Una location ricca di storia e di significato per raccontare l’ultima pubblicazione di Massimo Spigaroli
Milano, 29 settembre 2022 – All’Accademia Gualtiero Marchesi si è tenuta oggi la Presentazione alla Stampa del libro sulla vita e sulla cucina di Massimo Spigaroli. Una storia iniziata più di cento anni fa, quattro generazioni che si sono susseguite, il recupero di un vecchio castello e tante ricette tramandate che raccontano la storia di un territorio… Sono solo alcuni dei temi affrontati nel volume.
Un parterre di relatori d’eccezione per la presentazione del libro: Enrico Dandolo,
direttore dell’Accademia Gualtiero Marchesi, ha dato il benvenuto
sottolineando il rapporto tra il padre della nuova cucina italiana e lo
chef della bassa parmense; Licia Granello, celebre firma di la Repubblica ed esperta gastronoma, ha delineato l’amicizia con lo chef, riportando aneddoti inediti; Luigi Franchi, autore dello scritto, ha parlato della creazione del volume; Mario Cucci, editore, ha proseguito con la narrazione del lavoro editoriale e, infine, il protagonista della giornata, Massimo Spigaroli,
emozionato e soddisfatto per la realizzazione del libro, ha raccontato
la sua storia e cosa lo ha spinto a dare vita al progetto.
Un rinfresco speciale, preparato dalla brigata dell’Antica Corte Pallavicina, ha segnato poi la fine dell’evento.
La realizzazione del volume, il coordinamento editoriale e l’attività di redazione si devono a Multiverso Edizioni, specializzata in libri e guide nell’ambito food.
Lo
scritto è principalmente diviso in due parti. La prima racconta a
storia della famiglia Spigaroli, del bisnonno di Massimo, Carlo, di papà
Piren e mamma Enrica, del fratello Luciano e della zia Emilia che ha
tramandato a Massimo tecniche e ricette di cucina. Racconta della
nascita dell’Antica Corte Pallavicina, dei prodotti che crescono nel
territorio della Bassa parmense, di come, assieme ad altri Massimo sia
riuscito a creare il Consorzio di Tutela del Culatello di Zibello DOP,
della Stella Michelin, degli allievi che si sono formati presso la sua
cucina. I testi sono stati stilati dal giornalista Luigi Franchi,
direttore della rivista Sala & Cucina e amico del cuoco, e
contengono anche molte testimonianze di persone di spicco che hanno
avuto un peso importante nella vita dello chef – tra cui Licia Granello,
presente nel giorno della Presentazione alla Stampa del libro come
relatrice – e dei suoi allievi che, dopo essersi formati presso l’Antica
Corte Pallavicina, hanno avuto un incredibile successo.
La seconda
parte svela le ricette che hanno reso grande Massimo Spigaroli, che lo
hanno portato a diventare uno chef stellato. Le prime risalgono al
periodo della tradizione, a quello degli insegnamenti ricevuti da
ragazzo, quando tornato a casa da scuola aiutava la zia Emilia in
cucina. Più si progredisce con le ricette, più si percepisce una
crescita, un’innovazione. Queste raccontano l’amore del cuoco per il suo
territorio e l’esperienza proveniente dai numerosi viaggi per l’Europa,
presso le cucine dei migliori chef: Massimo Spigaroli è riuscito a
spiegare esaurientemente questo percorso, inserendo in ogni pagina
qualche curiosità riferita a quel piatto.
Massimo Spigaroli. In cucina fin dai primi anni della scuola alberghiera, dimostra la straordinaria passione per questa professione. Si è sempre interessato a quello che il suo territorio - la Bassa parmense - gli offriva, a cominciare dal Culatello che lo chef ha contribuito, nel 1996, insieme ad altri undici produttori, a salvare dall’estinzione. Nel 2011 la Stella Michelin ha coronato il grande sogno di essere riconosciuto a livello internazionale. Ora la sua cucina si definisce “gastrofluviale” per il legame che c’è tra terra e fiume, il Grande Po.
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