Un rituale che rinnova la cultura dell’amaro
Il Carrello degli Amari nasce quindi da un desiderio preciso: riscattare il valore culturale di una tradizione profondamente radicata e diffusa in tutta la Penisola. Un tempo gli amari erano ben diversi da come li conosciamo oggi. Nati storicamente come elisir curativi a base di erbe officinali discendono da ricette monastiche realizzate con fini curativi e con attenta selezione delle materie prime. Con questo progetto, Mario Cutroneo intende riportare l’amaro al momento contemplativo, come vera e propria “portata”, capace di attivare memorie, raccontare un luogo e concludere il pasto con profondità.
Un piccolo rituale o cerimoniale atto a valorizzare un prodotto dalle radici storiche, e allo stesso tempo celebrare la biodiversità botanica del territorio. “Volevo che l’amaro non fosse un semplice digestivo, ma diventasse un modo per raccontare la Sicilia - continua Cutroneo - Il nostro ristorante Giardino di Pietra vive in simbiosi con il magnifico giardino che lo circonda. Ho cercato di tradurre quella sensazione in un’esperienza che coinvolga tutti i sensi.”
Le botaniche
Le botaniche, cuore vivo dell’esperienza, arrivano da una filiera altamente selezionata e biologica: alcune crescono direttamente nel giardino e nell’agrumeto di Castello San Marco – come le arance di San Marco, le foglie di limone e il rosmarino – altre provengono da produttori biologici specializzati, come le essenze a uso alimentare dell'azienda Di Bartolo di Calatabiano o gli oli essenziali dell’azienda Russo di Santa Venerina. I fiori essiccati arrivano direttamente dalla Bulgaria, paese leader nella produzione di altissima qualità.
Petali di rosa, cannella Ceylon, pepe rosa, cardamomo, timo limonato, salvia, rosmarino, lime essiccato, bacche e oli essenziali arricchiscono gli amari e contribuiscono a ricostruire i profumi che si respirano passeggiando tra i viali del parco di Castello San Marco, trasformando ogni sorso in un viaggio botanico.
In alcuni casi, è lo stesso Cutroneo a comporre le essenze, frutto di un continuo lavoro di ricerca e sperimentazione. Ogni botanica viene presentata all’ospite in piccoli contenitori: il cliente può osservarla, annusarla, ascoltarne la storia, prima che venga utilizzata per aromatizzare l’amaro, secondo una logica di abbinamento ispirata all’arte della profumeria.
Una selezione che parla di Sicilia
Dietro ogni proposta c’è uno studio approfondito sul profilo aromatico degli amari, tutti rigorosamente siciliani: come Indigeno, Olivea, Amaro Scoccia, Reset Amaro Amaro; sono solo alcune delle etichette in degustazione, in continua evoluzione grazie a un percorso di perfezionamento e ricerca. Per ognuna viene ideata una ricetta personalizzata, che ne valorizza le caratteristiche organolettiche e il legame con il territorio.
A oggi, la proposta più amata dagli ospiti è “L’Indigeno a modo mio”: un’interpretazione personale di Cutroneo dell’amaro Indigeno, arricchita con note erbacee e agrumate che dialogano con le peculiarità aromatiche del distillato. Un’etichetta servita tra racconto e rituale, divenuta in poco tempo icona del Carrello degli Amari, oltre che il prodotto più richiesto.
Anche il carrello stesso è parte integrante della narrazione: realizzato interamente in legno d’ulivo, disegnato da Cutroneo e prodotto da un mastro falegname, rappresenta un omaggio alla natura e alla famiglia Murabito, proprietaria di Castello San Marco e produttrice di olio EVO biologico, e insieme un manifesto di sostenibilità, artigianato e identità mediterranea.
Il progetto ha registrato un riscontro straordinario in pochissimo tempo: “La vera soddisfazione è vedere l’effetto che questo momento genera negli ospiti: curiosità, emozione, sorpresa. - sottolinea Cutroneo - È un’occasione per dedicare al cliente un’attenzione totale, per chiudere il percorso gastronomico con poesia e identità”.
Un progetto in esclusiva per il Giardino di Pietra e il Castello San Marco, Il Carrello degli Amari è oggi un vero e proprio brand. Un piccolo capolavoro di ospitalità, cultura e racconto, che rinnova il rito del fine pasto e celebra, sorso dopo sorso, l’anima autentica della Sicilia.
Credits Foto Aromi.Group
Nessun commento:
Posta un commento