Cortina d’Ampezzo, 22 settembre 2023_Vietato sbagliare alle Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali del 2026 e agli altri grandi eventi sportivi in arrivo nel prossimo triennio: l’Italia, e il Veneto in particolare, accoglieranno milioni di turisti dal mondo e dovrà essere tutto perfetto: è un treno da non perdere per nessun motivo. E ancora, sta nascendo una nuova montagna e una nuova accoglienza, con i territori che vanno aiutati subito a ripartire alla luce della destagionalizzazione dell’offerta, a sua volta da arricchire con la storia, lo sport, la cultura, l’arte e l’enogastronomia della regione.
Sono alcuni dei temi emersi al Grand Hotel Savoia di Cortina il 21 e 22 settembre, dov’è andato in scena “Welcome to Cortina”, appuntamento fondamentale per inquadrare gli scenari e le problematiche dell’accoglienza in vista dell’appuntamento del 2026, che vedrà Cortina e il Veneto ospitare, con Milano e altre regioni del nord Italia, i prossimi Giochi. E non solo, insieme ai Cinque Cerchi, focus sugli altri grandi eventi sportivi in arrivo (Genova, Capitale europea dello sport 2024; Roma, Europei di Atletica 2024; Torino, ATP Finals di tennis; Taranto, Giochi del Mediterraneo 2026).
L’evento – andato in scena con grande successo e la partecipazione di acclarati protagonisti dell’accoglienza regionale e nazionale – fa parte di WG - Welcoming Gate projects & development, la piattaforma di networking e confronto nel settore turismo e hospitality creata da MC International, società di marketing e business al servizio delle imprese, in partnership con DOC-COM, agenzia di comunicazione ed eventi di Rete Doc specializzata nel turismo montano.
“Welcome to Cortina” è partito da questa premessa: il mondo del turismo sta cambiando rapidamente e l’Italia è chiamata a dimostrare una volta di più che è sempre il Paese “più bello del mondo”. Ma per esserlo non bastano più gli scenari mozzafiato delle Dolomiti Patrimonio UNESCO, occorre stare al passo coi tempi e dimostrare di saper offrire un’ospitalità impeccabile sotto ogni aspetto.
E come sarà la montagna del futuro? “Si va oltre le fruizioni stagionali, oltre la neve: c’è una nuova montagna che va ridefinita alla luce di un turismo che è profondamente trasformato dalle logiche globali, con generazioni e target molto diversi dal passato.
Emerge forte il tema di una nuova ricettività e del design for all, legato a Paralimpiadi e inclusività”, ha sintetizzato il professor Francesco Scullica, Professore Ordinario Dipartimento Design Politecnico di Milano e Coordinatore Comitato Tecnico-scientifico WG. Il dibattito della due giorni ampezzana ha cercato di rispondere a queste (e altre) domande fondamentali, offrendo idee progettuali, scenari, dati, investimenti e strumenti di marketing innovativi: Quali sono i nuovi modi di progettare e pensare gli spazi dell’accoglienza? Quali investimenti le Olimpiadi e le altre manifestazioni sportive attiveranno nei prossimi anni? Come offrire esperienze realmente inclusive e un design for all? Come raccontare la “nuova montagna”?
Gestione dei flussi turistici, sostenibilità, rigenerazione e marketing del territorio nei talk degli ospiti del panel “Welcoming & Cortina: reinventare un contesto turistico di eccellenza”. Un tema particolarmente sentito? Il welcoming nelle montagne Olimpiche del 2026 deve affrontare le criticità del contesto, ha ricordato nel suo intervento Andrea Ferrazzi, Direttore Confindustria Belluno Dolomiti: “Il turismo non può più viversi come un comparto a se stante, è relazionato a stretto giro con il territorio, e la montagna vive il dramma dello spopolamento (si perdono circa mille abitanti all’anno), che affligge sanità, cultura, formazione e trasporti. Bisogna attrarre persone e talenti, e anche investimenti, e non c’è solo la ricettività, il turismo vive grazie alla manifattura: occorre creare condizioni favorevoli per avere un territorio vivo e abitato tutto l’anno per portare la montagna fuori dagli stereotipi”.
Quello di una “nuova montagna” è un tema molto dibattuto dai panelist. Nonostante Cortina abbia vissuto un’estate confortante per i numeri e un inverno esaltante per le tante tappe sportive di Coppa del Mondo, anche paralimpica, ha spiegato Stefano Longo Presidente di Fondazione Cortina, l’offerta turistica è ancora troppo legata alla presenza di visitatori italiani, ma i grandi investimenti in atto – come il rebranding dello storico hotel Cristallo che rinascerà Mandarin Oriental Cristallo – anche nell’hotellerie in vista delle Olimpiadi, attrarranno sempre più visitatori stranieri. Motivo per cui, sottolinea Giorgio Bianchi, MRICS GBD Global Business Development - PKF Hospitality Group, “Cortina ha tutto per essere all’altezza delle migliori località montane internazionali come Kitzbühel, St. Moritz o Megève. Il dato da sottolineare? La Regina delle Dolomiti è al top in tutte le categorie dell’hotellerie, nel segmento upscale si ottiene un rendimento di duecentomila euro anno per camera, e nel lusso la forbice è tra i quattrocentomila–1 milione di euro per camera all’anno”.
La sostenibilità e la continuità nel tempo sono il faro della strategia degli imprenditori dell’hotellerie ampezzana, racconta Stefano Pirro, Presidente Associazione Albergatori di Cortina, sottolineando il nuovo dinamismo del settore: “Cortina si sta muovendo, c’è una volontà profonda di cambiare e di creare standard che vadano oltre il 2026: noi imprenditori dobbiamo essere protagonisti e dare le linee guida per guardare avanti oltre l’evento Olimpico”.
Ma non basta, secondo Emanuela de Zanna, Presidente Fondazione DMO Dolomiti Bellunesi - Direttore La Cooperativa di Cortina e Presidente di Cortina Senza Confini, occorre accendere i riflettori su tutte le Dolomiti venete non solo quelle ampezzane: “La visibilità che le Olimpiadi regaleranno ci assegna una responsabilità, la bellezza non basta più, l’offerta dev’essere più completa e diversificata tra sport, storia, cultura, arte, enogastronomia: tutto il territorio bellunese è segnato da tesori ancora da raccontare. Occorre diffondere un’identità territoriale da qui ai Giochi con l’obiettivo di andare oltre. Da soli non si va lontano, usciamo dai luoghi comuni”.
Sostenibilità e inclusione protagoniste, infine, anche nel panel "Turismo accessibile: inclusione e ospitalità for all", con al centro il Design e l’architettura senza barriere, con le Paralimpiadi del marzo 2026 che rappresentano concretamente un punto di svolta e il nuovo benchmark per il futuro del turismo montano, con lo sport chiamato a far cadere le ultime barriere promuovendo la piena accessibilità di strutture sportive e ricettive. A Cortina verrà allestito un Villaggio Olimpico e Paralimpico moderno e per tutti, e le venue che accoglieranno Wheelchair curling, para snowboard e para sci alpino. Un’occasione e una sfida che chiama a raccolta progettisti e imprenditori veneti e italiani.
Nessun commento:
Posta un commento