La Bonarda frizzante dell’Oltrepò Pavese,
uno dei grandi classici dell’enologia lombarda, rivive nella sua forma più
autentica grazie all’iniziativa di un gruppo di aziende agricole appartenenti al Distretto del Vino di Qualità dell’Oltrepò Pavese.
Nel 2015, alcune
aziende a filiera completa hanno lanciato il Progetto Bonarda: adottando
un regolamento più severo rispetto al disciplinare di produzione della Bonarda
dell'Oltrepò Pavese DOC, si sono proposte di ridare identità e valore a un vino
ancora oggi svilito da troppe bottiglie la cui unica attrattiva è il basso
prezzo.
Tipicità, fragranza e qualità assoluta le
parole d’ordine per offrire al pubblico una Bonarda frizzante prodotta a
regola d’arte. Il progetto è un successo fin dall’inizio: oltre 90.000
bottiglie vendute nel 2016, 150.000 alla fine del 2017. L’aumento costante nel
2018 permette di prevedere che con la prossima vendemmia si avranno a
disposizione 200.000 bottiglie.
Il progetto
riscontra fin dall’esordio un grande interesse da parte della stampa e del
mondo social: durante la prima
degustazione ufficiale, un giornalista, stupito dalla qualità del vino, esclama
scherzosamente “Ma è perfetta questa Bonarda!”. L’hashtag #LaMossaPerfetta diventa subito
popolare fra i winelover italiani,
mentre la nostra Bonarda si mette in moto per viaggiare in Italia e nel mondo.
#LaMossaPerfetta diventa in pochi mesi protagonista dei più
grandi eventi del mondo del vino italiano e internazionale, dal Pro Wein
di Düsseldorf al Vinitaly di Verona, dal Forum Internazionale di
Bibenda a Roma nel 2017, alle molteplici tappe del road show
effettuato nel 2018 in Italia e oltreoceano.
Il grande successo durante
la Milano Wine Week e a The Best in Italy 2019, il tasting
estivo di Gambero Rosso e Regione Lombardia, hanno consacrato #laMossaPerfetta
come il vino-mascotte dei trendsetter
milanesi, sempre più richiesto negli eventi enogastronomici della capitale
lombarda.
#LaMossaPerfetta
in 7 punti
Perché #LaMossaPerfetta
è così buona? Ecco la risposta in 7 punti!
1 Solo da uve di
collina · #LaMossaPerfetta nasce sulle colline dell’Oltrepò Pavese in
zone particolarmente vocate alla coltivazione dell’uva croatina per microclima,
natura del terreno ed esposizione dei vigneti.
2 Solo da aziende a
filiera completa · Le aziende aderenti
al Progetto Bonarda gestiscono direttamente tutta la filiera. Il vignaiolo è
l’unico responsabile della filiera, dalla coltivazione e raccolta delle uve
alla loro trasformazione in cantina, fino all’imbottigliamento e alla vendita
del vino. Tutte operazioni rigorosamente effettuate solo nella zona di
produzione.
3 Solo da croatina
100% · Per la produzione
di Bonarda dell’Oltrepò Pavese DOC, il disciplinare stabilisce un minimo di 85%
di croatina, consentendo l’utilizzo di altri vitigni per il restante 15%. Le
aziende del Progetto Bonarda puntano solo sulla croatina: la vinificano in
purezza, con una resa massima per ettaro e una resa uva/vino più limitate, per
esaltare la tipicità di questo vitigno autoctono.
4 Naturalmente
frizzante · La leggendaria
spuma porpora nasce dalla rifermentazione naturale del vino indotta dai
lieviti, senza aggiunte di anidride carbonica. #LaMossaPerfetta si
annuncia subito nel bicchiere con una briosa spuma porpora che si trasforma
rapidamente in un perlage di piccole
bollicine fini, regalando una beva piacevolissima.
5 Con
il pedigree · Il raggiungimento dell’elevato standard
organolettico richiesto dal regolamento di produzione del Progetto Bonarda è
certificato da un ente terzo che esegue controlli sui campioni di vasca.
6 Solo nella Marasca
· #LaMossaPerfetta è imbottigliata solo nella Marasca, una
bottiglia di vetro dal design immediatamente riconoscibile, ideata
appositamente per il progetto e riportante il marchio OPWine del Distretto del
Vino di Qualità. Il nome allude a una varietà di ciliegia, tipico descrittore
olfattivo della Bonarda.
7
Rossa&versatile · Di colore rosso
rubino con riflessi violacei e spuma purpurea, #LaMossaPerfetta presenta
un naso intenso e gradevole, con note di frutta rossa e nera (ciliegia,
amarena, fragola, melograno maturo, mora), di fiori (viola) e spezie (pepe); al
palato è secca o abboccata, a seconda dello stile del produttore, con una piena
corrispondenza naso-bocca, una buona persistenza e il classico finale
ammandorlato. L’equilibrio fra morbidezza e tannino derivante da uve raccolte a
piena maturità, il giusto grado alcolico e la bollicina sgrassante consentono
alla Bonarda una eccezionale versatilità negli abbinamenti: dai salumi ai
piatti classici della tradizione lombarda, dalle carni grigliate o di lunga
cottura fino al pesce in preparazioni saporite e ai piatti speziati delle
cucine etniche.
Le regole dei produttori
Le aziende che partecipano al Progetto
Bonarda hanno sottoscritto un regolamento di produzione che adotta
parametri più restrittivi rispetto al disciplinare attualmente in vigore per la
Bonarda dell’Oltrepò Pavese DOC. L’obiettivo è quello di assicurare standard
qualitativi elevati e la massima sicurezza e trasparenza per il consumatore.
Tracciabilità della
filiera
#LaMossaPerfetta è rigorosamente vinificata e imbottigliata
solo nella zona di produzione, l’Oltrepò Pavese.
Regole più
restrittive
La resa
massima per ettaro non può superare i 110 quintali (contro i 125 consentiti
dal disciplinare della DOC) e la resa massima uva/vino è pari al 65% (contro il
70% del disciplinare della DOC).
Il grado
alcolico non può essere inferiore ai 12% vol (contro i 10,5% vol del
disciplinare della DOC).
Il residuo
zuccherino deve essere compreso tra 0 e 15 grammi per litro (il
disciplinare della DOC consente di arrivare fino a 50 grammi per litro). #LaMossaPerfetta
può essere quindi abboccata, ma non è mai dolce.
Il limite massimo previsto per l’aggiunta di solfiti è di 120 mg per litro, nettamente inferiore a quanto
previsto per la DOC (200 mg per litro).
Certificazione
esterna
Prima dell’imbottigliamento, i produttori del
progetto Bonarda hanno l’obbligo di sottoporre i campioni di vino alla
degustazione e all’analisi chimico-fisica e organolettica del laboratorio Bi.Lab.
di Guarene (CN). Il team di esperti controlla che il vino sia conforme
al canone di qualità stabilito dal regolamento del progetto, al di sotto del
quale non è possibile la commercializzazione con il marchio del Progetto
Bonarda.
Imbottigliamento
#LaMossaPerfetta è immediatamente riconoscibile perché
imbottigliata nella speciale bottiglia denominata Marasca e riportante il logo
del Distretto del Vino di Qualità dell’Oltrepò Pavese. Sul fronte di ogni
bottiglia è apposta l’etichetta della Bonarda della singola azienda
partecipante al progetto, mentre sul retro è presente il QR-code che
rimanda alla pagina del Progetto Bonarda sul sito del Distretto.
Prezzo
Il prezzo consigliato non può mai essere
inferiore ai 5 euro a bottiglia. È un prezzo volutamente più alto rispetto alla
media, giustificato dall’elevato standard di qualità cui si attengono i
produttori, che comporta produzioni più limitate e pratiche di vigna e di
cantina più onerose.
I produttori, chi sono
Attualmente sono 16 le aziende agricole
socie del Distretto che partecipano al Progetto Bonarda. Un progetto inclusivo e al servizio del territorio: il
Distretto incoraggia le altre aziende socie a farne parte per raggiungere una
massa critica di prodotto, e ritiene che la #LaMossaPerfetta avrà una
ricaduta positiva sull’immagine globale dell’Oltrepò Pavese, risultando quindi
di beneficio a tutte le aziende del territorio.
Ecco le 16 aziende che partecipano al
Progetto Bonarda.
Società agricola AGRIAMO
Azienda agricola BAGNASCO PAOLO
Azienda agricola BISI
Azienda agricola CALATRONI
di Calatroni Cristian
Azienda vitivinicola CALVI
di Davide Calvi
Azienda agricola FIAMBERTI GIULIO
TENUTA GAZZOTTI
GIORGI
di F.lli Giorgi Antonio, Fabiano
ed Eleonora
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Azienda agricola GRAVANAGO
di Paolo Goggi
Società agricola LA TRAVAGLINA
Azienda agricola MANUELINA
Azienda agricola MAGGI FRANCESCO
Azienda agricola MONTELIO
di Caterina e Giovanna Brazzola
Azienda agricola QUAQUARINI FRANCESCO
Società agricola TENUTA FORNACE
Azienda agricola VALDAMONTE
di Fiori Alberto
|
Il Distretto del Vino:
qualità in Oltrepò Pavese
Il Distretto
del Vino di Qualità dell’Oltrepò Pavese riunisce dal 2012 in una società
cooperativa un gruppo di aziende vinicole allo scopo di valorizzare il settore
vitivinicolo dell’Oltrepò Pavese sul mercato italiano ed estero, facendone
crescere valore e indotto, sostenendo il binomio imprescindibile
vino-territorio e coniugando il tema agroalimentare con quello del turismo di
qualità, della salvaguardia ambientale, della cultura e delle tradizioni
locali.
Il Distretto è una rete di aziende che ha
deciso di fare sistema, adottando strategie comuni e superando l’individualismo
che ha caratterizzato la storia dell’Oltrepò Pavese negli ultimi 30 anni.
Lavora seguendo una filosofia collettiva che si basa sulla profonda esperienza
del territorio da parte di tutti i soci, per la maggior parte aziende agricole.
Il marchio del Distretto identifica scelte condivise e organizzate ed elevati standard
di qualità, raggiunti anche attraverso l’adozione di regole interne
particolarmente severe.
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