La mostra è parte de Il Bestiario della Terra di Yuval Avital, progetto dell’anno del Reggio Parma Festival
Inaugurazione: sabato 1 ottobre ore 18 apertura: dal venerdì alla domenica: 15.00-20.00 ingresso gratuito
|
Yuval Avital, Membrane, Installation view Foreign Bodies n.1, Chiostri di San Pietro Reggio Emilia, 2022 Ph. Andrea Mazzoni |
La mostra Membrane conclude il primo capitolo del progetto Il Bestiario della Terra ideato dall'artista Yuval Avital per Reggio Parma Festival. In programma dall’1 ottobre al 13 novembre nei magnifici Chiostri benedettini di San Pietro, Membrane, a cura di Marina Dacci, si articola nelle sette sale affrescate a piano terra con un focus sulla pittura e sul disegno e, al piano superiore, con la presentazione del progetto Foreign Bodies.
Per Foreign bodies è presentata una selezione di immagini fotografiche delle tre tappe sviluppate dal 2017 ad oggi in diversi territori europei (Svizzera, in Germania e ora in Emilia qui esposte in anteprima) e un’imponente installazione multimediale in cui le immagini in movimento sono accompagnate dalle sonorità create dall'artista nella manica lunga dei Chiostri. Tutte e tre le location scelte dall'artista in diversi territori presentano una natura decisa, a volte ostica, con cui i danzatori sono chiamati a misurarsi cercando un contatto profondo fra il proprio corpo e l'ambiente.
Ad arricchire la lettura di Foreign bodies in una sala sono visibili i disegni, tratteggiati a carboncino direttamente a pavimento dall'artista, di posture archetipiche su cui si sono espressi i performer durante le varie sessioni e una sala in cui è possibile ascoltare le interviste ai danzatori sull'esperienza vissuta. L'ambiente della sezione pittura e disegno a piano terra si misura con le importanti decorazioni affrescate delle sale, in parte allontanandosene in parte richiamandole in chiave differente. L'energia mossa dal movimento del colore e del segno si sposa con le vibrazioni sonore emesse dai Singing tubes, che amplificano questo cammino di sala in sala.
In entrambi i piani è evidente lo sviluppo di linee comuni, nonostante le diverse cifre stilistiche e i media utilizzati. Una ricerca identitaria per riedificarsi attraverso un cammino che, nell'età adulta, va a ritroso, verso le origini. Tornare alla terra come elemento primigenio, pelle a pelle, spingersi in memorie ancestrali, personali e collettive, scendere in una tenebra densa di dubbi e paure, a volte di violenza, per poi risalire e ristabilire un diverso contatto con sé stessi e con gli altri. L'epopea della vita. |
Nessun commento:
Posta un commento