Presentati i risultati della 2a
Survey sulla “Digitalizzazione delle imprese
vitivinicole italiane”, frutto della collaborazione tra TeamSystem e Wine
Meridian
Oltre il 26% del campione dichiara di
aver avviato il proprio processo di trasformazione verso il digitale da meno di
due anni
Per più di 7 imprenditori vitivinicoli
su 10, rapporto qualità prezzo e facilità d’uso sono i driver determinanti
nell’acquisto di soluzioni digitali
Torna,
con la sua seconda edizione, l’indagine realizzata nell’ambito
dell’Osservatorio sulla digitalizzazione delle imprese vitivinicole italiane,
frutto della collaborazione tra TeamSystem – la tech company leader nel mercato
delle soluzioni digitali per la gestione del business di imprese e
professionisti – e Wine Meridian – il magazine online a supporto dello sviluppo
imprenditoriale e manageriale delle imprese del vino italiane. Quest’anno la
survey è concentrata sui progressi delle oltre 50 aziende vitivinicole che nel
2022 avevano dichiarato di essere fortemente impegnate sul fronte della
digitalizzazione.
“Lo
studio dell’anno scorso aveva lo scopo di conoscere il livello di
digitalizzazione del sistema vino in Italia. Obiettivo di questa seconda
indagine invece – spiega Fabio Piccoli, direttore responsabile di Wine
Meridian – è quello di comprendere quali strumenti e servizi digitali siano
maggiormente utilizzati dalle aziende del vino italiane”.
Digitali…ma
da poco
La
prima evidenza emersa dall’indagine è che, pur trattandosi di imprese che avevano
espresso forte impegno e investimento sul digitale per le loro attività già nel
2022, oltre il 26% dichiara oggi di avere avviato questi
processi da meno di due anni. Allo stesso modo, però, un quarto
degli intervistati ha dichiarano una digitalizzazione ultradecennale.
La
maggioranza del panel intervistato dichiara quindi di avere avviato processi di
digitalizzazione tra i 2 e i 5 anni fa.
Appare
complessivamente evidente che la digitalizzazione nell’industria vitivinicola è un
processo sostanzialmente “giovane”, a testimonianza di un settore
non sempre incline all’innovazione.
Sempre
più digitalizzati i processi di vendita e relazioni con fornitori e clienti
Analizzando
più da vicino gli ambiti toccati dalla digitalizzazione, dalla ricerca emerge
che sono sempre di più le imprese del vino che ritengono determinante avere
una visibilità chiara sulla gestione dei flussi e delle dinamiche di vendita,
in modo da definire strategie commerciali più efficienti.
Sito
web, social media ed e-mail marketing sono sicuramente le soluzioni più adottate
e più diffuse.
Per
il contatto con i clienti B2B i listini digitali sono considerati uno strumento
importante, mentre per il B2C sono largamente utilizzati shop online (in alcuni
casi anche per il B2B), sistemi di prenotazione di esperienze online o form
digitali di prenotazione.
L’importanza
delle informazioni che arrivano dal Web e dai consigli di altri imprenditori
Più
di un terzo dichiara di informarsi attraverso ricerche su internet che, pertanto, rimane una fonte di
informazione chiave per tutti coloro che vogliono divulgare e promuovere
strumenti e servizi digitali. Circa il 30% dichiara come sia il “commercialista” la fonte informativa
più utilizzata e
questo, ovviamente, è in relazione agli strumenti digitali per l’amministrazione e la
contabilità. Interessante evidenziare, invece, che quasi
il 28% delle imprese intervistate ha dichiarato di utilizzare “consigli di
altri imprenditori di settore”.
“Non
deve sorprendere – evidenzia il direttore responsabile di Wine Meridian – l’importanza
dei consigli da parte di altri imprenditori del settore dal momento che,
soprattutto nel comparto vitivinicolo, è molto elevato il livello di 'emulazione’. Le soluzioni adottate in
particolare da aziende leader sono spesso straordinario driver per le scelte di
gran parte del settore. Non sempre questo atteggiamento risulta essere il più
corretto o coerente alle diverse caratteristiche delle imprese del vino ma
sicuramente è tra i più frequenti”.
I
driver nella scelta “digitale”:
rapporto qualità/prezzo e semplicità d’uso
Dalla
survey emerge infine che i principali criteri di acquisto di soluzioni digitali fra le imprese selezionate come campione sono
principalmente due: il rapporto qualità/prezzo e la
semplicità d’uso (rispettivamente con il 37,8% e il 35,1%). A
seguire “l’assistenza”
e la “disponibilità in cloud”. La domanda che è stata posta non è stata in
grado di fare emergere due fattori che sono stati dati per scontato: una
precisa consapevolezza dei propri fabbisogni e quali strumenti digitali siano
in grado di soddisfarli.
“Riteniamo
opportuna quest’ultima
considerazione – conclude Fabio Piccoli – perché le risposte sopra citate potrebbero,
in qualche misura, lasciare aperto il dubbio che non tutte le imprese del vino,
anche tra quelle più digitalizzate, abbiano contezza dei propri fabbisogni e
quali strumenti digitali, di conseguenza, siano in grado di soddisfarli in
maniera adeguata”.
I risultati dell’indagine sono stati presentati da Wine
Meridian e TeamSystem, in collaborazione con Donatella Cinelli Colombini
e Barbara Darra (gruppo Mezzacorona), oggi durante un webinar dedicato,
aperto a tutti i professionisti del mondo del vino.
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