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lunedì 12 febbraio 2024

Museo Novecento Grande successo della mostra BEAUTY AND DESIRE a cura di Sergio Risaliti assieme a Eva Francioli e Muriel Prandato

 PROROGATA FINO AL 6 MARZO 2024

Museo Novecento - Firenze

La mostra dedicata a Robert Mapplethorpe e all'inedito

dialogo con Wilhelm von Gloeden e i Fratelli Alinari

viene prorogata fino al 6 Marzo 2024.

 

Venerdì 23 Febbraio ore 17:30 il Museo Novecento

presenta la conferenza IL BARONE DI TAORMINA

per esplorare la figura eccentrica del barone von Gloeden.

 

Robert Mapplethorpe, Self Portrait, 1985 copyright © Robert Mapplethorpe Foundation Wilhelm von Gloeden, Presunto autoritratto come "Nazareno", 1880 ca., Archivi Alinari - Archivio von Gloeden, Firenze

Firenze, 12 febbraio 2024 - In virtù del grande successo di pubblico riscosso in questi mesi, la mostra Beauty and Desire viene prorogata fino a mercoledì 6 Marzo 2024. In questo straordinario progetto espositivo, il Museo Novecento rende omaggio a uno dei maggiori esponenti della fotografia del Novecento, Robert Mapplethorpe (New York, 4 novembre 1946 – Boston, 9 marzo 1989), in un confronto inedito con gli scatti di Wilhelm von Gloeden (Wismar, 1856 – Taormina, 1931) e una selezione di fotografie dall'Archivio Alinari. Quarant'anni dopo la grande mostra del 1983 al Palazzo delle Cento Finestre, che fece conoscere proprio a Firenze l'opera di Mapplethorpe, tornano a farsi ammirare le immagini del celebre fotografo newyorkese con un progetto organizzato con la fondamentale collaborazione della Robert Mapplethorpe Foundation e della Fondazione Alinari per la Fotografia. La mostra – a cura di Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento, assieme a Eva Francioli e Muriel Prandato – è la seconda grande mostra del museo dedicata alla fotografia, pratica che ha rivoluzionato la storia dell'arte a partire dall'Ottocento.

In occasione della proroga, il Museo Novecento organizza venerdì 23 Febbraio alle ore 17:30 la conferenza IL BARONE DI TAORMINA. Le fotografie di von Gloeden negli Archivi Alinari. Muriel Prandato, co-curatrice della mostra, introdurrà la figura del barone von Gloeden, fotografo dallo stile unico, inconfondibile, le cui immagini non cessano di coinvolgere chi le osserva, con la loro carica di ambiguità teatrale ed estetica, e per il palpitante, benché soffuso, erotismo che le attraversa.

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