Con alle spalle un’importante esperienza
internazionale nei luxury hotel, il talentuoso giovane porta all’Hotel Principe
di Savoia la sua proposta essenziale, ma raffinata
Milano,
05 aprile 2024
- Matteo Gabrielli è il nuovo Chef del Ristorante Acanto di Milano,
ospitato all’interno dell’Hotel Principe
di Savoia Dorchester Collection. Trentatrè
anni, formatosi nei principali hotel
di lusso italiani ed esteri, il giovane talento porta nella storica
location di Piazza della Repubblica una filosofia
di cucina basata sull’essenzialità, senza tuttavia trascurare la ricerca
dell’eccellenza e l’impiego di materie prime stagionali, il più
possibile locali, di altissima qualità. Dall’ospite
dell’hotel che viaggia per piacere o per lavoro al cliente milanese che qui
viene per trascorrere una domenica in famiglia o per celebrare le grandi
occasioni, la proposta gastronomica
è pensata per accontentare i palati più
esigenti e per offrire un’esperienza
raffinata e di gusto.
Originario della provincia di Varese, Matteo Gabrielli,
nonostante la giovane età, vanta molteplici
esperienze. Inizia la sua carriera a Londra
nel mondo dei ristoranti di lusso
per poi specializzarsi verticalmente nell’hotellerie.
I suoi trampolini di lancio sono il Four
Seasons Park Lane - a fianco dello chef
italiano Adriano Cavagnini - e il Mandarin Oriental Hyde Park. Proprio
qui ha l’opportunità di lavorare con Heston
Blumenthal, pioniere della cucina multisensoriale, che detiene le
prestigiose 3 stelle Michelin. Dopo
5 anni Matteo decide di rientrare in Italia,
collezionando altre importanti esperienze al fianco di chef stellati, tra cui Antonio
Guida, quando era ancora al ristorante Il
Pellicano dell’omonimo hotel di Porto Ercole, e Vito Mollica, quando era al Four
Seasons di Milano. Nel 2019
Matteo Gabrielli approda all’Hotel Principe di Savoia dove, dopo aver ricoperto
il ruolo di Sous Chef per 4 anni, alla fine del 2023 accetta la sfida di assumere la guida del Ristorante Acanto.
"Siamo lieti - afferma Ezio Indiani, General
Manager dell'Hotel Principe di
Savoia - di avere Matteo Gabrielli
alla guida del ristorante Acanto. I suoi piatti sono ispirati dal desiderio di
mostrare il meglio della cucina italiana e dei suoi ingredienti pieni di
sapore. Crediamo nel rispetto delle tradizioni e nella sperimentazione di nuove
tecniche e Matteo incarna perfettamente questi valori. “Abbiamo deciso inoltre
di investire - prosegue Indiani - su
una giovane risorsa di talento, con una forte competenza nel mondo
dell’accoglienza di lusso, dando continuità a un percorso iniziato con il
rinnovato Principe Bar e l’ingaggio del bar manager Daniele Celli”.
Dal pranzo alla cena, passando per il brunch della domenica, la carta del Ristorante Acanto, curata
da Chef Gabrielli, si articola in un menu
degustazione e in una sezione alla carta dedicata ai Grandi Classici della tradizione italiana. La mano dei suoi maestri
rivive nelle preparazioni, all’apparenza semplici, ma che celano un attento
studio degli ingredienti, esaltati senza paura di osare con sapori e contrasti. Si va così dalla “Tartare di scampi, croccante di semi e
komquat” al “Carpaccio di manzo marinato
al ginepro con scorzonera, midollo e rape”, alcuni tra gli antipasti. Si
prosegue con i primi, tra cui spicca un piatto della tradizione, come “Il nostro pacchero all’amatriciana”, a
fianco di ricette più moderne, quali
il “Risotto al burro nocciola con limone e tartare di gamberi rossi” o il “Raviolo con ricotta di seirass, borragine,
crema di noci e spuma alla robiola di Roccaverano”. L’offerta dei secondi
si suddivide in carne e pescato, con proposte quali il “Lombo di agnello con
carciofi ripieni, cipolline all’agro e salsa al Cynar” o il “Rombo confit con cicorino, pastinaca, pil
pil al dragoncello”. Immancabile l’omaggio alla cucina meneghina, rappresentata qui da piatti quali il “Risotto
Gallo Gran Riserva alla Milanese”, l’”Ossobuco
con gremolada e purè di patate” e “La nostra costoletta di vitello alla
milanese”.
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