraio 2013 su di un campione rappresentativo della popolazione italiana per quote d’età (over 30), sesso ed area geografica.
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