Grandissimo entusiasmo e apprezzamento per la Docg declinata in bianchi, rossi e spumanti provenienti da uno splendido territorio piemontese patrimonio Unesco.
Canale (CN), 5 giugno 2024 – La settima edizione della kermesse roerina è stata caratterizzata dalla presenza di un alto numero di aziende del territorio: 64 produttori giunti a Milano con più di 500 vini in assaggio, che hanno accolto circa 700 persone tra operatori del settore e wine lovers che hanno partecipato a questa giornata dedicata al Roero.
La tappa milanese dei Roero Days è stata arricchita da diverse proposte di approfondimento sul territorio e sulla sua produzione enoica: le due masterclass condotte da personaggi del calibro di Daniele Cernilli, Chiara Giannotti, Adua Villa e Paolo Zaccaria hanno ben evidenziato le tante sfaccettature di questo territorio capace di dare vita a vini di grande complessità e longevità sia nella tipologia bianca che rossa.
La presentazione del nuovo volume De Agostini “Il Roero, terra del Nebbiolo e dell’Arneis” - moderata dal vicedirettore del Corriere della Sera Luciano Ferraro - è stata l’occasione per raccontare questo angolo di Piemonte in cui i vigneti sono armoniosamente inseriti in un ambiente così ricco di storia, tradizioni e biodiversità e talmente intriso di bellezza da essere Patrimonio Mondiale Unesco.
E ancora, la giornata è stata palcoscenico di un momento artistico, nel segno del fortunato binomio arte-vino, grazie all’esposizione delle opere dei finalisti del concorso indetto dal Consorzio, in collaborazione con Artàporter, per l’ideazione della nuova immagine istituzionale dei vini Roero Docg con la proclamazione ufficiale del vincitore: l’artista torinese Bruno Casetta.
Soddisfatto Massimo Damonte, Presidente del Consorzio Tutela Roero: “Rientriamo a casa felici di constatare che continuano a crescere sia la notorietà che l’apprezzamento per il Roero, oltre alla consapevolezza da parte del pubblico che i vini di questa Docg hanno una loro identità personalissima, distinta e riconoscibile, tanto nella versione bianca, che rossa. Nel prossimo triennio avremo la possibilità di un incremento della produzione annuale del 7% grazie all’entrata in produzione dei 30 ettari che ogni anno il Consorzio concede di impiantare ai produttori. Questo ci permetterà un’ulteriore crescita organica della denominazione per far fronte al costante aumento di richiesta di Roero sia in Italia che all’estero.”
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