BUILDINGBOX
via Monte di Pietà 23, Milano
José Angelino, Resistenze, 2021, gas argon, vetro soffiato, pagliette di ottone dorato, ottone, acciaio, porcellana, elettricità; dimensioni variabili.
BUILDINGBOX presenta dal 30 ottobre al 29 novembre 2021 un’installazione site specific di José Angelino (Ragusa, 1977), undicesimo artista de La forma dell’oro, progetto espositivo annuale a cura di Melania Rossi, che indaga l'utilizzo dell'oro nella ricerca artistica contemporanea attraverso le opere di dodici artisti invitati a misurarsi con il tema prescelto. Le installazioni sono visibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7 dalla vetrina di via Monte di Pietà 23 a Milano. L’installazione Resistenze trasforma lo spazio di BUILDINGBOX in un luogo di osservazione e riflessione sui fenomeni complessi della natura.
Luce, aria, suono, vibrazione, materia, vuoto, elettricità e campi magnetici sono gli elementi di cui sono composti i lavori di questo artista che, grazie ad una formazione da fisico, riesce a tradurre in forma scultorea il “disordine regolato” della natura. Recenti ricerche scientifiche, come quella che poche settimane fa ha valso il Nobel al Prof. Giorgio Parisi, hanno confermato che i cosiddetti “sistemi disordinati” - ovvero quelli formati da molte individualità che interagiscono tra loro in maniera non uniforme - sono tra i più comuni e interdisciplinari, appaiono in svariati campi, dalla fisica alla neurobiologia, dalle teorie evolutive fino all’economia e alle scienze sociali.
Angelino, con la sua arte visiva, indaga i rapporti complessi che intercorrono fra le componenti elementari della natura, cercando la regola nel disordine e viceversa; i suoi lavori suscitano interrogativi e ci invitano ad osservare ciò che ci circonda con tutti i sensi attivi, per captare connessioni, risonanze e piccole variazioni nei flussi naturali. L’installazione Resistenze è una sorta di percorso ad ostacoli, in cui il flusso luminoso - determinato dal gas Argon e dall’elettricità all’interno di minimali forme in vetro - subisce interruzioni e deviazioni che originano forme nuove, a volte prevedibili, altre volte del tutto inaspettate.
L’artista disegna con la luce, materializzando così la regione tra ordine e disordine dove la vita si sviluppa. La scienza contemporanea ha scoperto che solo i sistemi complessi, a margine del caos, permettono l’adattabilità e la flessibilità necessarie al mantenimento della vita; la teoria del caos ci dice che il mondo non segue un modello preciso e prevedibile, molti fenomeni non solo fisici, ma anche sociali, economici e filosofici obbediscono a questo paradigma forte e dominante persino nell’ambito della cosmologia e dello studio della Terra.
La forma ellittica di Resistenze fa riferimento alla mappa della radiazione di fondo, ovvero la radiazione residua proveniente dalle fasi iniziali della nascita dell'universo in accordo con il modello del Big Bang. L’oro è presente in varie forme all’interno del lavoro, l’artista lo usa come elemento solido che genera interferenze al fluire della luce, a suggerire i misteriosi eventi fortuiti con cui il chaos ha generato il kosmos.
José Angelino, Resistenze, 2021, gas argon, vetro soffiato, pagliette di ottone dorato, ottone, acciaio, porcellana, elettricità; dimensioni variabili.
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José Angelino (Ragusa 1977), vive e lavora a Roma. Nel 2013 ottiene il Premio per le Arti Visive della Fondazione Toti Scialoja. Nel 2014 ha partecipato alla grande rassegna internazionale European Glass Experience, promossa dal Consorzio Promovetro di Murano come progetto itinerante nei maggiori musei del vetro. Nel 2016 gli viene riconosciuto il premio Arte Fiera 40, in occasione dei 40 anni della fiera di Bologna e nel 2017 il premio Artribunenell'ambito del festival NEXST di Torino. Tra le mostre più significative ricordiamo: Resistenze, Palazzo Collicola, Spoleto, 2021; Real Utopias, Manifesta 13 Marseille, 2020; INSIEME, Mura Aureliane Roma, 2020; Sometimes It Leaps Forth, 2020, Seen, Antwerpen, 2020; Corteggiamenti, Galleria Alessandra Bonomo, 2019; Cinque mostre, American Academy in Rome, 2018; NEXST, FestivalTorino, 2017; Artefiera 40, Pinacoteca di Bologna, 2016; Swing, Galleria Alessandra Bonomo Roma, 2015; There Is No Place Like Home, Roma, 2016; Fljotstunga Residency, Islanda, 2015; Lunghezze d'onda, Palazzo Sforza Cesarini Genzano, 2015; Scarecrows, Domaine Sigalas, Santorini, Greece, 2015; European Glass Experience, Museu do Vidro da Marinha Grande, Real Fábrica de Vidrio de la Granja Segovia, Museo del Vetro Murano, 2015; Confini Apparenti, Intragallery, Napoli; 519+40, Fondazione Pastificio Cerere Roma, 2015; Siderare, Forte Portuense Fondazione Volume Roma, 2015; Accesa, Palazzo Parissi Monteprandone, 2014; Unisono, Temple University Roma, 2013; Ho qualcosa da dire e da fare, Ex Mattatoio di Testaccio Roma, 2013.
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