3 giugno 2025 ore 21.30
CONCERTO E MOSTRA Durante la serata sarà allestita una mostra con le opere video dell’artista Alessandra Condello OPOS, Via Ermenegildo Cantoni 3, Milano
Ingresso gratuito previa registrazione al link |
![]() |
Martedì 3 giugno 2025 alle ore 21.30, OPOS ospita Massimo Silverio per uno speciale live di presentazione di Hrudja, il suo primo album pubblicato nel novembre 2023 da Okum Produzioni. Dopo due EP autoprodotti, l’artista friulano con questo disco ha segnato il suo debutto definitivo, acclamato dalla critica italiana e internazionale, frutto dell’incontro con il produttore Manuel Volpe (Rhabdomantic Orchestra) e della collaborazione con il musicista e performer Nicholas Remondino (Lamie, Stefano Battaglia, Vieri Cervelli Montel). Durante la serata sarà allestita unamostra con le opere video dell’artista Alessandra Condello. |
![]() |
Hrudja è un'opera che mette insieme arcaico e contemporaneo, unendo strumenti tradizionali delle Alpi Carniche a violoncelli, chitarre, elettronica e una visione sonora unica. Il titolo è l'antenato longobardo della parola Grusa e indica in friulano la crosta che si forma su una ferita in via di guarigione: una metafora potente di rinascita, memoria e trasformazione.
È stato accolto come uno dei migliori dischi italiani del 2023 da testate come Rumore, OndaRock, Rolling Stone, Rockit e Impatto Sonoro, Hrudja ha raccolto consensi anche all’estero: Iggy Pop lo ha inserito nella sua rubrica Iggy Recommend, mentre riviste come Mojo (4/5 stelle) e Clash Magazine (8/10), oltre a radio come KEXP (USA), FIP (Francia), BBC e Radio Capital, ne hanno celebrato l’originalità e la forza evocativa.
Registrato tra aprile e novembre 2022 presso Rubedo Recordings a Torino, il disco è stato prodotto da Manuel Volpe con arrangiamenti condivisi tra Silverio, Volpe, Remondino e Leo Virgili. I testi e le musiche sono firmati dallo stesso Massimo Silverio, che canta in una lingua misteriosa e ancestrale. I suoi brani sono un invito a vivere un’esperienza sonora intensa e introspettiva, tra tensione e delicatezza, silenzi che suonano e pieni che commuovono. Hrudja è un disco di contrasti, una creatura sonora fuori dal tempo e dal genere, in bilico tra sogno e incubo. |
![]() |
Massimo Silverio classe 1992 è un autore e musicista nato a Cercivento (UD) nel cuore della regione storico-geografica della Carnia. Scrive e canta nella sua lingua nativa, il "cjarniel", lingua minoritaria delle Alpi Carniche attraverso la quale forma il suo personalissimo mondo sonoro fatto di poesia e melodie che si mescolano tra antico e contemporaneo, popolare e colto, acustico, elettro acustico ed elettronico. «Ho sempre avuto una forte attrazione per il suono e il significato delle parole che sentivo pronunciare dalla bocca dei miei nonni e genitori. Timbri, melodie e sfumature di sensi che non ho più ritrovato in quelle dei miei coetanei. Così per la mia musica ho utilizzato la lingua del mio cuore, le metriche e il gusto della villotta friulana unite a un suono crudo, evocativo e pieno di contrasti.» Una ricerca iniziata in giovanissima età che lo ha condotto alla creazione di un immaginario fatto di luoghi, volti e riti antichi tradotti in musica attraverso l'uso di strumenti classici come il violoncello, contrabbasso, percussioni preparate, pianoforte o popolari come la guzla – strumento delle alpi dinariche – ma anche sintetizzatori, chitarre, organi e soprattutto la voce che si fa protagonista con timbri lievi e intimi, mescolando carnico e inglese per raccontare una storia minoritaria eppure universale.
INFORMAZIONI CONCERTO: Massimo Silverio: voce, chitarre, violoncello Nicholas Remondino: prepared drum Manuel Volpe: bass synth, organo, sampler Matteo Rizzo: sound engineer |
![]() |
INSTALLAZIONE ARTISTICA: Durante la serata sarà allestita una mostra di video prodotti da Alessandra Condello, un'architetta e artista transmediale e multimediale di origini abruzzesi. La sua pratica artistica si sviluppa all’incrocio tra arte, architettura e tecnologia, con un profondo interesse per l’interazione tra esseri umani e ambiente — sia esso naturale, sociale o digitale. Esplora temi legati all’evoluzione postumana, alla trasformazione dell’identità culturale nell’era digitale, e al dialogo tra forme naturali e costruite, spesso intrecciando folklore e innovazione tecnologica. Utilizza concetti ed elementi interattivi e digitali per ridefinire la narrazione del patrimonio culturale, rendendolo vivo, immersivo e attuale.
TITOLO: NUMINA Il progetto è composto da una serie di quattro video generati con l’intelligenza artificiale che reinterpretano il folklore delle aree montane interne italiane. In un tempo sospeso tra passato e futuro, questi lavori propongono un’estetica rinnovata del mito, della ritualità e della memoria, filtrata attraverso una visione post-umana e digitale. Ogni video evoca, in forma simbolica e onirica, elementi della tradizione — maschere, riti stagionali, abiti, paesaggi — senza mai rappresentarli in modo diretto o didascalico. L’AI agisce come interprete e traduttore culturale, deformando, astraendo e riscrivendo il codice visivo e narrativo del folklore montano. I materiali originali vengono metabolizzati in immagini visionarie, ibride, che restituiscono un nuovo senso al concetto di appartenenza, identità e territorio. Questa reinvenzione visiva si sviluppa come un atlante emotivo e morfologico della memoria collettiva, in cui l’invisibile e il dimenticato riaffiorano sotto nuove sembianze. Lontani da ogni intento documentaristico, i video si propongono come spazi immaginari in cui l’antico e il futuro coesistono, risuonando in forme imprevedibili e poetiche. |
Nessun commento:
Posta un commento