Galleria Poggiali Milano
Foro Buonaparte 52 – 20121 Milano
“Dove andiamo a ballare questa sera?”, la domanda retorica corrisponde al titolo dell’installazione site specific delle artiste Goldschmied & Chiari che la Galleria Poggiali è lieta di ospitare. Per la prima volta in mostra a Milano l’opera illuminerà le notti di coprifuoco di fine 2020 attraverso le vetrine della Galleria nella sede di Foro Bonaparte.
Si tratta della prima apparizione in assoluto di questa istallazione site specific in uno spazio privato, dopo le presenze museali al Museion di Bolzano ed al Museo Serlachius in Finlandia.
L’installazione ambientale consegna al pubblico una reviviscenza degli anni Ottanta italiani attraverso i resti di una festa finita che prende il proprio titolo dalla guida delle migliori discoteche italiane scritta dall’allora Ministro degli Esteri, Gianni De Michelis, pubblicata nel 1988.
La musica di quel periodo continua in un loop senza danzanti, le luci a intermittenza colorano lo spazio, le bottiglie ormai vuote sono a terra mentre i coriandoli formano un tutt’uno fra mozziconi di sigaretta e fumo. Tra i materiali e gli oggetti, anche le opere Untitled Views, specchi sulla cui superficie è stata impressa l’immagine del fumo. I lavori sul pavimento restituiscono profondità allo spazio amplificando il senso di smarrimento e mentre riflettono l’immagine di chi vi guarda dentro rimandano a un fumo illusorio. L’intera installazione è una visione proveniente da un passato recente esperibile solamente dall’esterno.
In questi tempi di forte privazione e isolamento le artiste hanno ritenuto il lavoro fortemente contingente al momento storico che stiamo tutti vivendo. L’opera acquista un nuovo significato: “dove andiamo a ballare questa sera?” diventa una domanda surreale e l’impossibilità di dare una risposta suscita una malinconia per un passato vicinissimo ma che suona come una Belle Epoque irraggiungibile.
Dove andiamo a ballare questa sera? è stata esposta per la prima volta nelle vetrine su strada di Atelier House di Museion, Bolzano nel 2015, dove a causa di una solerte addetta alle pulizie del museo, il lavoro fu ripulito e gettato via diventando un caso di cronaca internazionale ripreso dalla BBC, the Guardian, e dai media di tutto il mondo ispirando anche il regista svedese Ruben Ostlund per il film The Square. Tra il 2019 e il 2020 l’installazione è stata esposta nuovamente al Museo Serlachius a Mantta in Finlandia nella collettiva italiana The quest for happiness.
L’installazione è realizzata grazie al supporto dell’azienda vinicola I Barisei, Franciacorta (Bs).
Goldschmied & Chiari (Sara Goldschmied, Arzignano 1975 – Eleonora Chiari, Roma 1971) fondano il duo goldiechiari nel 2001. Dal 2014 lavorano con il nome Goldschmied & Chiari a Milano.
Recenti mostre personali (selezione): Paesaggi Artificiali / Artificial Landscapes, Galleria Poggiali, Pietrasanta (2019); Eclisse, Museo Novecento, Firenze (2019); Gioielli di famiglia, The Open Box, Milano (2018); Tre studi per un ritratto, Galleria Cracco e Sky Arte, Milano (2019); Fumo negli occhi, Ex-chiesetta, Polignano a Mare (2018); Untitled Views, Renata Fabbri arte contemporanea, Milano (2017); Vice Versa, Kristen Lorello, New York (2017); Dove andiamo a ballare questa sera?, Atelier House, Museion – Museo d’arte moderna e contemporanea, Bolzano (2015); La démocratie est illusion, Centre d’Art Contemporain Passerelle, Brest e Villa Croce Museo di Arte Contemporanea, Genova (2014).
Recenti mostre collettive (selezione): Powder and Light, nm>contemporary, Montecarlo (2019); Foresta urbana, Palazzo Belmonte Riso e sedi varie, Museo Riso – Museo Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Palermo (2018-2019); Dancing is what we make of falling, OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino (2018); Corpo a Corpo, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma (2017); Organic Matters – Women to Watch 2015, National Museum of Women in the Arts, Washington D.C. (2015); La storia che non ho vissuto (testimone indiretto), Castello di Rivoli, Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli (2012).
Hanno raggiunto riconoscimento nazionale e internazionale collaborando con istituzioni e musei tra i quali si ricordano: Serlachius Museum, Mänttä (2020), FRAC Bretagne, (2020), Museo Novecento, Firenze (2019), OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino (2018), Visual Arts Center of New Jersey, Summit (2018); Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma (2017), Museo San Telmo, San Sebastián (2016); Museion – Museo d’arte moderna e contemporanea, Bolzano (2015); MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma (2015); Fundació Joan Miró, Barcellona (2015); Fábrica de Arte Cubano, L’Avana (2014); Passerelle – Centre d’art contemporain, Brest (2014); Museo d’arte contemporanea Villa Croce, Genova (2014); MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Bologna (2013); Goethe Institut, Bruxelles (2013); Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli (2012); La Galerie – Centre d’art contemporain, Noisy-le-Sec (2012); Hallwalls Contemporary Arts Center, Buffalo (2011); MOCA – Museum of Contemporary Art, Shanghai (2010); Musée de Grenoble, Grenoble (2007); Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (2002); Viafarini DOCVA, Milano (2002). Hanno partecipato alla terza edizione di The Nanjing International Art Festival – New Baijia Lake Museum, Nanjing (2016), a The Fear Society evento collaterale della LIII Biennale di Venezia, Venezia (2009), alla prima edizione di Dublin Contemporary, Dublino (2011), alla quinta edizione di Video Zone International Video Art Biennial – Center for contemporary art, Tel Aviv (2010). Nel 2015 i loro lavori sono selezionati dal National Museum of Women in the Arts (NMWA) di Washington D.C. e dal Museo del Novecento di Milano per la mostra Organic Matters – Women to Watch 2015, NMVA, Washington D.C. (2015). Nel 2012 vincono la Borsa per Giovani Artisti Italiani – Premio del Castello di Rivoli e nel 2007 il premio Arte in Cantiere del Museion di Bolzano.
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