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martedì 30 luglio 2024

Percorsi di archeologia

 




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Chiesetta di San Silvestro nel Comune di Majano (foto di Graziano Soravito)

Il territorio su cui opera l’Ecomuseo coinvolge sei comuni – Gemona del Friuli, Artegna, Buja, Majano, Montenars e Osoppo – tutti caratterizzati da siti di interesse archeologico dove sono state condotte negli anni diverse campagne di scavo (in alcuni sono state riprese). Ora, è assai difficile che un visitatore interessato al tema venga richiamato unicamente da uno di questi luoghi, perché solo facendo sistema ovvero inserendoli in un programma di valorizzazione adeguato, comprensivo di tutte le realtà, essi costituirebbero una notevole attrattiva per il turismo culturale e anche per il turismo scolastico. Era il 2010 quando l’Ecomuseo organizzò ad Artegna un convegno che lanciava questo messaggio, il titolo era esplicito: “Percorsi di archeologia nel Gemonese. Dai singoli siti al sistema archeologico: problematiche e prospettive”. Vi parteciparono tutti gli archeologi coinvolti allora negli scavi.

A distanza di una quindicina d’anni poco o nulla è cambiato. L’Ecomuseo però ci crede ancora, per questo da alcune estati organizza nei vari siti visite guidate condotte da archeologi, con l’obiettivo di far conoscere i luoghi evidenziando l’importanza della costruzione di una rete che li ponga al centro di un progetto complessivo. Quest’anno l’attenzione si è concentrata sugli edifici di culto. Dopo San Pietro a Osoppo e San Martino ad Artegna, sabato 3 agosto alle 17 è in programma la visita alla Chiesetta di San Silvestro nella frazione di San Salvatore a Majano, un piccolo gioiello poco conosciuto che sarà accessibile nell’occasione, grazie alla collaborazione dell’archeologa Aljuscia Buttazzoni che guiderà la visita. La chiesetta è posta su un poggio in corrispondenza di un antico luogo di culto. Per partecipare alla visita è necessaria l’iscrizione.

La Chiesetta di San Silvestro venne consacrata nel 1356 e modificata a più riprese nei secoli successivi (l'assetto attuale è cinquecentesco). Il portico coperto è a padiglione con il lato a nord murato. Il campaniletto a vela sul colmo della facciata è il risultato di un intervento ottocentesco, che ha eliminato il pilastrino centrale riducendo la bifora campanaria a monofora. L'aula è rettangolare con travatura a vista, il presbiterio è di forma trapezoidale. Sul retro è stata aggiunta più tardi la sagrestia. All'interno, la volta a crociera del presbiterio e l'arco trionfale sono decorati con affreschi cinquecenteschi opera del pittore sandanielese Giulio Urbanis. Tra il 1920 e il 1950, nelle vicinanze della chiesetta fu rinvenuta una necropoli longobarda.

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