Proseguono le visite archeologiche promosse con successo dall’Ecomuseo e dalla Società Friulana di Archeologia nei comuni del Gemonese. Sabato 17 settembre è in programma una visita guidata a due siti di grande interesse, il colle del Castello e l’ossario del Duomo nel centro storico di Gemona. I partecipanti saranno accompagnati dall’archeologo Davide Casagrande e dall’architetto Alberto Antonelli, a suo tempo coinvolti nelle attività di ricerca sul campo e di progettazione. Un’occasione da non perdere, per conoscere la storia di una città dove la posizione geografica ha assunto un ruolo decisivo condizionando l’insediamento e la sua evoluzione nei secoli. Ritrovo alle 16 sul colle del Castello. La prenotazione è obbligatoria (info@ecomuseodelleacque.it, 338 7187227).
Il colle, luogo di controllo e difesa, è stato oggetto di sondaggi e indagini archeologici eseguiti prima della ricostruzione del Castello: i dati hanno evidenziato come gli eventi storico-politici abbiano prevalso su quelli naturali nel determinare le sorti della struttura. L’ossario del Duomo sotto la sagrestia è un complesso sotterraneo nascosto per secoli tra le fondamenta della chiesa. Gli scavi condotti dopo il terremoto hanno fatto rinvenire un’ampia cripta che conservava migliaia di resti ossei umani e centinaia di reperti. Il deposito delle ossa iniziò verso la fine del Duecento e proseguì fino alla definitiva sigillatura della cripta avvenuta nel 1830. L’ambiente è stato musealizzato con un suggestivo percorso di visita.
In occasione della visita al colle e all’ossario, sarà disponibile il volume “Il Castello di Gemona. La ricostruzione” del fotografo Graziano Soravito, che ha documentato sistematicamente le diverse fasi dell’intervento di restauro del complesso castellano. Il libro, edito dall’Ecomuseo, si avvale di vari contributi tra cui va segnalato l’intervento di Davide Casagrande relativo all’importanza archeologica del sito. L’Ecomuseo conferma così il ruolo che da oltre vent’anni svolge sul territorio: promuovere progetti finalizzati alla conoscenza e alla valorizzazione del patrimonio storico e culturale del Gemonese.
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