Con una
ristorazione ancora in lenta ripresa, i consumi di vino
nel mercato italiano sono legati mani e piedi alle
vendite della Distribuzione a Libero Servizio e
dell’E-commerce.
Nel primo
semestre, le vendite in GDO sono aumentate del 9% a
valore – rispetto allo stesso semestre 2019 con
performance più alte per i vini rossi (+10%) e per gli
spumanti secchi metodo charmat (+13%). Imponente la
crescita nell’online: grazie alla collaborazione tra
Nomisma Wine Monitor e Nielsen, si stima un aumento
delle vendite di vino nell’e-commerce
(per specializzati e operatori del largo consumo) del 102%.
(per specializzati e operatori del largo consumo) del 102%.
Bologna, 30 luglio
2020 – I
consumi di vino in Italia scontano gli effetti della
pandemia da Covid-19 con la chiusura dell’Horeca. Al primo
semestre, il bilancio che se ne trae è quello di uno
“spostamento” consistente verso gli acquisti in GDO e
online, cresciuti rispettivamente del 9% e 102% rispetto
allo stesso periodo dell’anno scorso. Ovviamente, alla luce
dei diversi (e distanti) volumi movimentati da questi due
canali nel panorama nazionale dei consumi di vino, si tratta
di crescite il cui “peso” relativo va giustamente
contestualizzato: basti infatti pensare che, pur a fronte di
questo raddoppio, il rapporto a valori nelle vendite di vino
tra e-commerce e GDO è ancora di 1 a 16.
Al di là di
queste differenze, è indubbio lo sviluppo del canale on-line
nelle vendite di vino, una dinamica che ha interessato
maggiormente gli operatori del largo consumo rispetto ai
“pure player”. Secondo una stima Nomisma Wine Monitor -
Nielsen, nel primo semestre di quest’anno le vendite
on line di vino dei retailer del largo consumo sono
aumentate del 147% contro una crescita degli specializzati
che si è “fermata” a un +95%, sebbene questi ultimi siano
stati responsabili dell’83% delle vendite e-commerce di vino
in Italia (sempre a valori).
“L’accelerazione
impressa dalla pandemia nello sviluppo dell'online per le
vendite di vino è innegabile. Anche nei prossimi mesi si
assisterà a un consolidamento di tale canale, obbligando
così i produttori a una maggior attenzione verso le nuove
modalità di vendita. E’ alla luce di tale evoluzione del
mercato che abbiamo avviato la collaborazione con Nielsen,
al fine di realizzare congiuntamente nuovi strumenti di
monitoraggio e analisi dei trend di consumo a supporto
della filiera vinicola italiana ”, dichiara Denis Pantini,
Responsabile Nomisma Wine Monitor.
Sul fronte
invece della Distribuzione a Libero Servizio (compresi
discount), è interessante segnalare come le vendite di vino
siano cresciute anche dopo il lockdown. In particolare,
sempre secondo dati Nielsen, le vendite intercorrenti le
otto settimane tra il 9 marzo e il 3 maggio sono aumentate
del 6,7% a valori e del 9,7% a volumi, evidenziando un calo
del prezzo medio di quasi il 3%. Nelle otto settimane
successive (fino al 28 giugno, e quindi in periodo di
post-lockdown), le vendite sono cresciute del 16,2% a valori
e del 12,9% a volumi, mostrando all’opposto un aumento nei
prezzi medi del 3%.
Ovviamente
questo trend si è manifestato in maniera differente per le
diverse categorie. In particolare, focalizzando l’attenzione
alle otto settimane del lockdown, la preferenza degli
italiani si è rivolta principalmente verso i vini fermi e
frizzanti (+12,5% a valori rispetto allo stesso periodo
2019) e, all’interno di questa tipologia, verso i rossi
(+14,9%). Al contrario, gli acquisti di spumanti (compreso
lo Champagne) si sono ridotti - sempre a valori – del 19%,
complice anche una Pasqua festeggiata all’interno della
ristretta cerchia di conviventi tra le stesse mura
domestiche.
Nelle otto
settimane successive, il trend delle vendite è risultato
positivo per entrambe le categorie, ma con gli spumanti in
grande “spolvero”: mentre le vendite di vini fermi e
frizzanti sono cresciute di un altro 13,9%, quelle di
spumanti e Champagne hanno messo a segno un +27,5%, con in
testa gli Charmat Secchi a guidare il recupero (+32,4%).
“L’eCommerce si sta
affermando come uno dei canali più prospettici per molte
(ma non tutte) categorie di prodotti del Largo Consumo. Il
vino è senza dubbio una di queste. Le sue vendite online
mostrano un trend di crescita esponenziale che - con la
pandemia da Covid-19 - si è consolidato ancora di più.
Misurare la frammentazione delle vendite tra GDO online e
pure player online richiede nuove tecniche e metriche di
misurazione. Nielsen è felice e orgogliosa di avviare
questa collaborazione con Nomisma per offrire un
monitoraggio estensivo sia a livello di vendite che
abitudini di consumo, in logica omnicanale.”, dichiara Stefano Cini,
Consumer Intelligence and eCommerce Leader di Nielsen
Connect Italia.
* Iper+Super+Lsp+Discount
Fonte: Nomisma Wine Monitor -
Nielsen
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