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venerdì 23 febbraio 2024

VECCHIE TERRE DI MONTEFILI: UN 2024 TRA EVOLUZIONE E NUOVE PROGETTUALITÀ

 


Un anno ricco di progetti per l'azienda Toscana, che racconta il percorso di evoluzione continua che, da sempre, caratterizza la realtà vinicola del Chianti Classico
 
 
 
Nel cuore pulsante del Chianti Classico, Vecchie Terre di Montefili emerge come una realtà unica nel nello scenario vinicolo toscano. Situata su una collina panoramica a 540 metri, l'azienda è riconosciuta per il suo impegno alla sostenibilità e per le sue vigne biodiverse, collocate tra i 480 e i 540 metri di altitudine. Con alla guida la talentuosa enologa Serena Gusmeri, Vecchie Terre di Montefili si distingue per una viticultura sostenibile e per la produzione di vini che raccontano un luogo speciale: il territorio del Chianti Classico.

Il 2024 segna per l’azienda un nuovo capitolo entusiasmante. In primis, in occasione di Vinitaly 2024, Montefili presenterà agli operatori del settore e agli appassionati, le nuove annate dei suoi vini, in uscita sul mercato dal primo marzo: il Chianti Classico DOCG 2020, il Chianti Classico Gran Selezione DOCG 2019, il Vigna Vecchia IGT Toscana 2019, il Vigna Nel Bosco IGT Toscana 2019, che sarà presentato con la nuova etichetta, Anfiteatro IGT Toscana 2019 e il Bruno di Rocca IGT Toscana 2016.

L’anno appena iniziato terrà a battesimo anche importanti novità prodotte secondo la rigorosa etica del bio-distretto di Panzano. Vedrà la luce, infatti, il "Vigna nel Bosco IGT Toscana 2019", frutto di una piccola produzione di sole 2400 bottiglie. “Si tratta di una selezione proveniente dalla vigna più alta dell’azienda (540m) sita nell’Unità Geografica Aggiuntiva (UGA) di Montefioralle che, nella sua essenza, riesce a incarnare e racchiudere la filosofia produttiva dell’azienda stessa: massimo rispetto per il terroir, attenzione per l’ambiente e la biodiversità, vendemmia manuale con selezione in vigna e vinificazione a basso intervento” - afferma l’enologa Gusmeri, alla guida dell’emergente cantina toscana.
Inoltre, avrà luogo il rilancio dell’iconica referenza “Bruno di Rocca IGT Toscana 2016”, il Super-uscan firmato Vecchie Terre di Montefili, unico e ricco di personalità. Dal 2015, i proprietari insieme all’enologa Serena Gusmeri, hanno infatti deciso strategicamente di dedicare all’affinamento il 50% della produzione del vino per valutarne l’evoluzione nel tempo e individuare il momento migliore della vita dei prodotti. Il primo frutto di questa strategica visione aziendale a vedere la luce, sarà proprio Il Bruno di Rocca IGT Toscana 2016. Nel 2020, lo storico Super-Tuscan prodotto con l’80% di Cabernet Sauvignon e il 20% di Sangiovese, fu ritenuto da uno dei massimi esperti del settore, il giornalista di Wine Spectator Bruce Sanderson, meritevole di lodi per il potenziale di longevità che questo vino sa racchiudere. 

Un anno denso e importante, dunque, quello che si è appena aperto per l’azienda toscana, che racconta la propensione all’evoluzione costante che Vecchie Terre di Montefili da sempre incarna.
 
 
V
 

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