| Un fine settimana più straordinario del solito, che l’Ecomuseo dedica a due concerti di musica popolare in programma in uno dei più bei borghi ottocenteschi restaurati dopo il terremoto del 1976 e nell’uccellanda più scenografica della fascia prealpina friulana. Venerdì 2 agosto nella corte di Borgo Andreuzza a Buja alle 20.30 si esibiranno i Carantan, che dagli anni Novanta ricercano e ripropongono il patrimonio musicale friulano di canti e danze, dal Cinquecento fino ai tempi più recenti. Andrea Barachino (chitarra classica e voce), Stefano Durat (armoniche diatoniche) e Caterina Vidon (violoncello) proseguono sulla strada musicale avviata dal compianto Glauco Toniutti, storico fondatore del gruppo. La scelta dell’uso di strumenti rigorosamente acustici e tradizionali caratterizza il loro suono, con l’inserimento del violoncello al posto del popolare liron. |
|
Domenica 4 agosto alle 17 nel Roccolo di Spisso a Montenars sarà di scena il Duo T.T.T., formato da Bice Morelli (violino) e Renato Morelli (fisarmonica). Proporrà un itinerario ragionato di musica popolare trentina attraverso le sue relazioni con il contesto alpino e più in generale est-europeo: una musica “senza confini”, curiosa e aperta, eseguita da un duo “poliglotta” nel senso che studia e pratica diversi linguaggi musicali. La ricerca alla base del progetto parte dal Trentino, attraversa il Tirolo e arriva in Transilvania (da cui le tre T). Va segnalata la figura di Renato Morelli, etnomusicologo, regista, musicista, autore di numerosi lavori scientifici, docente nelle Università di Trento, Milano e Como e presso i Conservatori di Trento, Bolzano e Brescia. In caso di maltempo, il concerto si svolgerà nella struttura coperta di Curminie, sempre a Montenars. |
|
Al Borgo Andreuzza in via Cuelat a Buja si accede immettendosi in un ampio cortile, chiuso frontalmente dalla casa padronale e di lato dagli edifici che un tempo erano di servizio, con facciate in pietra a vista, colonne in pietra e archi in mattoni. Il corpo principale si caratterizza per la presenza di un porticato e una loggia superiore a tre arcate poggianti su colonne monolitiche, più un solaio fornito di piccole aperture. La costruzione del lato ovest disposta perpendicolarmente dispone per un tratto di un portico profondo, con archi sostenuti da pilastri in conglomerato e parte terminale in mattoni. |
|
Il Roccolo di Spisso a Montenars è stato impiantato dalla famiglia Zanitti a partire dal 1952 con lo spianamento del terreno su cui venne realizzato il primo tondo che ora assume una posizione centrale, a cui fecero seguito l’anello e la passata situati a valle. Il piano inferiore del casello veniva utilizzato per custodire i richiami e le attrezzature, il piano superiore era adibito a cucina con la possibilità di controllare il passo e gli uccelli e azionare la pertica dello spauracchio. Successivamente furono realizzati il terzo tondo a monte del casello e un’ulteriore passata che risaliva il versante, ripiantumata da poco. |
|
|
|
|
|
Nessun commento:
Posta un commento